ROMA - È stato un evangelico ad aprire la manifestazione "Difendiamo i nostri figli", che sabato 20 giugno ha portato in piazza a Roma centinaia di migliaia di persone da tutta Italia in difesa della famiglia tradizionale tutelata dalla Costituzione e contro l'indifferentismo di genere. Giacomo Ciccone, presidente dell'Alleanza evangelica italiana, chiamato a inaugurare la serie di interventi dal palco di piazza San Giovanni, ha ribadito che il matrimonio è «una unione di un uomo e una donna che scelgono pubblicamente di portare avanti insieme un progetto condiviso, in solidarietà e fedeltà, e aperto alla genitorialità», un progetto che non è stato "inventato dal il cristianesimo" ma che «è impresso da Dio nella creazione. Quindi il matrimonio esiste da sempre e per sempre fintanto che ci sarà questo mondo».

Il presidente Aei nel suo intervento ha inoltre espresso «preoccupazione per il disegno di introdurre un pensiero unico segnato dall’indifferentismo sessuale e di genere, dalla ridefinizione surrettizia del matrimonio, dall’invasione di campo dello Stato nella responsabilità all’educazione sessuale e dell’affettività che compete ai genitori. Pluralismo non significa indifferentismo e società aperta non significa che tutto va bene».

La presenza in piazza dell'Aei e di centinaia di evangelici, tra cui si contavano esponenti del mondo della cultura e delle istituzioni, testimonia sulla tematica della famiglia tradizionale una «sintonia con il comune sentire degli evangelici - precisa una nota dell'Alleanza -, la stragrande maggioranza del protestantesimo italiano».

A margine della manifestazione gli organizzatori hanno espresso «soddisfazione per la riuscita della splendida manifestazione di ieri a San Giovanni»; Massimo Gandolfini, del comitato "Difendiamo i nostri figli", parla di «una piazza di luce e di verità, senza nessun accento di tipo omofobico o discriminatorio» e ribadisce il «no deciso ai matrimoni omosessuali, alle adozioni gay, all’educazione gender nelle scuole di ogni ordine e grado».

La massiccia partecipazione segna un risultato particolarmente significativo, riflette il comitato, per un'iniziativa messa in piedi in appena venti giorni e che, viene anticipato, potrebbe venire riproposta: «se necessario - rimarca Toni Brandi, presidente di ProVita Onlus - riscenderemo in piazza qualora le nostre voci non verranno ascoltate dai politici».

fonte: http://www.evangelici.net/notizie/1434910676.html

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Inviato da alex il

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