Finalmente oggi (19 novembre 2006) abbiamo aperto la nuova sala di culto, incontro, preghiera.
In effetti è un pò di giorni che ci lavoriamo. Dopo il trasferimento da Via Sanseverino, scadenza del contratto di affitto, eccoci in Via Emilio Gallori, 85 - Roma.
E' facilmente raggiungibile seguendo questa mappa
Nelle vicinanze ci sono anche le seguenti fermate dell'autobus:

ATAC LINEA 20 - che parte anche dalla stazione metro A Anagnina
Esempio di percorso proprio partendo dalla Stazione Anagnina

Partenza da stazione anagnina
- Prendere la linea 20 (CAMBELLOTTI) per 3 fermate o il 20 (TOR VERGATA/MEDICINA) ogni 5 min.

Scendere alla fermata FOSSO SANTA MAURA/RONDINI
- A piedi per 500 metri fino all'arrivo via emilio gallori,85


ATAC LINEA 511 -  con partenza anche dalla stazione metro A Anagnina
- Scendere alla fermata FOSSO SANTA MAURA
- A piedi per 500 metri fino all'arrivo via emilio gallori,85

____________________

Questi gli orari:

  • Domenica ore 10.30 - culto al Signore
  • Mercoledì ore 20.00- studio, canto, preghiera e meditazioni
  • Venerdì ore 20.00- studio, canto, preghiera e meditazioni

Il locale è aperto al pubblico, sei il benvenuto.

Abbiamo distribuito in zona piccoli trattati evangelici per farci conoscere.
La nostra speranza, la nostra preghiera è che questa sala possa essere motivo di curiosità per quanti abitano in quei paragi, ed essere occasione di testimonianza.

Abbiamo lavorato duramente, imbiancato, pulito, preparato.
Siamo stati fieri, poi, del lavoro finito e ringraziato Dio per averci dato questa possibilità.
Per me è stato motivo, poi,  ancora di riflettere su un concetto. Non è l'edificio umano che occupiamo ne la denominazione con cui ci etichettiamo che ci rende graditi all'Eterno.

Non è l'attraversare la soglia della porta di un edificio di culto che ci salva, non è seguire un pastore o un anziano che ci salva, un rituale, una cerimonia, una catechesi, piuttosto....

Raccogliere il dono che è Gesù, il dono salvifico, l'eterna intercessione, la VITA ETERNA, la Grazia, la Giustizia, la Giustificazione, attraversare la Porta, Lui è la Porta, seguire il buon pastore, Lui è il Buon Pastore.
Gesù, questa è la salvezza !!!
"Tutti quelli che lo hanno ricevuto", non interessa la denominazione.......

A DIO LA GLORIA, AL SALVATORE LA RICONOSCENZA.
RICEVIAMO GESU' !!

ps ti invito a venerici a trovare e nel frattempo a visualizzare questo importante messaggio.

Alex

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Siamo_qui_colori.pdf 1.89 MB

Anonymous

Carissimo complimenti per il tuo blog e per lìottimo lavoro che svolgi! Condivido anche i tuoi articoli su face alla mia pagina sono molto interessanti. adesso la pagina a poco piu di 20 sostenitori ma ci conto di averne molti di piu perche voglio farla decollare cercando di condividere il messaggi di Gesu a piu persone!

Ciao Dio ti benedica!!

Anonymous

Cosa significa che alcuni festeggiano il Natale??? Fanno l'albero e cenone come i Cattolici????

Noelia

Salve, ho un quesito da porvi...Voi festeggiate i compleanni, il Natale, la Pasqua e tutte le altre feste annesse? Se si, in che modo? Con affetto, Noelia

Anonymous

Salve a tutti, mi scuso nel caso avessi postato il commento nello spazio sbagliato, non sapevo dove scrivere. Sono un cristiano, diciamo adenominazionale, aconfessionale anche se frequento abbastanza spesso una chiesa evangelica.

La mia conversione a Cristo è avvenuta mesi fa, attraverso la lettura della Bibbia seguita dall'incontro personale con Gesù. Ancora oggi posso dire che è ancora in evoluzione la mia nuova nascita in Cristo. Ho postato la mia esperienza in un altro blog, se me lo concedete, essendo abbastanza dettagliata e relativamente lunga, posso postarla in questo sito. Innanzi tutto vorrei fare i complimenti ad Alex per il sito, devo dire che è ricco di documenti molto interessanti. Ho scoperto questa pagina mesi fa ma solo ieri ricordandomi del link ho iniziato a leggerla seriamente.

Allora leggendo proprio questa news sull'apertura della "chiesa dei fratelli" mi è venuta una grande curiosità di vedere cosa fosse questa denominazione evangelica, ho scoperto un sito http://www.chiesacristiana.info/

Vorrei sapere se in qualche modo siete ricollegati a questo dominio, se ne condividete le argomentazioni. Faccio questa domanda sapendo che siete congregazioni indipendenti l'una dall'altra (congregazionalisti insomma).

Un saluto fraterno.

alex

Grazie molte per la visita al sito e il post che hai lasciato.
Purtroppo non hai scritto il tuo nome e non so come chiamarti.
Volevo subito dirti che gradirei molto un tuo post, o anche molti post, con la tua testimonianza. E' sempre piacevole leggerle ma, sopratutto, è un'ennesima occasione per ringraziare il Signore dei miracoli che ancora compie nei cuori che trasforma, per la Sua Grazia.

Quindi accomodati pure tranquillamente. Registrati dal menù a destra così non vi sara necessità della moderazione, ovvero il tuo post sarà subito pubblicato. Appena ti registri si aprira una sezione, dal meù a sinistra, con la possibilità di postare nel tuo blog....

Conosco il sito che hai linkato, lo visito volentieri. Non conosco personalmente chi lo gestisce. In merito alle domande che fai, posso dare una risposta a livello personale.

Come qualcuno ha detto, ed ho più volte piacevolmente ricordato, la realtà evangelica è come un albero, un tronco comune e molti rami e radici.

Il tronco è Cristo, la salvezza per Grazia, la nuova nascita. Poi, a secondo dei momenti dei luoghi di "risveglio" vi sono delle differenze che, se vorrai, potremmo, con spirito costruttivo, affrontare.

Certamente un figliolo di Dio è tale quando ha ricevuto Cristo come personale Salvatore, cioè quando oltre alla accettazione storica della venuta di Cristo vi sia anche la "nuova nascita" citata da Cristo. Ovvero... potremmo parlarne più in la...

Poi esiste la necessità, il bisogno, giusto lecito, benedetto, di radunarsi, incontrarsi nelle chiese locali.

La comunità che frequento, per arrivare proprio al sodo, è la comunità evangelica dei "fratelli" con una sua storia, le sue radici. Si caratterizza, i famosi rami di cui ti dicevo, nel fatto che, ad esempio:

- la donna non prega durante l'adorazione
- l'uso del velo della donna
- l'aspetto carismatico, rispetto ad altre realtà evangeliche, è molto meno evidenziato
- la santa cena si celebra ogni domenica con calice di vino e pane
- si ritiene che lo Spirito Santo abita nel credente già da quando ... crede, ovvero nasce a nuova vita, accettando Gesù il Signore, nel proprio cuore.
- la preghiera è fatta in ordine, non vi sono preghiere contemporanee
- gli abiti sono sobri, non è richiesta eleganza per capirci
- i canti sono richiesti liberamente, non c'è una scelta prima dell'inizio del culto
- non c'è un pastore che conduce
- sul palchetto può andarci qualunque fratello, in comunione, che vuole condividere un pensiero, predicare.

...etc ... etc....

Detto questo, proprio perchè non c'è un organo di controllo sopra tutte le chiese locali di questa, come di altre, realtà evangelica ognuna può organizzarsi in maniera diversa su alcuni aspetti. Alcune "procedure" descritte sopra, che viviamo durante il nostro culto, possono essere diverse anche all'interno della stessa denominazione.

Insomma ti scrivo tutto questo per farti capire che, pur essendo della stessa denominazione, non è detto che la pratica di svolgimento del culto o alcune visioni dottrinali siano comuni.

Le cose che ho scritto, grossolanamente e in maniera imprecisa risultano essere per alcuni un "vanto", per altri un errore. Credo sia fondamentale stimarci e, quando non ci è possibile, tollerarci sapendo che alcuni possono essere gamba, altri mani, altri occhi.... ma il Capo, comune, è Cristo Sorriso

Forse sono andato fuori tema e non ho risposto alla tua domanda..... un'occasione per riscriverci...

Gesù ti benedica.
Alex

lusca

Caro Alex,

ti ringrazio per la risposta. Sei stato chiarissimo.

Per quanto riguarda l'esperienza la pubblicherò al più presto adesso che mi sono iscritto sarà più facile.

Per ciò che concerne la spiegazione sono d'accordo con te sull'analisi dell'evangelicalismo/evangelicismo che vale anche per altri protestanti: i tratti comuni sono: "Solo Christus", "Soli Deo Gloria", "Sola Scriptura", "Sola Gratia", "Sola Fide". Poi ogni ramo del protestantesimo ha le sue particolarità a seconda del suo momento di nascita. 

Sarei felice di approfondire con te alcuni argomenti, posso mandarti una mail o aggiungerti al messenger? 

Un saluto.

Luca    

alex

Buon giorno, ho letto con piacere i tuoi due post... certamente puoi contattarmi anche via messenger....

alex.kirkchiocciolinatiscali.it

Gesù ti benedica...

Anonymous

Caro Alex, senza voler fare il terzo incomodo, mi inserisco nel tuo dialogo con Luca, a proposito del sito http://www.chiesacristiana.info/, di cui conosco molto bene l'autore. Esso è Klaus Doring, un missionario tedesco, che, insieme alla moglie Evangelina (Piemontese) è stato usato parecchio dal Signore, come pioniere dell'opera del Vangelo in Sardegna. In circa quarantant'anni di opera missionaria, hanno fondato tre fiorenti chiese (Sassari, Porto Torres, Alghero) e sono stati un importante punto di riferimento anche per le altre assemblee sarde (Olbia, Siniscola, Oristano e Tortolì).
Ed ora, a settant'anni suonati, stanno cercando di fondare dal nulla una nuova comunità a Tempio. Personalmente li conosco da circa trent'anni e posso testimoniare del loro grande zelo ed amore per il Signore e per la sua opera.
Certo, il diavolo non è stato a sonnecchiare durante il loro ministero, a cominciare da quando, agli inizi dell'opera, quando si collaborava tutti insieme, anche con i fratelli pentecostali, sono sorti i primi problemi, che hanno portato alla divisione della chiesa di Sassari. Purtroppo, quando si inizia a ritenere che il comune vangelo a cui hanno sempre creduto gli evangelici, non basta, ma debba essere accompagnato da certi carismi, da certe esperienze e da certe presunte manifestazioni della divinità (miracoli, guarigioni ecc), per avere veramente le benedizioni di Dio, essere dei veri "unti", cristiani di serie A, ecc. ecc., allora nascono i problemi, e le pecore appena convertite restano confuse.
Se mi permettete di aggiungere qualcosa in più alla vostra riflessione sull'evangelicalismo, direi che purtroppo, il vero problema con certe frange dell'evangelicalismo odierno, è che si vuol imporre, spesso in modo molto soft, di nascosto e con argomentazioni apparentemente spirituali, un cristianesimo molto distante da quello che gli evangelici hanno sempre professato.
I veri evangelici sono stati sempre consapevoli delle loro differenze denominazionali ed hanno saputo costruire "un'unità dei diversi", fondata sulle dottrine principali della fede biblica ela vita che da ciò ne deriva. L'unità che invece oggi si vuol proporre è "un'unità degli uguali", che inizia col sacrificare le dottrine che ci differenziano, per sacrificare man mano, dottrine ancor più essenziali, lasciandosi assorbere in un tipo di spiritualità che è ben diversa da quella biblica.
Posso aggiungere molti esempi e dimostrazioni, ma il mio intento era solo quello di lasciare un'imput di riflessione e magari di confronto. Se da terzo incomodo, son diventato fratello scomodo, perdonatemi.
Con stima ed affetto.
Tonino Mele.

alex

Carissimo Tonino, nessun incomodo.

Volevo dirti, dapprima, che ho notato il tuo tentativo di postare più volte questo argomento. Il fatto è che per gli inserimenti anonimi, cioè senza registrazione e/o senza loggarsi, bisogna attenderne prima la visualizzazione da parte di un amministratore, questo per impedire inserimenti inopportuni da parte di anonimi.

Assolutamente nessuna censura vi è per chi si registra.

Detto questo, confermo assolutamente e nuovamente che non sei affatto un fratello "scomodo" Sorriso

Devo dire, però, che in questo simpatizzo con te, infatti è proprio la stessa sensazione che ho anch'io quando ripropongo le tue tesi anche se in maniera speculare.

Quando, cioè, confido agli amati fratelli la personale sensazione che a volte sento che corriamo il rischio di stimare e amare più la "sana dottrina" che l'uomo fratello, salvato da Cristo, anche se su alcuni spetti ha visioni diverse.

Ricordo, ad esempio, quando in vacanza a Trapani cercai una chiesa evangelica per celebrare il culto. Entrai in una realtà particolarmente carismatica non ricordo la denominazione, devo dire che non mi sentivo molto a mio agio, a quell'approccio non ero abituato. Ma la cosa che mi ha colpito di più è stato quando, finita la celebrazione, ci si è salutati e fraternamente interrogati.

Quando ho dichiarato di provenire dalla denominazione "dei fratelli" un ragazzo mi disse: "anch'io ero li, ma vedrai Dio ti benedirà"....

Ed ancora quando sono insieme ai miei amati fratelli a volte sento dire, in merito a manifestazioni, concerti, ed altro, "bhe si quelli sono pentecostali "...

In queste occasioni non percepisco amore fraterno, oppure tolleranza verso il fratello debole, o ancora preoccupazione per gli eventuali errori dottrinali di chi nel pensiero spirituale comunque ci è molto più vicino di altre realtà religiose, ma , semmai,  desiderio di evidenziare le differenze piuttosto che quello che ci unisce (che è molto importante).. forse è giusto così...

Alex

lusca

Caro Tonino,

nessun disturbo. Sono contento di leggere la tua risposta che ha chiarito alcune perplessità. Sul sito posso dire che condivido parte del materiale. Al contrario alcune sezioni come quella sulle "eresie" o sull'ecumenismo penso contengano (in parte) idee soggettive e confutabili anche alla luce della Parola di Dio. Dopo aver ricordato che i "fratelli" americani (www.brethren.org) la pensano un po' diversamente sull'ecumenismo cito questo passo:

<< Io non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola: che siano tutti uno; che come tu, o Padre, sei in me, ed io sono in te, anch'essi siano in noi: affinché il mondo creda che tu mi hai mandato...>> (Giovanni 17:21)

Questo solo per dare un esempio poi ne ho lette altre....Sono consapevole che alcuni pensieri possono scaturire da situazioni non positive vissute in passato (per esempio l'approccio con i pentecostali del quale ho letto in altri post, con altri cristiani o con le altre religioni). Con questo commento ho voluto esprimere la mia opinione sull'oggetto in questione, penso e spero, senza arroganza o presunzione ma con il supporto del messaggio della buona notizia che abbiamo in comune come cristiani.

Pace & Bene.

Luca

 

meleantonio

 

Caro Luca, ti ringrazio per aver espresso la tua opinione. Non conosco come sia la realtà dei Brethren americani, per cui non posso valutare ciò che dici. Il testo biblico che però citi, fa parte di un contesto, la cosiddetta “preghiera sacerdotale, che precisa molto bene “l'ecumenismo” che Gesù aveva in mente. L'unico “ecumenismo” che ha la legittimazione della Scrittura è quello fondato sulla verità.

Gesù ha pregato per l'unità dei suoi discepoli, che appena poco prima aveva qualificato in questo modo: “Io ho manifestato il tuo nome agli uomini che tu mi hai dati dal mondo; erano tuoi e tu me li hai dati; ed essi hanno osservato la tua parola. Ora hanno conosciuto che tutte le cose che mi hai date, vengono da te; poiché le parole che tu mi hai date le ho date a loro; ed essi le hanno ricevute e hanno veramente conosciuto che io sono proceduto da te, e hanno creduto che tu mi hai mandato” (Gv.17:6-8). Gesù non ha mai pregato per un'unità di persone che non fossero prima intimamente legate alla e dall'osservanza della sua Parola.

E questo diventa ancora più chiaro nelle seguenti parole: “ Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per quelli che tu mi hai dati, perché sono tuoi” (Gv.17:9). Una lettura anche veloce di tutto questo vangelo chiarisce, che per “mondo” Gesù non intende i pagani, ma i “fratelli Giudei”, i quali, pur condividendo con i discepoli di Gesù una fede monoteista, secondo la rivelazione dell'Antico Testamento, non avevano però osservato la parola di Gesù. Quindi, “l'ecumenismo”, o per meglio dire, l'unità per cui Gesù ha pregato è quella fra i suoi discepoli, un'unità strettamente legata, non tanto alla capacità di tollerarsi con le proprie diversità dottrinali, quanto legata alla perseveranza nella parola di Gesù, malgrado le insidie del mondo.

Ecco perché di seguito Gesù ha pregato anche per la “conservazione” dei suoi discepoli: “ Io non sono più nel mondo, ma essi sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, conservali nel tuo nome, quelli che tu mi hai dati, affinché siano uno, come noi. Mentre io ero con loro, io li conservavo nel tuo nome; quelli che tu mi hai dati, li ho anche custoditi, e nessuno di loro è perito, tranne il figlio di perdizione, affinché la Scrittura fosse adempiuta” (Gv.17:11-12). Secondo la preghiera di Gesù, l'unità dei discepoli ha come condizione e premessa il fatto che loro si “conservino” quali lui li aveva custoditi ed ora li stava lasciando, per andare al Padre.

Di seguito Gesù spiega quale eredita stava lasciando loro e prega affinché essa rimanga intatta: “Io ho dato loro la tua parola; e il mondo li ha odiati, perché non sono del mondo, come io non sono del mondo. Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Santificali nella verità: la tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anch'io ho mandato loro nel mondo. Per loro io santifico me stesso, affinché anch'essi siano santificati nella verità”. L'eredità è dunque “la parola data loro” e sapendo per esperienza personale che questo avrebbe suscitato una reazione profondamente negativa, Gesù prega che essi fossero “preservati dal maligno” e “santificati nella verità”. Eccola qui la vera fonte della disunità: l'opposizione del maligno alla nostro fedeltà alla parola. Ed il rimedio non è che uno: restare tutti ancorati alla verità, per essere tutti uniti nella verità.

Ritornando alla situazione odierna, anche in seno all'evangelicalismo, bisogna riconoscere che il vero problema ed il vero pericolo di un certo ecumenismo, non è quello di ricercare una vera unità tra i veri discepoli di Cristo , quanto quello di tollerare e lasciar passare falsità spirituali, che creano una parvenza di unità e di amore. Per Gesù, la vera unità riguarda discepoli radicati nella sua parola e l'amore è ubbidienza ai suoi comandamenti. Questo non preclude il nostro dovere di amare tutti, persino i nostrii nemici. Ma questo amore non preclude a sua volta, il nostro dovere di denunciare tutto ciò che milita contro la verità. Come non esiste una verità senza amore, non esiste un amore senza verità.

Quindi, il vero problema non è denominazionale, ma ben più trasversale. Le etichette denominazionali hanno oggi meno peso che in passato, vista la mentalità individualista e globalizzata che anche il cristiano ha assunto. Però, il cristiano di oggi è anche più solo, più isolato e meno vincolato che in passato, ad esempio da una chiesa locale ove lui sia parte attiva ed integrante. Questo lo rende ancor più vulnerabile alle ideologie spirituali e ai nuovi venti di dottrina che attraversano persino il mondo evangelicale. Così, l'unità che oggi si viene spesso a creare, non è più quella “unità dei diversi”, che caratterizzava i nostri padri, i quali, forti della propria identità, sapevano avere comunione con altre e diverse realtà evangeliche, senza per questo cambiare radicalmente il loro modo di credere e vivere la fede. Oggi invece, non avendo più una vera identità, fondata su salde convinzioni, maturate con la profonda meditazione della Parola di Dio, si finisce troppo facilmente per lasciarsi trascinare dal vento che tira, verso un'unità e un'uguaglianza, non prescritta dalla Parola di Dio. Ciò che spesso contribuisce a creare quest'unità è l'emotività, l'emulazione delle esperienze altrui, la solita idea che l'erba del prossimo sia quella più verde.

Capisci dunque, che per me non è in ballo il fratello diverso da me, che sono chiamato ad amare in Cristo, ma le ideologie dipinte di cristianesimo e di spiritualità che sempre più spesso solcano l'universo evangelico, di cui si può essere portatori anche a nostra insaputa, sia io stesso che il fratello “diverso” da me, se non facciamo una chiara valutazione biblica dei libri che leggiamo, della musica che ascoltiamo e degli ambienti che frequentiamo. Il vero problema non è l'essere battisti, metodisti, pentecostali, dei “fratelli”, ma il liberalismo teologico a cui si sono aperte diverse chiese, sottomettendo la Scrittura all'arbitrio della propria ragione, e la teologia dell'esperienza, a cui si sono lasciate andare molte altre chiese, sottomettendo la Scrittura all'arbitrio delle proprie esperienze e sensazioni.

È qui che il vero discepolo di Gesù deve ricordare l'eredità che Gesù ci ha affidato quanto ha lasciato questa terra per tornare al Padre: “Io ho dato loro la tua parola”, la domanda che ci dobbiamo porre è: “Cos'è rimasto in noi di questa parola?”. Ascoltare e ritenere questa parola è più importante persino dell'amore di padre e madre, fratelli e sorelle...

Con stima e rispetto

Tonino Mele

 

alex

Carissimo Tonino devo dire che mi ha molto impressionato la tua cultura generale e biblica espressa nei tuoi recenti post.

Devo dire che il tuo pensiero è, per quanto mi riguarda, largamente condivisibile.

Forse, però, sarebbero necessarie delle distinzioni. Infatti abbiamo messo molta carne al fuoco, si rischia di fare un'affumicata. Magari apriamo un post ad hoc per questa argomentazione? Anche se, sarò sincero, non ho capito ancora quale ne sia il nocciolo.

Comunque, dicevo, sarebbero necessarie delle distinzioni.
E' vero che un ecumenismo in senso lato, alla Woitila per capirci,  non è scritturale, ovvero non è scritto che in tutte le religioni vi può essere la salvezza e che quindi tutte vanno bene. Sappiamo infatti che nessuna religione v'è salvezza ma solo in Cristo vi è salvezza e redenzione.

Ma si potrebbe parlare di ecumenismo in "senso stretto", che forse è l'oggetto del nostro confronto, quello, cioè, fra credenti, ovvero tra nati di nuovo, tra quelli che hanno accettato Cristo come personale Salvatore. Ed è li che valgono le raccomandazionidi Gesù al rispetto, all'amore, alla comunione e, come aggiunge Paolo, addirittura alla tolleranza quando proprio non ci si sopporta.

Se qualcuno crede che mangiare un cibo sia bene e lo fa alla Gloria di Dio lo faccia, altresì se qualcuno ritiene di digiunare e rende grazia a Dio, lo faccia, questo sembra dire chiaramente Paolo. Avendo rispetto e tolleranza reciproca verso il fratello, il fratello, per il quale Cristo è morto e risorto.

Certamente, fai bene a ricordarlo, vi sono dei fondamenti che non devono essere alienati nella vita di un cristiano e nella vità di una comunità cristiana, uno per tutti la Pietra, cioè Cristo stesso.
Ma qui gioca l'astuzia degli uomini ingannati da Satana. Per cui vi sono delle realtà religiose nelle quali Cristo è solo formalmente il centro ma in realtà è soppiantanto dalla creatura. E vi sono realtà nelle quali non si tollera neanche un piccolo scostamento dalle proprie conviznione e si trova l'occasione, a volte il pretesto, per dividere.

Certamente il discorso è complesso. Le casistiche molteplici. Le realtà tantissime. Ritengo non si possa generalizzare nel giudizio.

E' vero anche che in caso di dissenso una consensuale separazione potrebbe essere sempre presa in considerazione (atti 15.39) senza per questo accusarsi di settarismo o ereticismo... ma, come in ogni cosa, mettiamo tutto nelle mani del Signore, preghiamo ed attendiamo...

Alex

lusca

Caro Tonino,

allora per quanto riguarda la realtà dei brethren americani ho scoperto che sono nati all'interno il risveglio pietista tedesco (secondo protestantesimo). Il movimento dei fratelli in Europa (che comprende anche l'Italia), invece, è nato grazie al risveglio del terzo protestantesimo a partire dal 1820 (XIX secolo). Questo, forse, giustifica la differenza di opinioni tra i due rami, quello americano e quello europeo.

Ritornando al nocciolo del discorso vorrei rispondere prima ad Alex. Caro fratello, non è affatto vero che il pontefice Giovanni Paolo II ha detto che c'è salvezza nelle altre religioni. E' chiaramente scritto nei suoi documenti che "la salvezza passa attraverso Cristo" e "non vi è salvezza all'infuori di Cristo". Nei suoi discorsi ha affermato che nelle altre religioni lui è riuscito a riscontrare dei semi di Verità, ha visto l'azione di Cristo. 

 <<Poichè Iddio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito figliuolo affinchè chi crede in lui non perisca ma abbia vita eterna>>  (Gv 3:16) 

Questo passo spiega il piano salvifico

<<In verità, in verità io ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio>> 

Qui spiega la salvezza in cosa consiste: nel nascere di nuovo.

A questo punto vorrei dire che qualinque cristiano al di là della confessione a cui appartiene è certo della sua salvezza. La nuova nascita si concretizza nell'incontro con Gesù. Potrei dare molte testimonianze di fretelli e sorelle cattolici che hanno accettato la chiamata del Signore.

E' vero che il magistero cattolico ed il movimento pentecostale (come altri movimenti evangelici) hanno aggiunto delle dottrine che non trovano fondamento nella Bibbia (vedi per esempio dogmi mariani-cattolici, e dottrine sulla prosperità-evangelici) e non tutte le persone appartenenti a queste chiese o movimenti sono d'accordo con le scelte dei loro capi o delle loro organizzazioni. Questo non vuol dire che bisogna escludere il dialogo con tutte le realtà cristiane che, secondo noi, non sono del tutto conformi al Vangelo. Ho visto un video su questo sito, una testimonianza di due suore. Sono d'accordo sul fatto che bisogna ricordare ad altri fratelli in Cristo cosa dice la Bibbia, ma questo non vuol dire che la chiesa cattolica non abbia la Verità o sia lontana da essa e dalla salvezza. Ricordiamoci che il messaggio centrale del Vangelo è quello scritto nei passi che ho riportato sopra.

Per quanto riguarda le altre religioni, penso di essere d'accordo, per una volta, con Giovanni Paolo II.

Basta guardare la regola d'oro

ISLAM: Nessuno di voi è credente finchè non desidera per il fratello ciò che desidera per sé. (Sunan)

EBRAISMO: Ama il prossimo tuo come te stesso (Levitico 19:18)

JAINISMO: Colui che desidera il proprio bene, deve evitare di causare qualsiasi tipo di danno ad un essere vivente. (Mahavira)

CONFUCIANESIMO: Non fare agli altri ciò che non vorresti che essi facessero a te (Analetti 15:23)  

BUDDISMO: Non offendere gli altri con tutti i modi che giudicheresti offensivi per te (Udanavarga 5:18)

CRISTIANESIMO: Tutto quanto volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. Questa è la Legge ed i profeti. (Mt 7:12--Lc 6:31)

Personalmente posso dire questo: esistono varie città costruite per far convivere le varie culture e le vari religioni. Io ho visitato una di queste.

Il punto fondamentale è il rispetto per le tradizioni e la religione proprie della cultura diversa dalla propria. Il cristiano non perde di certo la fede in ciò che egli ritiene Via, Vita, Verità (Gv, 14:6) ma riesce a convivere con il prossimo rispettando questa regola, cercando i valori che possono essere condivisi da tutti (rispetto, pacifismo ecc...) ed evitando di schiacciare la Verità altrui con la propria. Ecco questo è un dialogo interreligioso.

Pace a tutti.  

 

 

 

alex

Carissimo Luca, grazie per le ricerche fatte, le puntualizzazioni riportate, ed i commenti esternati.

Di certo, e questo ci conforta, abbiamo scoperto e ricordato, come hai fatto tu, che la salvezza è un dono, una grazia, e proviene esclusivamente da Cristo che è il nostro tramite. Hai anche giustamente ricordato che è necessario non solo riconoscere tutto questo, anche i demoni credono e tremono, ma è necessario che avvenga quella che Gesù chiama la nuova nascita, l'incontro con Gesù. E' bella questa frase che hai detto.

Ma è altresì indubbio che è bene analizzare e chiedere a Dio discernimento, per individuare quelli, ad esempio, che pur chiamandosi fratelli tali non sono. Per capire, avvisi biblici, chi è travestito di luce ma in realtà è tenebra e anzi è travestito di luce per sviare, non tanto da quella che ognuno può ritenere la sana dottrina, ma sviare da CRISTO.

Per questo, come ricorda giustamente Tonino, è bene essere ancorati alla Bibbia e, direi, a Gesù. Capisco quindi la preoccupazione di  chi teme che possano essere inserite dottrine che allontanano da Gesù. Se per questa verifica è necessario , umiltà, preghiera, discernimento è altresì vero che, specialmente in Italia, ci troviamo davanti ad una chiesa che, pur professando Cristo, lo ha rinnegato nella pratica sostituendolo con la creatura, Maria, Santi, etc. Questo è molto grave.

Certamente vi saranno cattolici salvati ed evangelici perduti, Gesù è la via, ma cercare comunione con tali realtà completamente sviate dal vangelo è certamente poco raccomandabile.

Certamente rimane l'impegno anzi l'imperativo di Gesù a portare il vangelo in ogni luogo e ad ogni persona....

Insomma discernimento, cautela, preghiera senza alzare barricate ma neanche senza aprire il portone a tutto....

Alex

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