Poiché in base alle tue parole sarai giustificato, e in base alle tue parole sarai condannato" (Matteo 12:37).
Sappiamo che i nostri peccati sono stati perdonati dal Signore, ma comprendiamo che cosa ciò significa? Se un tempo eravamo lontani da Dio (Col 1:21), adesso siamo riconciliati con lui tramite la morte di Gesù (2 Cor 5:18). Se una volta eravamo sotto il peso della condanna (Gv 3:18) a causa dei nostri peccati, adesso non c'è più alcuna condanna "per quelli che sono in Cristo Gesù" (Rm 8:1). Se dovevamo affrontare la morte eterna (Ef 2:1), adesso abbiamo la promessa della vita eterna (1 Gv 5:12). Perciò, la domanda è: "Come possiamo essere riconciliati con il Signore, perdonati e avere la vita eterna senza che queste cose trasformino radicalmente la nostra vita?"
Non è possibile! In Cristo siamo nati di nuovo, siamo nuove creature. E, tra i tanti modi per manifestare questo cambiamento nella nostra vita, le nostre parole e i nostri pensieri sono il modo più esplicito. Questa è la ragione per cui la Bibbia dedica molte pagine al buon uso della lingua e alla qualità dei nostri pensieri. "Ci sono parole che brillano come un'aurora tropicale, parole trasandate come una donna anemica. Ci sono parole dure che colpiscono come pugni e parole fiacche che sono insipide come una bustina di tè usata due volte. Ci sono parole-cuscinetto che consolano le persone afflitte e parole fredde e minacciose come macigni. Alcune parole riescono a trasferirti, anche se solo per un istante, alla corte del cielo, altre ti mandano nei più cupi bassifondi. Viviamo per le parole, amiamo con le parole, preghiamo tramite parole, moriamo a causa delle parole. Joseph Conrad non esagerava troppo quando diceva: ‘Dammi la parola giusta, con l'accento giusto, e ti sposterò il mondo!'", ha scritto H. Robinson in Predicare la Parola, p. 191.
La descrizione che l'apostolo Giacomo fa della lingua (Giacomo 3:2-12) riguarda non solo quello che si dice ma anche quello che si scrive. Quante persone hanno avuto una vita distrutta dalle parole, dette o scritte? Ma allo stesso tempo quante persone sono state incoraggiate e rafforzate dalle parole, scritte o dette? In qualsiasi modo siano trasmesse, le parole racchiudono una potente energia, per il bene e per il male. La lingua, organo di piccole dimensioni, ha un influsso notevole e possiede un enorme potenziale per il male. Ovviamente, consapevoli di quanto le parole siano pesanti come macigni, Giacomo ricorda che per essere dei cristiani occorre agire come tali (cfr. Gc 2:14-26), esercitando il pieno controllo della lingua.
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