Pregare e lavorare
Soli su una barca durante una tempesta: «dobbiamo pregare o remare?» «Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno» (Ebrei 13:8)
Viviamo in un mondo ben organizzato per ottenere un fine pratico.
Gli uomini non fanno mai qualcosa perché sono costretti dalla legge, ma solo perché ne traggono un frutto.
Oggigiorno c’è un detto che va di moda che dice: Quale vantaggio ho se partecipo a questa cosa? Cosa ne guadagno?
Siamo pronti ad investire il nostro denaro solo se ne ricaviamo un lucro o un guadagno.
Ci sottoponiamo volentieri alla terapia consigliata dal medico. La proviamo e ci chiediamo: Ne vale la pena?
Non è necessario capire attraverso quale processo si ottiene un fatto o una cosa purché questo fatto o cosa terminale sia un risultato utile per noi.
Io non mi intendo di elettricità, ma quando premo l’interruttore della luce, la stanza s’illumina.
Non comprendo come funziona un telefono, ma compongo un numero telefonico ed ho i miei amici in linea.
Non comprendo il processo della digestione, ma mangio.
Non comprendo l’anatomia del corpo, ma prendo la medicina che il dottore mi ha prescritto.
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