Cari amici, domenica 24 novembre 2013 sono state esposte per la prima volta le ossa di Pietro in piazza San Pietro a Roma, qui la notizia ANSA. Ha presieduto la celebrazione liturgica Papa Francesco. Purtroppo e' l'ennesima truffa del Cattolicesimo (come la Sindone, il sangue di San Gennaro, Padre Pio, eccetera) tesa a sacralizzare eventi, luoghi, tesa a spostare l'attenzione dalla Creatore alla creatura.

In allegato, qui, uno scritto documentale storico che dimostra inconfutabilmente che Pietro non è mai stato a Roma e che la sua tomba è a Gerusalemme.
Un caro saluto, in Gesù,
Danilo Valla

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Lo scopo percui riportiamo queste informazione di particolare rivelanza, sopratutto quando supportate da valida documentazione, non nasce dalla voglia di litigio o di discretito di questa o di quella religione ma per amore della Scrittura che vuole che tutti siano salvati rivolgendosi direttamente a Gesù, senza intermediari.

Incontrando il Creatore nel proprio intimo, per mezzo di Cristo che crea la fede e la rende perfetta.
E' in questo personale incontro che c'è perdono, guarigione, salvezza.
In Cristo e non in rituali e neanche per l'appartenenza a questa o quella religione vi può esser pace fatta con Dio. Ed è di questo che l'Uomo ha bisogno, l'unico reale bisogno. Fare pace con Dio.

All'onnipotente Dio Gloria e onore, Il Signore costruisca e benedica ancora la Sua chiesa composta da tutte quelle pietre, persone nate di nuovo, edificate dallo Spirito Santo sulla pietra angolare che è Cristo.
Una chiesa non fatta d'uomo il cui capo non è un uomo ma Dio stesso.

E' questa chiesa, la Sua chiesa, la Sposa di Cristo rivestita di vesti splendenti frutto del sacrificio del Suo sposo Gesù Cristo il nazareno che la religione umana ha crocifisso e tiene crocifisso strumentalizzandolo.
Lui è risorto ed è vivente e parla ancora rivelandosi agli umili.

Dio è buono!

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L'idea che Pietro sia stato a Roma è incompatlbile con il silenzio delle Scritture e anche col puro fatto della epistola di Paolo ai Romani. Nell'anno 58 Paolo scrisse la sua epistota alla chiesa romana ma non menziona Pietro, benché nomini 28 capi della chiesa di Roma (Romani 16:7).

Si deve infine concludere, che se l'intero argomento viene trattato con distaccata obbiettività si deve trarre l'inevitabile concluslone che Pletro non sia mai stato a Roma.

Fu Paolo ad essere vissuto e che scrisse a Roma, ma dichiarò che: "Il solo Luca è con me'".
(2° Timoteo 4:11).

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