Gr 3:22-23; Os 10:12; Ez 18:30-32
4:1 «Israele, se tu torni», dice il SIGNORE, «se tu torni da me,
se togli dalla mia presenza le tue abominazioni,
se non vai più vagando qua e là,
4:2 se giuri per il SIGNORE che vive,
con verità, con rettitudine e con giustizia,
allora le nazioni saranno benedette in lui
e in lui si glorieranno».
4:3 Poiché così parla il SIGNORE alla gente di Giuda e di Gerusalemme:
«Dissodatevi un campo nuovo,
e non seminate tra le spine!
4:4 Circoncidetevi per il SIGNORE, circoncidete i vostri cuori,
uomini di Giuda e abitanti di Gerusalemme,
affinché il mio furore non scoppi come un fuoco,
e non s'infiammi al punto che nessuno possa spegnerlo,
a causa della malvagità delle vostre azioni!»
Annunzio di un'invasione straniera
Gr 1:13-16; 6:1-8
4:5 «Annunziate in Giuda, proclamate questo in Gerusalemme,
e dite: "Sonate le trombe nel paese",
gridate forte e dite: "Adunatevi ed entriamo nelle città fortificate!"
4:6 Alzate la bandiera verso Sion,
cercate un rifugio, non vi fermate,
perché io faccio venire dal settentrione una calamità,
una grande rovina».
4:7 Un leone balza fuori dal folto bosco,
un distruttore di nazioni si è messo in marcia, ha lasciato il suo luogo,
per ridurre il tuo paese in desolazione,
al punto che le tue città saranno rovinate e prive d'abitanti.
4:8 Perciò, vestitevi di sacchi, siate afflitti, prorompete in lamenti,
perché l'ira furente del SIGNORE non si è distolta da noi.
4:9 «In quel giorno avverrà», dice il SIGNORE,
«che il cuore del re e il cuore dei capi verranno meno,
i sacerdoti saranno attoniti,
i profeti stupefatti».
4:10 Allora io dissi: «Ahi! Signore, SIGNORE,
tu hai dunque ingannato questo popolo e Gerusalemme! Hai detto:
"Voi avrete pace".
Ma la spada toglie loro la vita!»
4:11 In quel tempo si dirà a questo popolo e a Gerusalemme:
«Un vento infocato viene dalle alture del deserto
verso la figlia del mio popolo,
non per vagliare, non per nettare il grano;
4:12 un vento anche più impetuoso di quello verrà da parte mia;
ora anch'io pronunzierò la sentenza contro di loro».
4:13 Ecco, l'invasore sale come fanno le nuvole;
i suoi carri sono come un turbine;
i suoi cavalli sono più rapidi delle aquile.
Guai a noi! poiché siamo devastati!
4:14 Gerusalemme, purifica il tuo cuore dalla malvagità,
affinché tu sia salvata.
Fino a quando albergheranno in te i tuoi pensieri iniqui?
4:15 Poiché una voce che viene da Dan annunzia la calamità,
la proclama dai colli di Efraim.
4:16 «Avvertitene le nazioni, fatelo sapere a Gerusalemme;
degli assedianti vengono da un paese lontano,
lanciano le loro grida contro le città di Giuda.
4:17 Si sono posti contro Gerusalemme da ogni lato, come guardie di un accampamento,
perché essa si è ribellata contro di me», dice il SIGNORE.
4:18 «Il tuo procedere e le tue azioni ti hanno attirato queste cose;
questo è il frutto della tua malvagità;
sì, è amaro; sì, è una cosa che ti penetra fino al cuore».
Gr 10:19-22; 6:22, ecc.
4:19 Le mie viscere! Le mie viscere! Sento un gran dolore!
Le pareti del mio cuore! Il mio cuore mi freme nel petto!
Io non posso tacere;
poiché io ho udito il suono della tromba,
il grido di guerra.
4:20 Si annunzia rovina sopra rovina,
poiché tutto il paese è devastato.
Le mie tende sono distrutte all'improvviso,
i miei teli in un attimo.
4:21 Fino a quando vedrò la bandiera
e udrò il suono della tromba?
4:22 «Veramente il mio popolo è stolto, non mi conosce;
sono figli insensati, non hanno intelligenza;
sono saggi per fare il male,
ma il bene non lo sanno fare».
4:23 Io guardo la terra, ed ecco è desolata e deserta;
i cieli sono senza luce.
4:24 Guardo i monti, ed ecco tremano,
tutti i colli sono agitati.
4:25 Guardo, ed ecco non c'è uomo;
tutti gli uccelli del cielo sono volati via.
4:26 Guardo, ed ecco il Carmelo è un deserto;
tutte le sue città sono abbattute davanti al SIGNORE,
davanti alla sua ira furente.
4:27 Infatti così parla il SIGNORE:
«Tutto il paese sarà desolato,
ma io non lo finirò del tutto.
4:28 A causa di ciò, la terra è afflitta,
e i cieli di sopra si oscurano;
perché io l'ho detto, l'ho stabilito,
e non me ne pento, e non ritratterò».
4:29 Al rumore dei cavalieri e degli arcieri tutte le città sono in fuga;
tutti entrano nel folto dei boschi, montano sulle rocce;
tutte le città sono abbandonate, e non c'è più nessun abitante.
4:30 E tu che stai per essere devastata, che fai?
Hai un bel vestirti di scarlatto, un bel metterti i tuoi ornamenti d'oro,
un bell'ingrandirti gli occhi con il belletto!
Invano ti abbellisci;
i tuoi amanti ti disprezzano,
vogliono la tua vita.
4:31 Odo infatti dei gridi come di donna che è nei dolori;
un'angoscia come quella di donna nel suo primo parto;
è la voce della figlia di Sion, che sospira ansimando e stende le mani:
«Ahi, me misera! perché io vengo meno davanti agli uccisori».
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