1. I “migliori”.
Rappresentanti della finanza e del business mondiale (circa 40.000 multinazionali), leaders politici nazionali e internazionali, dirigenti delle grandi università, capi delle grandi religioni di massa, scrittori e cantanti di successo internazionale, “intellettuali” ...


2. Le risorse umane.
Quelli che producono le ricchezze per i “migliori”. Quelli che lavorano e comprano. Il sistema educativo educa a lavorare in silenzio e sempre di più e a comprare, schiavi del denaro, come valori della vita. Se non seguono le regole cadono nella terza classe.

3. Gli esclusi.
Circa tre miliardi. Quelli che non hanno lavoro o che per motivi storici o sociali, non possono produrre soldi per i “migliori”. Si aspetta solo che muoiano e si cerca di affrettarne la scomparsa.
La mondializzazione attuale riposa sullo sfruttamento massimale della classe delle risorse umane ad opera della classe dei “migliori”. la quale non esita ad utilizzare lo spauracchio della classe degli esclusi per meglio controllare e sfruttare la classe delle risorse umane.
(Supercondensato da “Solidarietà Internazionale”)
 
I veri credenti, naturalmente, sono fuori da questo sistema e costituiscono una classe a sè.

O no?

Fonte: Orizzonti Infiniti

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