L’esperienza dell’umano - Dietrich Bonhoffer

Caro Eberhard, questo tuo compleanno sarà caratterizzato solo dalle lettere: è la prima volta che ti capita. In questi giorni varie lettere viaggeranno verso di te lungo molte strade, e speriamo che possano raggiungerti per tempo, o quasi; tu stesso forse, durante qualche momento di tranquillità, quel giorno scriverai a casa. Epistula non erubescit – dunque talvolta si apprendono più cose attraverso le lettere di quante non ce ne diciamo nel corso di un normale incontro in occasione di un compleanno. Dalle lettere che riceverai saprai così quante persone ti vedono di buon occhio, partecipano alle vicende della tua vita, e ti sono legate. Non c’è praticamente sensazione che renda più felice dell’intuire che si è qualcosa per altre persone. In questo, ciò che conta non è il numero, ma l’intensità. Alla fine, le relazioni interpersonali sono senz’altro la cosa più importante della vita. Nemmeno il moderno “uomo della prestazione” può modificare questo fatto, e neppure i semidei o i folli che nulla sanno delle relazioni interpersonali. 

Lo sguardo di un amico può provocare un brivido singolare

Giordano Bruno: «Lo sguardo di un amico può provocare un brivido singolare, perché nessun nemico può portare in sé qualcosa di così terribile come lui» – riesci a capirlo? Io mi ci sforzo, ma tuttavia non capisco bene. Con “terribile” si intende il rischio del tradimento insito in ogni grande intimità umana (Giuda)? Spinoza: gli affetti non vengono mai neutralizzati dalla ragione, ma solo da affetti più forti.

Bonhoeffer, Dietrich. Resistenza e resa. Lettere e scritti dal carcere . San Paolo Edizioni. Edizione del Kindle. 

I due abbracci di cui abbiamo sempre bisogno

I DUE ABBRACCI DI CUI ABBIAMO BISOGNO ANCHE DURANTE IL COVID (le immagini più belle di EURO2020).

1. L’ABBRACCIO DELLA VITTORIA: Mancini e Vialli, amici storici, che si abbracciano dopo la grande vittoria.

2. L’ABBRACCIO DELLA SCONFITTA: Il coach Southgate che abbraccia il giovane giocatore Saka (19 anni) dopo avere sbagliato il rigore decisivo nella finale.

Nella vita abbiamo bisogno di un “Vialli” e di un “Southgate”.

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