Messaggio di speranza!
Tu sei una creatura di Dio, il tuo corpo, la tua anima, il tuo spirito sono opera di Dio e questo ti rende importante e prezioso. Non c’è mai stata prima né mai più ci sarà dopo una creatura simile a te: la tua nascita, la tua famiglia e il luogo in cui tu sei nato sono stati stabiliti da Dio il tuo creatore.
Tu non ti appartieni, ma appartieni a Dio, prova né è il fatto che non hai deciso tu di nascere e non sarai tu a decidere di morire. Che lo vogliamo o meno, noi dipendiamo da Lui, la nostra vita è nelle Sue mani e i nostri giorni scorrono sotto il Suo sguardo.
Dio ti ha creato per amore e non per un Suo personale tornaconto: infatti il Signore non ha bisogno di te e di me, perché abita l’eternità e non è servito dalle mani dell’uomo.
Dio è amore e ha creato l’uomo a Sua immagine e somiglianza per renderlo partecipe della Sua vita e della Sua gloria: tu sei l’investimento di Dio e la Sua volontà è che tu entri in possesso dei beni e delle benignità che Dio ti ha già donato. Il diavolo ha irrimediabilmente irretito i cuori e le menti degli uomini dando loro la disgrazia di credere che il creatore odia la Sua creatura e che gode nel farla soffrire, ma la realtà, rivelata dalla bibbia, la parola di Dio, è diversa: Dio ti ama e non c’è un istante della tua vita in cui il Signore non desideri benedirti e rendere i tuoi giorni prosperi e ricchi della Sua presenza.
Tu puoi non credere a Dio perché non lo vedi, ma non puoi non credere all’opera di Dio che invece vedi ed osservi tutti i giorni della tua vita. Le perfezioni di Dio, la Sua eterna potenza e divinità sono chiaramente visibili attraverso la Sua opera. L’uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio, è il Suo capolavoro e questo lo rende prezioso ed importante. Mi riempie di gioia sapere che sono come sono perché Dio, il creatore e non il caso, mi ha voluto così.
La mia anima, il mio spirito ed il mio corpo, con tutto quello che li caratterizza, sono opera di Dio. Quando contempliamo i cieli eterni che ci sovrastano, quando consideriamo i dolori, le inquietudini e le gioie dell’anima dobbiamo responsabilmente chiederci: “chi mi ha creato e perché sono stato creato?”. Come la Divina Commedia non è il risultato di uno scoppio avvenuto in una tipografia, così anche noi non siamo figli di uno scoppio avvenuto nel cosmo; la nostra natura ci insegna che uno scrittore ha certamente scritto la Divina Commedia e che un creatore ha sicuramente creato tutte le cose visibili ed invisibili.
Le conclusioni alle quali troppo spesso approda l’uomo non credo lo rendano felice, come non credo gli comunichino la consapevolezza di non essere solo e di avere valore agli occhi di Dio.
Ti corre l’obbligo, come cosa creata, di cercare il suo creatore, di dedicare del tempo a conoscerlo e ad accoglierlo nel tuo cuore. C’è molto di più per te e per la sua vita, Dio, il benefattore, vuole benedirti di benedizioni che tu non ha probabilmente mai conosciuto, Egli ti ama ed è desideroso di prendersi cura di te proprio come un padre cura amorevolmente la propria creatura.
Dobbiamo umilmente riconoscere che non abbiamo in noi stessi la capacità di comprendere il significato della nostra esistenza, della morte, della vita dopo la morte e dell’eternità, ma se lo desideriamo, il Signore, che non è lontano da ciascuno di noi, illumina con il Suo Spirito i nostri cuori e ci rende partecipi delle Sue preziose verità.
La verità dell’Evangelo (Buona Notizia) del Signore Gesù Cristo è la sola verità di cui abbiamo veramente bisogno: il peccato, la morte e i dolori prodotti da questa nostra condizione sono stati portati dal nostro amato salvatore sulla croce per noi. Gesù, davanti ai suoi accusatori, ma anche davanti all’indifferenza e all’odio del mondo, grida: “Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno”. Nonostante il diavolo, padre della menzogna, nemico di Dio e delle nostre anime, abbia ingannato il nostro progenitore inducendolo a peccare, Dio per mezzo di Gesù Cristo ci ha provveduto la Via per andare a Lui e per trovare la vera Vita che abbiamo sempre desiderato.
Lo scienziato Blaise Pascal, riprendendo una rivelazione concessa ad Agostino di Tagaste, disse: “nel cuore dell’uomo c’è un vuoto che ha la forma di Dio”. L’assenza di Dio, prodotta dal peccato e dalla morte che è in noi, urla più forte di qualunque altra sofferenza, il rumore assordante prodotto dalle nostre iniquità e le ferite purulenti della nostra anima richiedono l’intervento del Buon Samaritano. Lui, l’amico vero che abbiamo sempre desiderato, non mancherà di avere pietà di noi e di chinarsi su noi per fasciare, curare e lenire con il Suo olio le ferite e i dolori prodotti dal nemico di Dio e dell’uomo. Così, mentre il peccato e la morte sono una creazione di satana, la giustizia e la vita sono il dono di Dio per l’uomo.
Anticamente in Israele, Dio aveva stabilito che colui che involontariamente si rendeva colpevole di omicidio potesse trovare rifugio in una delle sei città costruite per salvare il colpevole involontario dal vindice del sangue innocente. Così, se ad un uomo che lavorava con un martello sfuggiva inavvertitamente il ferro si da colpire a morte il suo prossimo, egli era colpevole di omicidio, ma non colpevole di morte: egli aveva causato la morte del suo prossimo, ma non volontariamente. Per sfuggire all’ira dei familiari dell’uomo morto, l’omicida trovava rifugio e ricovero in una di queste città, ma prima di essere accolto egli esponeva il suo caso, forniva le prove della sua innocenza e là, la sua vita era al sicuro dall’ira di coloro che lo cercavano per vendicare il sangue innocente. Questa realtà è una meravigliosa rappresentazione del piano di Dio per la salvezza dell’uomo peccatore: infatti il peccato ci rende colpevoli rispetto alla santità e alla giustizia di Dio, ma questa nostra colpevolezza è dovuta al fatto che abbiamo ereditato il peccato e che nasciamo peccatori, se quindi il peccatore reo confesso, trova rifugio, attraverso la fede in Gesù Cristo, là, la giustizia di Dio non lo raggiunge.
Dio ci ha donato Gesù Cristo, Egli è la città di rifugio per qualsiasi peccatore disposto a riconoscere il proprio peccato, Gesù Cristo non solo ci libera dalla condanna che grava su noi peccatori, ma Egli ci dona il Suo Santo Spirito per trasformarci in figli di Dio.
Gloria a Dio, pur essendo colpevole, ho confessato il mio stato di peccatore, ho riconosciuto il bisogno di essere salvato e Dio che conosce i cuori, mi ha condotto a Gesù Cristo.
La fede in Gesù Cristo non solo mi ha permesso di entrare nel rifugio provvedutomi da Dio, ma mi aperto le porte del cielo e ha fatto di me un figlio di Dio.
Una creatura incredula e carnale come me ha realizzato la grazia di essere amato da Dio, ho creduto nell’amore di Dio, alle Sue parole e ai Suoi piani di vita e di gloria per me.
Perché morire fuori dalla città quando Dio ci ha provveduto Gesù Cristo?
Perché vivere nella solitudine quando il nostro creatore ci ha offerto la possibilità di diventare suoi figli per mezzo di Gesù Cristo?
Perché vivere soli col nostro peccato quando Dio ci ha donato lo Spirito Santo che illumina, vivifica e consola i nostri cuori?
L’uomo non è condannato a causa del suo peccato, ma a causa del suo orgoglio che lo porta a rigettare il rifugio e la salvezza che il Signore Iddio gli ha provveduto per mezzo di Gesù Cristo.
Dio non gioisce della morte dell’empio, ma del fatto che questi si converta dalle sue vie e viva.
Dio ti ama e non ti ritiene suo nemico, i castighi terribili temuti da coloro che non lo conoscono ci sono e sono più terribili di quanto non si creda, ma questi saranno per coloro che avranno calpestato il Suo amore e rifiutato l’amicizia di Gesù Cristo unico salvatore e benefattore della nostra vita. La mia preghiera per te è che così non sia, ma che tu ti lasci piuttosto persuadere dall’amore di Dio e che questo ti conduca a cercarlo, a conoscerlo e ad amarlo.
Fonte: Chiesa Cristiana Evangelica Via Venturi 34/A 41100 Modena
- Accedi per commentare
- 1381 viste