Come è noto, il Protestantesimo si divide in diversi movimenti, e questi, a loro volta, in diverse denominazioni. Questo, però, non significa che Cristo è diviso, anzi, significa che la Chiesa di Cristo è libera da ogni organizzazione gerarchica che soffoca lo Spirito santo, come ha lasciato detto il nostro Signore Gesù Cristo nella Parola di Dio: "... voi siete tutti fratelli" [Matt. 23:8].
Ogni comunità ha il suo Pastore ed i suoi Anziani costituiti da Dio, che hanno l'incarico di pascere i fratelli che frequentano la Chiesa locale.
Il Protestantesimo si suddivide in due grandi movimenti, uno pentecostale e l’altro non pentecostale. A sua volta questi due movimenti si suddividono in diverse denominazioni.
Ora, il motivo per il quale mi sono sentito di scrivere su questo argomento è per far riflettere il credente su queste suddivisioni, le quali devono essere viste come espressione di libertà in Cristo e non con spirito di antagonismo e gelosia di una denominazione contro l'altra. In quest’ultimo caso si cammina secondo la carne, come Paolo dice ai Corinzi: "Infatti, poiché v'è tra voi gelosia e contesa, non siete voi carnali, e non camminate voi secondo l'uomo? Quando uno dice: Io son di Paolo; e un altro: Io son d'Apollo; non siete voi uomini carnali? Che cos'è dunque Apollo? E che cos'è Paolo? Son dei ministri, per mezzo dei quali voi avete creduto; e lo sono secondo che il Signore ha dato a ciascuno di loro. Io ho piantato, Apollo ha annaffiato, ma è Dio che ha fatto crescere; talché né colui che pianta né colui che annaffia sono alcun che, ma Iddio che fa crescere, è tutto. Ora, colui che pianta e colui che annaffia sono una medesima cosa, ma ciascuno riceverà il proprio premio secondo la propria fatica." [1 Corinzi 3:3-8]
Che tristezza sentire che coloro che frequentano certe denominazioni si ritengono gli unici detentori della verità; come se ciò non bastasse, accusano coloro che fanno parte di altre denominazioni di non conoscere Iddio. Così provocano ad ira i fratelli e disprezzano Iddio.
Di conseguenza, tale situazione provoca una diversificazione, non più dovuta alla libertà nello Spirito santo, ma dovuta alla vanagloria, gelosia e spirito di contenzione di alcuni. La cosa è ancora più grave se a praticare questo errore sono fratelli Anziani o cosiddetti Pastori. "Infatti chi ti distingue dagli altri? E che hai tu che non l'abbia ricevuto? E se pur l'hai ricevuto, perché ti glori come se tu non l'avessi ricevuto?" [1 Corinzi 4:7]
A te che ritieni di aver ricevuto più conoscenza, più potenza, e disprezzi il debole che non ha la tua fede o la tua potenza, non dimostri così di essere carnale e ancora immaturo spiritualmente? Certo! Inoltre fai torto al fratello, di qualsiasi denominazione sia; perché tutti quelli che sono stati rigenerati da Dio mediante lo Spirito santo sono figlioli di Dio come lo sei tu! Non dimenticarlo!
Ora, tu, disprezzando colui che è stato da Dio rigenerato, come anche ha rigenerato te, non fai torto al Padre che è nel cielo che ha avuto misericordia di te e di colui che tu disprezzi?
Tu che pensi di stare ritto in piedi bada di non cadere! Iddio, che ha rigenerato i suoi figlioli baderà anche ad ammaestrarli e a fortificarli. La Scrittura c'insegna che Gesù, nostro esempio di fede, benché sia "Maestro" e "Signore", si è umiliato di fronte ai discepoli, lavando loro i piedi e servendoli in vari modi.
Voi che dichiarate a tutti la vostra "superiorità", non siete carnali nel condurvi in questo modo? Sì, lo siete! Perché vi vantate di una superiorità che non avete e, seppur avete maggiore conoscenza di altri fratelli, perché vi sentite gonfi e superiori come se non l’avete ricevuta? Badate bene che voi non avete nulla da voi stessi, tutto ciò che avete vi è stato dato da Dio. Se Iddio ad altri ha dato altrimenti, chi siete voi che giudicate l'operato di Dio. Sì! Proprio tu che hai in bocca la frase "non giudicare", sei colui che giudica l'operato di Dio. In questo modo, ritieni tu di condurti in maniera savia e secondo la volontà di Dio? No! Sei gonfio, non sai nulla e ti conduci secondo la carne.
In conclusione, ti esorto a riconoscere che chiunque è nato di nuovo, chiunque è stato da Dio rigenerato mediante la fede in Cristo Gesù, è tuo fratello! Non importa a quale denominazione appartenga, se Dio è suo Padre, egli è anche tuo fratello. Se tu lo disprezzi, non disprezzi un uomo, ma Colui che lo ha rigenerato; cioè Iddio.
Certamente, è giusto puntualizzare che non è possibile camminare, sentire profonda comunione spirituale e collaborare con tutti i credenti di tutte le denominazioni, ma ciò non significa che costoro non siano comunque nostri fratelli, se pure hanno gustato quanto è buono il Signore e sono nati di nuovo come ancora noi.
Fratelli, finiamola di ritenere la nostra denominazione l’unica detentrice della verità, disprezzando, nel contempo, gli altri fratelli di altre denominazioni; colui che si conduce in questa maniera manifesta quanto sia lontano dal condursi secondo lo Spirito.
Ogni comunità ha il suo Pastore ed i suoi Anziani costituiti da Dio, che hanno l'incarico di pascere i fratelli che frequentano la Chiesa locale.
Il Protestantesimo si suddivide in due grandi movimenti, uno pentecostale e l’altro non pentecostale. A sua volta questi due movimenti si suddividono in diverse denominazioni.
Ora, il motivo per il quale mi sono sentito di scrivere su questo argomento è per far riflettere il credente su queste suddivisioni, le quali devono essere viste come espressione di libertà in Cristo e non con spirito di antagonismo e gelosia di una denominazione contro l'altra. In quest’ultimo caso si cammina secondo la carne, come Paolo dice ai Corinzi: "Infatti, poiché v'è tra voi gelosia e contesa, non siete voi carnali, e non camminate voi secondo l'uomo? Quando uno dice: Io son di Paolo; e un altro: Io son d'Apollo; non siete voi uomini carnali? Che cos'è dunque Apollo? E che cos'è Paolo? Son dei ministri, per mezzo dei quali voi avete creduto; e lo sono secondo che il Signore ha dato a ciascuno di loro. Io ho piantato, Apollo ha annaffiato, ma è Dio che ha fatto crescere; talché né colui che pianta né colui che annaffia sono alcun che, ma Iddio che fa crescere, è tutto. Ora, colui che pianta e colui che annaffia sono una medesima cosa, ma ciascuno riceverà il proprio premio secondo la propria fatica." [1 Corinzi 3:3-8]
Che tristezza sentire che coloro che frequentano certe denominazioni si ritengono gli unici detentori della verità; come se ciò non bastasse, accusano coloro che fanno parte di altre denominazioni di non conoscere Iddio. Così provocano ad ira i fratelli e disprezzano Iddio.
Di conseguenza, tale situazione provoca una diversificazione, non più dovuta alla libertà nello Spirito santo, ma dovuta alla vanagloria, gelosia e spirito di contenzione di alcuni. La cosa è ancora più grave se a praticare questo errore sono fratelli Anziani o cosiddetti Pastori. "Infatti chi ti distingue dagli altri? E che hai tu che non l'abbia ricevuto? E se pur l'hai ricevuto, perché ti glori come se tu non l'avessi ricevuto?" [1 Corinzi 4:7]
A te che ritieni di aver ricevuto più conoscenza, più potenza, e disprezzi il debole che non ha la tua fede o la tua potenza, non dimostri così di essere carnale e ancora immaturo spiritualmente? Certo! Inoltre fai torto al fratello, di qualsiasi denominazione sia; perché tutti quelli che sono stati rigenerati da Dio mediante lo Spirito santo sono figlioli di Dio come lo sei tu! Non dimenticarlo!
Ora, tu, disprezzando colui che è stato da Dio rigenerato, come anche ha rigenerato te, non fai torto al Padre che è nel cielo che ha avuto misericordia di te e di colui che tu disprezzi?
Tu che pensi di stare ritto in piedi bada di non cadere! Iddio, che ha rigenerato i suoi figlioli baderà anche ad ammaestrarli e a fortificarli. La Scrittura c'insegna che Gesù, nostro esempio di fede, benché sia "Maestro" e "Signore", si è umiliato di fronte ai discepoli, lavando loro i piedi e servendoli in vari modi.
Voi che dichiarate a tutti la vostra "superiorità", non siete carnali nel condurvi in questo modo? Sì, lo siete! Perché vi vantate di una superiorità che non avete e, seppur avete maggiore conoscenza di altri fratelli, perché vi sentite gonfi e superiori come se non l’avete ricevuta? Badate bene che voi non avete nulla da voi stessi, tutto ciò che avete vi è stato dato da Dio. Se Iddio ad altri ha dato altrimenti, chi siete voi che giudicate l'operato di Dio. Sì! Proprio tu che hai in bocca la frase "non giudicare", sei colui che giudica l'operato di Dio. In questo modo, ritieni tu di condurti in maniera savia e secondo la volontà di Dio? No! Sei gonfio, non sai nulla e ti conduci secondo la carne.
In conclusione, ti esorto a riconoscere che chiunque è nato di nuovo, chiunque è stato da Dio rigenerato mediante la fede in Cristo Gesù, è tuo fratello! Non importa a quale denominazione appartenga, se Dio è suo Padre, egli è anche tuo fratello. Se tu lo disprezzi, non disprezzi un uomo, ma Colui che lo ha rigenerato; cioè Iddio.
Certamente, è giusto puntualizzare che non è possibile camminare, sentire profonda comunione spirituale e collaborare con tutti i credenti di tutte le denominazioni, ma ciò non significa che costoro non siano comunque nostri fratelli, se pure hanno gustato quanto è buono il Signore e sono nati di nuovo come ancora noi.
Fratelli, finiamola di ritenere la nostra denominazione l’unica detentrice della verità, disprezzando, nel contempo, gli altri fratelli di altre denominazioni; colui che si conduce in questa maniera manifesta quanto sia lontano dal condursi secondo lo Spirito.
Giuseppe Piredda.
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