"La preghiera non è parte integrante della vita dell'uomo naturale. Ci vien detto che l'uomo che non prega soffrirà nella vita; io lo contesto. Ciò che ne soffre è piuttosto la vita di Cristo in lui, vita che riceve il nutrimento non dal cibo, ma dalla preghiera. Quando uno è nato da Alto, nasce in lui la vita del Figlio di Dio; si può far morire d'inedia questa vita, oppure si può nutrirla, e il nutrimento è la preghiera. Le idee che comunemente abbiamo sulla preghiera non si trovano nel Nuovo Testamento; noi la riteniamo un mezzo per ottenere qualche cosa per noi stessi; la Bibbia ci dice invece che essa è un mezzo per conoscere Dio. <<Chiedete e vi sarà dato.>> Pregando Dio possiamo lamentarci, o chiedere scusa per qualche cosa, oppure essere indifferenti, ma chiediamo pochissime cosa. Pensa invece alla splendida audacia del figlio che abbia le caratteristiche del bambino! Il Signore dice: <<Se no diventate come piccoli fanciulli...>>. Chiedi, e Dio agirà; dai a Gesù Cristo l'opportunità di operare, lasciaGli il campo libero. Ma nessuno è disposto a farlo, a meno che non si trovi ad avere esaurito le sue risorse; se l'uomo è in quello stato, non dà segni di viltà se si mette a pregare, perché quello è l'unico mezzo per entrare in contatto con la Realtà. Sii te stesso davanti a Dio e presentaGli i tuoi problemi, diGli tutto quello per cui sei giunto agli estremi delle tue risorse. Quando ci si sente autosufficienti, non si avverte il bisogno di chiedere qualche cosa a Dio. No è esatto dire che la preghiera cambia il corso delle cose; piuttosto, essa cambia me, ed io cambio le cose. Dio ha così ordinato gli eventi che la preghiera fatta sulla base della redenzione cambia il modo in cui una persona li vede. La preghiera non opera tanto un mutamento esteriore negli eventi, quanto meraviglie nel modo in cui l'uomo li affronta."
Luca 11:1
Oswald Chambers, L'impegno per l'Altissimo:
"Signore, insegnaci a pregare" ... Amen, amen... Amen!!!
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