Oggi ringrazio Dio perché mi ha fatto nascere in una famiglia cristiana. Sono sempre stata una brava bambina, ma all'età di quattordici anni circa ho cominciato a voler fare un pò di testa mia. Volevo sentirmi come le mie amiche, libera di poter fare tutto e di andare dove volevo. I miei genitori cercarono di correggermi ed io cominciai a fare molte cose di nascosto e per dispetto, a genere di locale non idoneo ad una ragazza con i principi che i miei genitori mi avevano inculcato.
Ogni sabato, quando tornavo a casa dopo queste uscite, non ero soddisfatta, sentivo che quella era soltanto una gioia momentanea, ma non andai al Signore anzi continuai a vivere ancor più intensamente la mia vita. Niente però mi dava soddisfazione, cominciai a diventare nervosa, ansiosa, rispondevo male a tutti e ce l'avevo con gli altri, soprattutto con mio padre e mia madre e li trattavo malissimo. Dentro di me cominciai a nutrire un rancore verso coloro che mi circondavano ed ero convinta che nessuno mi volesse bene, nessuno mi amasse e che la mia vita terrena non avesse alcuno scopo. Allora cominciai a pensare che era meglio se fossi morta, in realtà lo ero ma non me ne rendevo conto.
Cominciai allora la mia corsa verso la morte in un modo che oggi è molto diffuso tra le ragazze della mia età, non mangiando oppure mangiando tantissime cose per poi vomitare tutto. Contavo ogni singola caloria che entrava nel mio corpo, passavo ore ed ore a correre.
Quando i miei genitori mi costringevano a mangiare, nascondevo il cibo, il mio nutrimento era diventato soltanto tre foglie di lattuga al giorno ed acqua. Ben presto caddi in una profonda depressione e in quella che è definita dai medici "anoressia nervosa".
Tremende voci mi tormentavano e passavo ore a piangere. Cominciai a prendere dei medicinali per la depressione ma per la mia anoressia non c'era niente da fare. In seguito volli anche recarmi da una psicologa, anche se sapevo che non mi avrebbe mai guarita e infatti per me non riuscì a fare nulla. Alcune volte svenni e rischiai più volte di essere ricoverata, pesavo trentacinque chili, ero uno scheletro e i miei genitori erano distrutti. Poi un giorno, contro la mia volontà, dovetti partire per un campeggio cristiano, e non volevo perché avevo paura che qualcuno mi volesse aiutare. Il primo giorno passò e già sentivo qualcosa nel mio cuore ma cercai di soffocarlo.
Poi il giorno successivo, dopo, la predicazione della Parola di Dio, ci fu un appello e sentii come uno stimolo ad alzarmi e la sensazione che qualcuno mi dicesse "Io ti amo, io sono qui e se ci sei anche tu è per la mia volontà, alzati, tutto è possibile a chi crede". In quel momento mi alzai e Dio mi liberò in un istante, non riuscivo a crederci eppure il Signore aveva voluto salvare proprio me e come per miracolo la mia malattia era scomparsa e in me c'era oltre che fame per il cibo anche fame per la Parola di Dio.
Gesù divenne da quel momento il mio migliore amico, mi confido con Lui giorno dopo giorno ed Egli è sempre pronto ad aiutarmi in ogni prova. Cominciai a meditare la Parola di Dio e a ServirLo anche nelle piccole cose, ma sentivo di dover fare di più per me. E così Gli chiesi di battezzarmi con il Suo Santo Spirito, se era secondo la Sua volontà, e il Signore cominciò a manifestare la Sua potenza.
Poi, una sera lessi un versetto che si trova in FILIPPESI 1:6, mi piegai in ginocchio e chiesi al Signore di farmi traboccare del Suo Santo Spirito affinché potessi essere una testimone verace della Sua Parola e più forte nelle Sue vie, così il Signore mi battezzò nello Spirito Santo.
Da quel giorno il mio desiderio di poter servire il Signore è sempre più grande ed io Lo ringrazio per il miracolo che ha compiuto nella mia vita. Non avrei mai immaginato che la mia vita potesse cambiare in questo modo, le prove ci sono state e ci sono ancora ma ogni volta che mi trovo in difficoltà confido in Dio, vado a Lui e penso sempre ad un versetto che si trova in 1 GIOVANNI 5:4 che dice: " Tutto quello che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede ".
Posso essere testimone della grande ed infinita potenza di Dio, il mio desiderio e la mia preghiera è di poter servire sempre il Signore e di fare sempre di più per Lui, di poter parlare a tutti di Lui. Lo ringrazio perché mi ha donato la salvezza e la certezza della vita eterna che godrò con Lui nel cielo.
Simona Caruso
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