Se l'ha conosciuta, è stato per così brevi periodi che, nella memoria dei popoli, sono stati dimenticati; rimane solo il ricordo dei conflitti.
La "pax romana" non era altro che un mito, e si basava su questo principio: se vuoi la pace, prepara la guerra!
Anche se la pace è l'aspirazione suprema di tutte le nazioni, i combattimenti armati non sono mai stati così tanti come oggi, e con armi sempre più efficaci e micidiali.
L'autore del Salmo 120 scriveva: "Io sono per la pace; ma, quando parlo, essi sono per la guerra" (v. 7).
L'apostolo Giacomo chiedeva: "Da dove vengono le guerre... tra di voi?" (4:1). La sua risposta è immediata: "Dalle passioni che si agitano nelle vostra membra".
Come potrebbe esserci pace sulla terra se l'uomo non ha pace in se stesso?
"Gli empi sono come il mare agitato... le cui acque cacciano fuori fango e pantano. Non c'è pace per gli empi" (Isaia 57:20-21).
Eppure Dio è un Dio di pace che annuncia ancora oggi all'uomo turbato la buona notizia della pace per mezzo di Gesù Cristo. È Lui che ha fatto la pace per mezzo del Sangue della sua croce, vuole riconciliarci con Dio, darci la Sua pace.
Le Sue condizioni per la pace?
Il pentimento e la fede, ossia una resa totale e una fiducia assoluta!
Accettare di non poterci salvare da soli, ma che il nostro Signore ha fatto tutto.
Adoriamolo!
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