La storia che si ripete: La chiesa al bivio - Barmen 1934 - Quando gli evangelici (i santi) furono vinti ideologicamente - Apocalisse 13:7
Nella chiesa evangelica Tedesca solo una minoranza di credenti prese posizione critica nei confronti dei "Cristiani Tedeschi" che erano imparentati spiritualmente con il Nazismo. E’ stata una dichiarazione fondamentale per la resistenza spirituale, morale e politica contro il nazismo.
Quasi ottantacinque anni fa, il 29 maggio 1934, si riunivano nella cittadina di Barmen, nella Renania, i 139 delegati delle chiese evangeliche tedesche per il primo sinodo confessante del Reich. Erano luterani, riformati, evangelici uniti: 87 pastori e professori di teologia, 52 delegati delle chiese: all'ingresso gli studenti in teologia del servizio d'ordine controlloavano i tesserini invito prima di ammettere i delegati nella chiesa dove stava per cominciare il culto di apertura. Ma non era una riunione clandestina, anche se la stampa del partito, invitata, non si fece vedere.
Il sinodo confessante di Barmen era il punto di arrivo di lunghi mesi di tensioni, conflitti, interventi dello stato, che avevano gettato gli evangelici tedeschi in una crisi profonda. Dopo oltre un decennio di incertezze e confusioni, dopo la guerra perduta e il crollo delle certezze nazionali, dopo la perdita, per le chiese, del loro sostegno secolare nelle monarchie degli stati tedeschi, il movimento nazionalsocialista poteva sembrare a molti quasi l'alba di una rinascita. Ma era un'alba torbida. Era proprio vero che in quel movimento nazionale e "socialista" la Germania sconfitta avrebbe ritrovato la sua identità e dignità di prima?