Autore: sconosciuto. Secondo il Talmud, probabilmente qualcuno vissuto prima di Mosè. Secondo altri potrebbe essere una traduzione dall’aramaico realizzata da Mosè.Questo spiegherebbe il fatto che il libro fu accettato dagli Ebrei e inserito nel Canone e le espressioni e i termini di origine aramaica presenti nel testo.
Data di composizione: sconosciuta.
Data degli avvenimenti: Epoca dei Patriarchi (II millennio a.C.).
Versetto centrale: 1:9 “E’ forse per nulla che Giobbe teme Dio?”
Giacomo 5:11 “Ecco, noi chiamiamo beati quelli che hanno sofferto con costanza. Avete udito parlare della costanza di Giobbe e avete veduto la fine riservatagli dal Signore, perchè il Siglore è pieno di compassione e misericordioso”
Scopo: Dimostrare l’impossibilità per l’essere umano di ottenere la giustizia.
Strutture:
A Giobbe e Satana 1:1-2:10
B Giobbe e gli amici 2:11-31:40
B Giobbe ed Elihu 32:1-37:24
A Giobbe e Dio 38:1-42:17
A Introduzione 1:1-1:5
B Aggressione di Satana, Giobbe spogliato di tutto 1:6-2:10
C I tre amici, il loro arrivo 2:11-2:13
D Giobbe e i suoi amici 3:1-31:40
E Il ministerio di Elihu, il mediatore 32:1-37:24
D Giobbe e Dio 38:1-42:6
C I tre amici, la loro partenza 42:7-42:9
B Sconfitta di Satana, Giobbe benedetto con il doppio 42:10-42:13
A Conclusione 42:14-42:17
Note varie:
- Giobbe è un personaggio storico: Ezechiele 14:14, 16, 20; Giacomo 5:11.
- I tre amici vorrebbero dimostrare l’utilità di esperienza (Elifaz), tradizione (Bildad) e merito (Tsofar). Elihu indica Dio come Colui che può dare giustizia divina al peccatore colpevole e incapace.
- Gesù in Giobbe: il mio TESTIMONE e il mio GARANTE (16:9), il mio VINDICE (19:25).
- Da una fede “religiosa” a una fede vivente: “Il mio orecchio aveva sentito parlare di Te ma ora l’occhio mio t’ha veduto” (42:5).
- Il nome “Giobbe” può derivare da una radice ebraica che significa “perseguitare” per cui significherebbe “perseguitato”. Essendo Giobbe nato in Arabia è anche possibile che il nome derivi da una radice araba che significa “tornare indietro” o “pentirsi”, per cui significherebbe “colui che torna indietro” o “colui che si pente”.
- Come per il diluvio, esiste nella cultura babilonese un racconto molto simile a quello biblico di Giobbe. Si tratta del “Giobbe babilonese”, scritto in caratteri cuneiformi. Racconta di un uomo che soffre crudeli agonie fisiche e spirituali pur essendo giusto. Alla fine, il dio Marduk gli assicura una vita più felice di prima.Questo conferma la storicità del fatto. Anche altre culture lo hanno registrato.
- Persona storica o simbolo? In Ezechiele 14:14, 16, 20 Giobbe è citato con Noè e Daniele come persona storica. In Giacomo 5:11 la sua esperienza è citata come esempio di pazienza storicamente avvenuto.
- La terra di Uz, dove Giobbe viveva, era a sud-est della Palestina. Lam. 4:21 parla di Edom dicendo che è nella terra di Uz. Ger. 25:20 si riferisce al re di Uz usando il plurale, il che indica che era una vasta area, con diversi re. Secondo la Geografia di Claudio Tolomeo (II sec. a.C.), l’Ausitai (Uziti) era situato a nord dell’Arabia, tra la Palestina e l’Eufrate. Giobbe è chiamato “uno degli orientali” (1:3) il che indica che è vissuto a est della Palestina. Gli Arabi rivendicano in Houran, come luogo di provenienza di Giobbe, un luogo chiamato Uz.
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