Ricorda loro queste cose, scongiurandoli davanti a Dio che non
facciano dispute di parole; esse non servono a niente e conducono alla
rovina chi le ascolta. Sfòrzati di presentare te stesso davanti a Dio
come un uomo approvato, un operaio che non abbia di che vergognarsi, che
tagli rettamente la parola della verità. 2° Timoteo
Questo versetto insegna chiaramente che:
- Dobbiamo cercare di ottenere l’approvazione di Dio, non degli uomini.
- In questa ricerca, dobbiamo impegnarci al massimo.
- Come operai, dobbiamo avere le idee chiare, non confuse.
- Per avere l’approvazione di Dio ed evitare di essere confusi, dobbiamo dividere corretta mente la Parola della Verità.
- Per far questo dobbiamo dirigere i nostri studi nella giusta direzione.
- Questa grande richiesta è associata alla Parola nel suo carattere più speciale di Parola della Verità, cioè la Parola vera.
2 Timoteo 2:15 - Dividere nel modo giusto la Parola della Verità”
riguardo ai suoi destinatari (di E.W.Bullinger)
riguardo ai suoi destinatari (di E.W.Bullinger)
La maggior parte dei credenti pensa che ogni parte della Bibbia debba essere interpretata come se si riferisse direttamente alla chiesa di Dio o come se riguardasse ogni persona in ogni periodo della storia del mondo.
Questo significa ignorare il principio di “dividere nel modo giusto la Parola della Verità” e impedisce una giusta comprensione della stessa oltre a negarci il gusto e il piacere del suo studio.
Questa difficoltà nel comprendere la Parola spiega il fatto che essa è poco considerata e questa poca considerazione è il motivo per cui moltissimi che dovrebbero essere nutriti dal cibo spirituale della Parola sono invece nutriti in modo sbagliato e di conseguenza sono malati e non forniti appieno per ogni opera buona (2 Timoteo 3:17).
Benchè la Parola sia scritta PER tutte le persone e PER tutte le epoche, tuttavia è altrettanto vero che non tutte le parti di essa sono indirizzate A tutte le persone e RIGUARDANO tutte le persone IN tutte le epoche.
Ogni brano della Scrittura è “scritto per il nostro ammaestramento” e contiene qualcosa che tutti dovrebbero conoscere ma il suo destinatario va individuato in base al principio contenuto in 1 Corinzi 10:32 e riguarda l’una o l’altra di tre diverse classi di persone:
“Gli Ebrei, i Gentili e la chiesa di Dio”.
Secondo la convinzione generale, il destinatario di tutti i brani della Scrittura è solo la terza di queste tre classi e qualsiasi cosa viene detta delle altre due (Ebrei e Gentili) deve essere interpretata solo riguardo a una: la chiesa di Dio.
Questo mostra ancora una volta l’egoismo della natura umana, pronta ad appropriarsi di ciò che non è suo. Ma il problema è che non c’è forse maggior impedimento per una giusta comprensione della Parola di Dio.
Siamo consapevoli che, nel dire questo, ci esponiamo al rischio di essere accusati da qualcuno di “rubare la Bibbia dalle loro mani”. Ma l’accusa è senza fondamento e nasce da una totale incomprensione di ciò che stiamo dicendo o da una perversione di cui abbiamo già parlato.
E’ necessario quindi, ripetere che ogni parola da Genesi ad Apocalisse è scritta PER la chiesa di Dio. Non c’è una sola parola che possiamo trascurare senza una grave perdita.
Noi non priviamo nessuno di alcune parti della Parola di Verità. Noi anzi combattiamo contro chi “ruba” dalla Parola, in questo campo e in tutti gli altri. ........
Prendiamo per esempio Isaia. Noi crediamo a Dio quando dice che le visioni di Isaia furono “riguardo a Giuda e a Gerusalemme” (Isaia 1:1). E’ vero, sono state scritte PER noi e “per il nostro ammaestramento” (Romani 15:4) ma non sono indirizzate A noi. o scritte RIGUARDO A noi, ma “riguardo a Giuda e a Gerusalemme”.
Sarebbe un atto di disonestà, quindi, appropriarcene, interpretando per noi ciò che fu scritto di Israele. Nello stesso modo, se prendiamo, come alcuni fanno, le parole di Efesini come se fossero scritte ai o riguardo ai Gentili (o al mondo dei non credenti) allora non solo ruberemmo alla chiesa di Dio la sua più preziosa eredità ma insegneremmo la “paternità universale di Dio invece della Sua Paternità solo per quelli che sono Suoi figli in Cristo Gesù.
Si vede chiaramente quindi che, se non dividiamo nel modo giusto i brani della Parola della Verità riguardo ai suoi destinatari, noi non raggiungiamo la verità e cadiamo nell’errore.
Ogni parte della Bibbia è scritta “riguardo a“ una delle tre classi di persone citate sopra.
Qualche volta, nello stesso brano o libro ci può essere qualcosa che riguarda tutt’e tre le classi e qualche volta un intero libro può riguardare solo una delle tre classi e le altre due possono essere escluse. Tutt’e tre potranno imparare molto da ciò che è scritto solo per una, perchè tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è “utile ad insegnare, a riprendere, a correggere, a educare” e questo vale per tutti quelli che leggono (2 Timoteo 3:16).
Le cose che sono successe a Israele “sono successe a LORO per servire d’esempio e sono state scritte per ammonizione di NOI” (1 Corinzi 10:11). “Perchè tutto quello che fu scritto per l’addietro, fu scritto per nostro ammaestramento” (Romani 15:4).
Ma mentre questo è così e rimane vero, ciò che vogliamo dire è che ogni brano della Scrittura è scritto RIGUARDO A una di queste tre classi ed è specialmente indirizzata A quella particolare classe. Questa classe ha quindi un riferimento prioritario a quel brano.
L’interpretazione di quel brano appartiene a quella classe e le altre due possono applicarla a loro stesse e devono imparare da essa. Ma solo in quanto applicazione e non come LA interpretazione: l’applicazione da parte da un’altra classe deve essere fatta solo facendola concordare con l’interpretazione di quei brani della Scrittura che sono indirizzati specificamente a quella classe o che si riferiscono ad essa. ............
Non possiamo prendere ciò che riguarda gli Ebrei e interpretarlo per la chiesa. Non possiamo prendere ciò che riguarda la chiesa e interpretarlo per il mondo.
Non dobbiamo prendere ciò che viene detto riguardo ai Gentili e interpretarlo per la chiesa. Se lo facciamo, riceviamo tenebre anzichè luce, confusione invece di istruzione, travaglio invece di pace ed errore invece di verità.
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