Dissero ancora: "Se abbiamo trovato grazia agli occhi tuoi, sia concesso ai tuoi servi di possedere questo paese. Non ci far passare il Giordano".

Ma Mosè rispose ai figli di Gad e ai figli di Ruben: "I vostri fratelli andranno dunque a combattere, e voi ve ne starete qui? Perché volete scoraggiare i figli d'Israele dal passare nel paese che il SIGNORE ha loro dato? Così fecero i vostri padri, quando li mandai da Cades-Barnea per esplorare il paese. Salirono fino alla valle d'Escol; e dopo
aver esplorato il paese, scoraggiaronoì i figli d'Israele dall'entrare nel paese che il SIGNORE aveva dato loro.

L'ira del SIGNORE si accese in quel giorno, ed egli giurò: 'Gli uomini che sono saliti dall'Egitto, dall'età di vent'anni in su non vedranno mai il paese che promisi con giuramento ad Abraamo, a Isacco e a Giacobbe, perché non mi hanno seguito fedelmente, salvo Caleb ... e
Giosuè ... che hanno seguito il SIGNORE fedelmente'."
Numeri 32:5-12

Da quanto si legge emerge che gli uomini validi delle tribù di Gad e di Ruben, dopo aver vinto le battaglie permesse dall'Eterno, vollero adagiarsi e considerarsi come "arrivati". Dal testo traspare chiara l'arringa di Mosè a proseguire, invece, le battaglie che si trovavano dinnanzi, per completare le vittorie anche per conto dei loro fratelli,
per introdurli finalmente nella terra promessa. Per quanto concerneva i
figli di Gad e di Ruben, il rimanente del popolo di Israele poteva
arrangiarsi e fare senza di loro.

Da questo mi pare di vedere che la volontà del Signore è che nessuno
rimanga indietro! Dio, infatti, spronerà subito dopo Israele a conquistare la terra di Canaan anziché lasciarlo adagiare sulle vittorie sinora ottenute (33:50-56).

Delle volte, sembra che anche noi siamo come i figli di Gad e di Ruben; curiamo soltanto il nostro orticello, oppure ci preoccupiamo di adagiarci sulle benedizioni che stiamo ottenendo da parte di Dio.
Invece dell'individualismo, al posto di praticare le proprie vie egoiste, Isaia ci dà il suo esempio, rispondendo con determinazione all'appello di DIO: "Eccomi!".

E noi?

Rispondiamo agli appelli di Dio, o agli appelli dei nostri pastori e anziani a servire nella chiesa locale?
Ci preoccupiamo di coltivare i nostri talenti come doni assegnati alla
comunità dei credenti per agevolare la testimonianza del Corpo di Cristo e quindi l'espansione del regno di Dio?

Guardiamoci dal non diventare evangelici tradizionalisti religiosi della domenica!

Tratto da: Meta News (spunti e appunti)
del 1 maggio 2014 - qui in pdf

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Inviato da alex il

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