Nella Parola di Dio, fin dal racconto della creazione (cfr Ge 1:27) viene data grande importanza alla famiglia, sia sotto il profilo del rapporto fra marito e moglie, sia dal punto di vista della relazione fra genitori e figli. Questi ultimi, in particolare, rivestono una grande importanza nel quadro della concezione biblica della famiglia e della società, e non per nulla sono visti come un dono del Signore e come il bastone della vecchiaia per i loro genitori.
Il Salmo 127:3-5, in particolare, è molto chiaro ed esplicito in tal senso quando afferma[1]:
“Ecco, i figli sono un dono che viene dal Signore;
il frutto del grembo materno è un premio.
Come frecce nelle mani di un prode, così sono i figli della giovinezza.
Beati coloro che ne hanno piena la faretra!
Non saranno confusi quando discuteranno con i loro nemici alla porta.”
Salomone, l'autore del salmo 127, aveva costruito il Tempio al Signore e aveva avuto settecento mogli e trecento concubine (cfr 1 Re 11:3), oltre a chissà quanti figli[2]... Evidentemente, sapeva bene cosa significasse che “se il Signore non edifica la casa, invano si affaticano i costruttori” (Sl 127:1), sia in senso materiale (per la costruzione del Tempio) che in senso spirituale (per l'edificazione di una famiglia).
Leggi qui lo studio completo sui figli unici
[1] In questo studio le citazioni bibliche saranno tratte essenzialmente dalla cd. “Nuova Riveduta” (NR), edita dalla Società Biblica di Ginevra, nella sua edizione del 2003. Faremo però uso anche della cd. “Riveduta” o “Luzzi” (L), della cd. “Nuova Diodati” (ND) e della cd. “Diodati” (D) e le citeremo quando necessario. Oltre a ciò, abbiamo saltuariamente consultato anche le versioni inglesi della “New International Version” (NIV) e della “King James Version” (KJV) e anch'esse verranno menzionate ogniqualvolta ne faremo uso.
[2] M. Henry, in realtà, attesta che la Parola di Dio ricorda esplicitamente l’esistenza di un solo figlio di Salomone, il futuro re Roboamo (M. HENRY, Commentario Biblico, ed. Hilkia e I.P.C., Cento, 2004, qui al vol. 6, p. 255). Ciò non esclude, naturalmente, che Salomone abbia potuto avere più figli, e con mille donne fra mogli e concubine ciò è assai probabile… Per i rilievi che seguono circa il Salmo 127 ho consultato anche C.S. SPURGEON, The Treasury of David, ed. Hendrickson, Peabody, rist. anast. 1996, qui al vol. 3, pp. 85ss,92ss; nonché W.A. VANGEMEREN, “Psalms”, in The Espositor's Bible Commentary, ed. gen. F.E. Gaebelein, ed. Zondervan, Grand Rapids, 1991, vol. 5, qui a p. 794.
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