Quanto è bella la luce! Preferiamo la luce: al mattino quando la casa è stata tutta chiusa per la notte, quanto è bello poter spalancare le serrande e veder entrare il sole!
Dio, al principio, con la sola sua Parola, mise la luce nel suo universo. Nel libro di Genesi, il primo libro della Bibbia, leggiamo: "Dio disse: «Sia la luce!» e la luce fu. Dio vide che la luce era buona; e Dio separò la luce dalle tenebre" (Genesi 1:3). Dio, che ci ha creati, nella sua persona è tutto luce! L'apostolo Giovanni dice: "Questo è il messaggio che vi annunciamo, che Dio è luce e in Lui non ci sono tenebre. Se diciamo che abbiamo comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, noi mentiamo e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, com'egli è nella luce, abbiamo comunione l'uno con l'altro, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato" (1 Giovanni 1:5-7).
Sappiamo bene che quando c'è trasparenza, possiamo avere rapporti chiari con tutti. Ma sappiamo pure come è andata la storia: L'uomo e la donna che Dio ha creato hanno deciso di voltare le spalle a Dio ed essere indipendenti. Così subentrarono le tenebre morali. Eppure non era una causa persa perché Dio amava la sua creazione e aveva un piano per sconfiggere questa "crisi energetica", questo "blackout"!
L'apostolo Pietro ci dice che le profezie della venuta del Salvatore promesso portavano sempre più luce, come appare l'alba al mattino. Le sue parole sono belle: "Abbiamo le profezie sicure a cui ci conviene dare attenzione perché la Parola di Dio splende come una lampada in un luogo oscuro, finché si vede la luce del giorno e la stella mattutina sorgere nei nostri cuori" (2 Pietro 1:19, parafrasato). Infatti con il tempo Dio portava avanti il suo piano per risolvere il grande "blackout" morale dell'umanità. Dopo secoli troviamo Zaccaria, un anziano sacerdote del popolo ebraico che, quando vide Dio operare un miracolo nella sua famiglia dando a lui e a sua moglie un figlio (che sarebbe stato Giovanni, il battista) molto tardi nella loro vita, esclamò: "Benedetto sia il Signore, il Dio d'Israele, perché ha visitato e riscattato il suo popolo, e ci ha suscitato un potente Salvatore nella casa di Davide suo servo, come aveva promesso da tempo per bocca dei suoi profeti. ... E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo, perché andrai davanti al Signore per preparare le sue vie, per dare al suo popolo conoscenza della salvezza mediante il perdono dei loro peccati, grazie ai sentimenti di misericordia del nostro Dio; per i quali l'Aurora dall'alto ci visiterà per risplendere su quelli che giacciano in tenebre e in ombra di morte per guidare i nostri passi verso la via della pace" (Luca 1:68-70 e 76-79).
Quando è nato Gesù nella stalla di Betlemme, era LA LUCE che finalmente irrompeva nel buio (Giovanni 1:4-14)! Matteo lo conferma, riconoscendo nel ministero di Gesù l'adempimento della Profezia: "il popolo che stava nelle tenebre, ha visto una gran luce; su quelli che erano nella contrada e nell'ombra della morte una luce si è levata" (Mt 4:16; cfr. Isa. 8:23-9:1). Gesù era ben consapevole del suo scopo di portare luce nel mondo. Infatti disse: "Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita" (Giovanni 8:12). L'apostolo Paolo ribadisce: "Dio che disse: «Splenda la luce fra le tenebre», è quello che risplendé nei nostri cuori per far brillare la luce della conoscenza della gloria di Dio che rifulge nel volto di Gesù Cristo" (2 Corinzi 4:6).
Conclusione
Nel Vangelo di Giovanni troviamo questo avvertimento solenne: "Infatti Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è giudicato; chi non crede è già giudicato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio. Il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce perché le loro opere erano malvagie" (Giovanni 3:17-19). Nel mondo naturale preferiamo la luce. Ma, spesso, sul piano spirituale e morale ripetiamo lo sbaglio di Adamo ed Eva, quello di scegliere l'indipendenza da Dio e quindi optare per le tenebre spirituali. Invece, scegliamo di credere in Gesù Cristo, LA LUCE che ha sparso il suo sangue per poter purificare da ogni peccato (le tenebre morali e spirituali) chi crede in lui.
1. Il tributo di una persona evangelizzata da Eunice
"Eunice" L'ho conosciuta frequentando un corso serale d'inglese, lei era la mia insegnante. Già dalla prima lezione mi sentii attratta da lei, mi incuriosiva. Era sempre di buon umore, sorridente, serena. Cercava sempre di tener viva la nostra attenzione, considerato l'orario in cui si svolgevano le lezioni e tenuto conto della giornata di lavoro che ci portavamo ciascuno sulle spalle.
Ma la cosa che mi stupiva di più erano i suoi occhi. Erano limpidi, attenti, scaltri, ma soprattutto trasmettevano amore. I suoi occhi parlavano più delle sue labbra, trasmettevano più dei suoi gesti.
...E poi Eunice che nome insolito...mai sentito prima!
Grazie proprio ad Eunice che ho potuto conoscere le origini di quel nome. Mi ha fatto conoscere il libro della vita, della luce, dell'amore. La Parola del suo/nostro Signore. La preghiera. Pregare con semplicità di cuore, con la consapevolezza che Lui è vicino a noi sempre e che ci ama. Quell'amore di cui lei era ripiena e che gratuitamente ha donato senza risparmiarsi.
Grazie Signore per avermi fatto incontrare Eunice. Grazie Eunice per avermi portato a Gesù Cristo nostro Signore.
Amen
Con amore, Cinzia
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Dal libro: in tandem di Rinaldo Diprose
Appendice 2 Eunice, testimone del Vangelo di Gesù Cristo
Appunti di un messaggio che Eunice ha presentato a una cena per donne
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