Festeggiare il festeggiato, sia questo il minimo senso del natale, ma c'è di più!

Tra poco sarà il mio compleanno. I festeggiamenti iniziano: anche quest’anno si illuminano strade, si addobbano alberi e si rappresenta persino la mia nascita con delle statuine o delle recite. È bello sapere che almeno in questo periodo qualcuno mi pensa un po’, o almeno così speravo, ma ora venendo qui ho visto un sacco di gente in giro che faceva acquisti. C’era una signora che per regalo ha comprato una costosissima bottiglia di vino. Grazie, non doveva; bastava una bottiglia d’acqua, al resto avrei pensato io. Ma non era per me; nessuno dei regali che la gente compra per Natale è per me. Voi come vi sentireste se il giorno del vostro compleanno tutti si scambiassero regali, ma per voi non ce ne fosse nemmeno uno? Eppure è così, a me capita tutti gli anni.

L’attenzione di tutti è sulla mia festa, ma di me non si dice niente. Si festeggia il giorno della mia nascita ma non me, anzi non vengo neppure invitato alla mia festa.

L’anno scorso sono entrato in una casa e senza farmi sentire mi sono messo in un angolo ad osservare: c’erano persone che mangiavano ogni ben di mio Padre, o come dite voi, ogni ben di Dio, ridevano e scherzavano. A mezzanotte è entrato un uomo con un vestito rosso e la barba bianca. I bambini gli sono corsi addosso chiamandolo Babbo Natale, e lui si prendeva tutte le feste.

È FACILE PORTARE I REGALI CON UNA SLITTA TRAINATA DALLE RENNE; PROVA A FARLO PASSANDO DAL GOLGOTA, CON LA GENTE CHE TI SPUTA ADDOSSO E I SOLDATI CHE TI FRUSTANO. INSOMMA IO IN QUELLA CASA NON C’ERO. OGNI ANNO CHE PASSA SONO SEMPRE DI PIÙ LE FESTE DI NATALE SENZA IL FESTEGGIATO.

Allora sapete che faccio? La farò io una festa incredibile, e voglio che tu ci sia. Questa sera voglio porgerti il mio invito. Ho già scritto il tuo nome: siederai accanto a me, devi solo accettare… Io sono venuto in questo mondo più di duemila anni fa e ho dato la mia vita per te; per te sono salito sulla croce per salvarti. Se accetti il mio sacrificio e accetti il mio invito, sarai l’ospite d’onore con me. Io sono alla porta e busso, apri!

CHE NE DICI, FACCIAMO NATALE INSIEME? A PRESTO. 

Che cosa significa il Natale per i musulmani?

Nel mondo musulmano il Natale non viene celebrato collettivamente, eccetto nelle comunità cristiane minoritarie in Medio Oriente anche se non vistosamente come in Occidente.

In Nord Africa non si festeggia del tutto. Per un cristiano occidentale che abita lì, l’assenza di immagini, suoni e consuetudini tipicamente natalizie, che fanno parte della nostra cultura, si fa sentire parecchio e può essere addirittura deprimente.

Esci per le strade e vai per negozi e non vedi luminarie o decorazioni. Entri nelle case il giorno di Natale ma non mangi un pranzo natalizio né ascolti un racconto di Natale, a meno che non vai a casa di uno dei pochi cristiani del luogo. Accendi la TV o la radio ma non trovi nessun programma natalizio o talvolta pochissimi, o addirittura nessun segnale che ricordi la nascita del Salvatore.

Nessuna “atmosfera o spirito del Natale”

Non è che i musulmani non sappiano cosa sia il Natale. In Nord Africa viene comunemente considerata una festività pagana “europea”. Agli occhi di molti si tratterebbe di una grande festa dove si mangia molto e si beve smisuratamente e così via – molto simile alla festa pagana che era all’origine, ai tempi dell’antica Roma.

Natale teatrale

Aria ancestrale
Palco teatrale
Natale bugiardo
Di sentimento codardo
Involucri amorfi
Spiritualmente storpi
Luci sincere
Anime amene
Sorrisi sfuocati
Di peccati imbrattati
Nel cuor guerra non tace
Elargendo abbracci di pace
Serpe ingoiato
Natale tradito
Eccolo è nato
Il Bimbo ho salutato
Lesto sui miei passi
Mi attendono cibi grassi
Renderò sapiente
Il ventre capiente

SdP


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