In questo giorni il mondo religioso celebra la festa della Pasqua. Ho l'impressione, comunque, che spesso sfugga il significato storico e spirituale di questa festa. 

Colgo l'occasione, quindi, per fare una piccola escursione biblica e ricordare, insieme ai pochi lettori di questo blog, il significato della Pasqua nella Bibbia, con la speranza e la preghiera che questi giorni possano essere momenti di riflessione e meditazione su quello che ha compiuto Gesù per tutti quelli che lo ricevono.

Nella Bibbia notiamo che la Pasqua è:
 

A. Per il popolo d'Israele dell'Antico Testamento

Per il popolo d'Israele questa era una delle feste solenni che si celebravano durante l'anno in ricordo della liberazione dal paese d'Egitto, dalla mano del Faraone. In quella notte, mentre il popolo d'Israele era liberato definitivamente dal peso della schiavitù egiziana, gli egiziani vedevano morire sotto i loro occhi attoniti ogni loro primogenito. Tutte le piaghe inviate da Dio sugli egiziani non furono sufficienti a "costringere" il Faraone a lasciare andare il popolo di Dio. Così quella notte mentre un grido di dolore, di pianto, di morte si udiva in ogni casa egiziana, fra il popolo di Dio che si teneva in piedi, bastone alla mano, pronto per partire, secondo la promessa di Dio, si celebrava la pasqua con un agnello, senza difetto, secondo le direttive date da Dio stesso. Esodo 12:11 "Mangiatelo in questa maniera: con i vostri fianchi cinti, con i vostri calzari ai piedi e con il vostro bastone in mano; e mangiatelo in fretta: è la Pasqua del SIGNORE". Da allora questa festa è stata sempre celebrata in tutti i suoi particolari, con l'intendo di tenere alto il valore della liberazione da ogni forma di schiavitù che Dio offre all'uomo.

Da punto di vista tipologico l'Egitto del popolo d'Israele è per il credente questo mondo; il Faraone è il nemico dei credenti (satana) che tiene schiave le persone con diverse forme di schiavitù, spirituali, morali, psicologiche, materiali ecc.; l'agnello pasquale era la figura di Colui che è il vero, il perfetto Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo. Giovanni 1:36 "..e fissando lo sguardo su Gesù, che passava, disse: "Ecco l'Agnello di Dio!" che avrebbe sparso il Suo sangue per la redenzione di chiunque crede in Lui. 1 Pietro 1:18-20 "sapendo che non con cose corruttibili, con argento o con oro, siete stati riscattati dal vano modo di vivere tramandatovi dai vostri padri, ma con il prezioso sangue di Cristo, come quello di un agnello senza difetto né macchia. Già designato prima della creazione del mondo, egli è stato manifestato negli ultimi tempi per voi".

B. Per il credente del Nuovo Testamento

Il credente, nell'attuale periodo della grazia, ha il privilegio di celebrare la pasqua non più secondo il cerimoniale di Mosè e neanche con lo stesso sentimento. Questo perché Cristo, il vero Agnello di Dio è stato immolato una volta e per sempre per il peccatore. 1Corinzi 5:7 "...poiché anche la nostra Pasqua, cioè Cristo, è stata immolata". Cristo è colui che libera dal peccato e dà la vera libertà. Quella libertà che ogni uomo anela, quella libertà che scaturisce solo ed esclusivamente, dal perdono dei propri peccati. Peccati che Cristo ha preso su di Se e li ha portati alla croce del Calvario. Grazie al sacrificio di Cristo, che non ha bisogno di essere rinnovato, Ebrei 10:12 "...Gesù, dopo aver offerto un unico sacrificio per i peccati, e per sempre, si è seduto alla destra di Dio...", il credente può celebrare ogni giorno la sua pasqua non come festività religiosa, ma come realtà che concretizza realmente nella sua vita quotidiana. Cristo non solo morì per dare libertà al credente, ma il terzo giorno risuscitò e poi salì in cielo dove intercede per il credente e da dove ritornerà per il credente. La pasqua, racchiude tutta l'essenza dell'amore di Dio per l'uomo. La croce è il punto d'incontro tra l'uomo e Dio, è il punto dove l'uomo si libera dal suo peccato e riceve il perdono, la pace e la salvezza in Cristo Gesù.

Apocalisse 5:9-12 "Essi cantavano un cantico nuovo, dicendo: "Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai acquistato a Dio, con il tuo sangue, gente d'ogni tribù, lingua, popolo e nazione. Essi dicevano a gran voce: "Degno è l'Agnello, che è stato immolato, di ricevere la potenza, le ricchezze, la sapienza, la forza, l'onore, la gloria e la lode".

E' interessante notare la simbologia dell'evento. Il sangue di un agnello purissimo doveva essere asperso sulla porta delle case dei giudei affinché la terribile piaga non li colpisse, quella che colpi i primogeniti degli Egiziani, terribile giudizio di Dio per la loro impenitenza a non liberare il Suo popolo. Nel nuovo testamento l'Agnello è Gesù e il Suo sangue il mezzo per avere redenzione e giustificazione, per non subire il giusto giudizio di Dio per i nostri peccati.

La Pasqua ovvero il "passaggio" dalla schiavitù alla libertà, per i Giudei significo la liberazione dagli Egiziani, per me è significato la liberazione dal peccato e per te ?

Senti la libertà, il perdono, la pace di Gesù nella tua vita? Se puoi rispondere positivamente a queste domande, rallegrati perché ogni giorno per te è pasqua in quanto Cristo ha fatto in te un'opera gloriosa. Se invece non senti la gioia della salvezza nel tuo cuore, ogni tuo preparativo per celebrare questa festa religiosa sarà vano. Tu celebri una festa secondo un cerimoniale ma non senti la vita, la libertà di Dio nel tuo cuore.

Se è così, rifletti, vieni a Gesù oggi stesso, non si tratta di cambiare religione ma di riceverlo come proprio Salvatore, se non sai come fare inginocchiati in cameretta e pregaLo con umiltà, cercaLo e si farà trovare è vivente!

Allora la pasqua di quest'anno sarà per te una festa indimenticabile che ti accompagnerà tutti i giorni della tua vita.

 

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Inviato da alex il

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