Da dove vengono le guerre e le contese tra di voi? Non derivano forse dalle passioni che si agitano nelle vostre membra? Giacomo 4:1

Ecco l'aspirazione di molti: costruire un mondo migliore. Un capo di stato ne parlava come se fosse l'obiettivo di ogni sua azione. Questo desiderio prova che il mondo attuale non ci soddisfa affatto.

Durante tutta la storia dell'umanità, persone di buona volontà hanno tentato di risolvere i problemi del mondo, ma le guerre e la povertà non sono state debellate, e l'inquinamento minaccia irrimediabilmente il nostro pianeta. Le politiche sociali ed ambientali si susseguono, ma non vanno alla radice dei problemi.

Un medico non può curare una malattia senza averla identificata, cioè senza aver fatto la giusta diagnosi. La Bibbia ne parla chiaramente e non accusa la società, perchè il male ha la sua origine nel cuore dell'uomo che è "ingannevole più di ogni altra cosa, e insanabilmente maligno" (Geremia 17:9).

Allora Dio propone una soluzione: Gesù Cristo, che è venuto in terra per liberarci dal peccato che è la radice di ogni male. Ma la storia ci insegna che sia la diagnosi di Dio sia il suo rimedio vengano quasi sempre rifiutati. Ciò nonostante, il messaggio del Vangelo si rivolge a tutti, e ognuno è responsabile di ascoltarlo e di accettarlo nel proprio cuore.

"Il Padre ha mandate il Figlio per essere il Salvatore del mondo" (1 Giovanni 4:14); "chi crede in lui non è giudicato; chi non crede è già giudicato" (Giovanni 3:18).


IL BUON SEME

alex

Il grande scollamento: Timori e speranze dopo gli eccessi della globalizzazione

La globalizzazione, tra eccessi e contraddizioni, limiti e fragilità, ha generato benessere, progresso scientifico, calo dei conflitti, creando la convinzione – rivelatasi illusoria – di essere inarrestabile e irreversibile. È invece in crisi profonda. Il legame virtuoso tra Stati Uniti e Cina, che l’ha favorita, è diventato rivalità strategica e potrebbe degenerare in conflitto.
Nel “grande scollamento” in atto, Magnani identifica quattro forze che trasformano le relazioni internazionali: quelle di natura economica e tecnologica ridisegnano le catene globali del valore; dinamiche di politica interna favoriscono chiusure nel vano tentativo di proteggere interessi nazionali; gli shock esterni (pandemia, guerre, crisi finanziarie) mettono a nudo la vulnerabilità del sistema globale; obiettivi geopolitici alimentano le alleanze con paesi amici. In tale scenario la politica prevale sull’economia, cresce la regionalizzazione e aumenta l’instabilità delle alleanze internazionali, anche per il moltiplicarsi di paesi “battitori liberi” che aspirano a un’autonomia strategica.


Oltre ai costi economici, la frammentazione favorisce il caos geopolitico e accresce il rischio di conflitti. Ma può anche innescare una globalizzazione secondo criteri economici e geopolitici diversi. Artico, Subacqueo, Spazio e Digitale possono essere fronti di scontro o, con le loro enormi opportunità, rappresentare le nuove frontiere della globalizzazione. Il mondo che verrà dipenderà molto dalle democrazie liberali e dalla loro capacità di promuovere i propri valori. La speranza è che il rilancio nella circolazione di merci, servizi, capitali, persone e conoscenza possa consolidare i diritti e diffondere le libertà.

 

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