Ieri è stato l'anniversario della Polizia Penitenziaria. La notizia mi sta particolarmente a cuore visto che sono un agente di Polizia Penitenziaria.
La festa, solenne come tutte le festi ufficiali dello Stato ha visto molte autorità parteciparvi.
Il ministro della Giustizia Angelino Alfano e il Capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, Franco Ionta, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che hanno assistito alla cerimonia del 193/mo anno di fondazione del Corpo di polizia penitenziaria.
Tra le autorità alla festa, tra gli altri, erano presenti il presidente del Senato, Renato Schifani, il presidente della Corte Costituzionale Francesco Amirante e il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta. I presenti hanno osservato un minuto di silenzio per i militari italiani morti in Afghanistan. Presenti anche autorità religiose della Chiesa Cattolica Romana.
Insomma tutte le classiche presenze di queste classiche cerimonie.
La cosa è stata carina, di prestigio, etc... ma sono rimasto un po' "turbato", quando è stato ufficializzato il nuovo inno della Polizia Penitenziaria. Oltre alla musica un po funebre, il file è allegato, sopratutto il testo dell'inno. Eccolo:
Io affronterò La vita mia in sacrificio, patto d'onestà, E tu che
puoi, ricorda che nel dolore siamo tutti figli tuoi.
Percorrerò la retta via mi impegnerò sempre di più can l'anima mia
Affronterò con energia questo compito che scandirà la mia vita
Prega per me Santa Maria riempimi d'amore e cosi sia e aiutaci a
vivere sempre uniti in fratellanza con lealtà Prega per noi siam figli tuoi prega per noi, siam tutti figli, tutti
figli tuoi
Mater Regina Amen
Il concetto di laicità dello Stato in un inno con queste parole per una forza di polizia è completamente stracciato. Evidente invece la cosiddetta sudditanza psicologica, termine in voga nel linguaggio del calcio fino allo scandalo Moggi.
Ora questo non accada mai, ma immaginiamo delle giovani reclute, magari evangeliche, costrette, chissa in quale occasione, a cantare quest'inno!!!! Ok meglio riderci sopra...
Al riguardo, comunque, consiglierò e consiglio la lettura di queste informazioni
Gesù ci benedica, benedica i colleghi costretti in questi periodi a lavorare sott'organico e con una popolazione di detenuti che supera di moltissimo la soglia dei posti disponibili. Una preghiera anche per i detenuti costretti a dormire in 3,4, 5 o addirittura 6 in spazi concepiti per due persone..... ecco dei buoni soggetti di preghiera..
Alex
Ricordatevi dei carcerati, come se foste in carcere con loro; e di quelli che sono maltrattati, come se anche voi lo foste!
Ebrei 13
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inno_polizia_penitenziaria.mp3 | 3.25 MB |
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