Quando si parla di “mormorii”, in genere si è convinti che si sta parlando di “altri” e mai di sé stessi o di persone assai vicine a noi. Eppure tante volte succede esattamente il contrario: la pratica di sparlare di nascosto è molto diffusa, assai più di quanto possiamo immaginare o pensare e purtroppo essa non è assente nella chiesa di Dio, per cui vale la pena affrontare la questione anche sotto il profilo della rivelazione biblica.
Questioni introduttive - Un giorno Gesù, rispondendo a dei Giudei che stavano confabulando qualcosa contro di Lui, disse: “Non mormorate fra di voi” (Gv 6:43) 1.
Il contesto del brano è quello del discorso del Signore sul pane della vita (vv. 22-40), dopo il quale i Giudei cominciarono a contestarlo di nascosto, perché non avevano capito Chi Egli fosse davvero (v. 42).
Quest’esortazione di Gesù, chiara e lapidaria, può essere considerata anche di carattere generale ed è estensibile anche agli uomini e alle donne del XXI secolo. Il Signore, che è il Santo cioè separato dal peccato, comanda anche a noi oggi di non mormorare, di non criticare gli assenti, di non sparlare alle spalle di nessuno.
Ma… che cosa significa “mormorare”? E che cosa dice tutta la Bibbia su questo tema? Ci sono delle motivazioni scritturali per le quali i cristiani odierni non debbano dedicarsi ai mormorii?che è il Santo cioè separato dal peccato, comanda anche a noi oggi di non mormorare, di non criticare gli assenti, di non sparlare alle spalle di nessuno. Ma… che cosa significa “mormorare”? E che cosa dice tutta la Bibbia su questo tema? Ci sono delle motivazioni scritturali per le quali i cristiani odierni non debbano dedicarsi ai mormorii?
Giuseppe Martelli è uno degli anziani della Chiesa Cristiana Evangelici Assemblea dei fratelli di Finocchio (Roma).
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