Ci sono stati dei re che hanno ritenuto di grande efficacia tenere i propri sudditi in uno stato di ansia costante. Se la gente è ansiosa per lu propria vita cd è preoccupata, non sapendo come fare a procurarsi il pasto del giorno dopo, allora probabilmente sarà più disposta a fare la volontà del re per ottenere il cibo necessario dai magazzini del regno. L'ansia li tiene al loro posto. La paura dà stabilità alla monarchia.
GESÙ NON USA L'ANSIA COME MEZZO PER DARE STABILITÀ ALLA SUA SOVRANITÀ
Una delle cose più belle di Gesù è che non vuole che il suo popolo sia in ansia. Non usa l'ansia come mezzo per dare stabilità alla sua sovranità. Al contrario, lo scopo della sua sovranità è di liberarci dall'ansia. Egli non ha
bisogno di tenerci nell'ansia per stabilire il suo potere e la sua superiorità. Questi sono infatti intoccabili e invincibili.
Piuttosto, Egli esalta il suo potere e la sua superiorità impegnandosi a liberarci dall'ansia. Quando Gesù dice: "Non siate in ansia per il domani", ci comanda di avere quel tipo di vita che tutti vorrebbero: una vita senza ansia, senza timore degli uomini, o delle circostanze avverse.
Ma come pensa Gesù di realizzare questo nella nostra vita quando attorno a noi vediamo tante cose che ci fanno stare in ansia? Gesù ci aiuta parlando in modo approfondito di due argomenti: l'ansia e la paura. Egli parla prima dell'ansia per i bisogni primari della vita, come il mangiare, il bere, il vestire (Matteo 6:25-34) e poi dell'ansia relativa al male che gli uomini ci possono fare (Matteo 10:24-31).
Nel primo brano, Gesù afferma che possiamo continuare a vivere felici anche quando non abbiamo nessuna idea del modo in cui i nostri bisogni saranno soddisfatti. Nel secondo brano, invece, Gesù c'incoraggia ad andare avanti con coraggio per amore della verità anche quando la gente ci minaccia.
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