Le fotografie sono davvero sconvolgenti: persone anziane, madri con bambini piccoli, e folle di giovani pronti a ribellarsi e protestare con rabbia se non saranno trattati bene. Sono in viaggio, ma non sanno dove vanno né se arriveranno mai a una qualche destinazione. Tutto sembra lasciato al caso.
E poi le salme di grandi e piccoli recuperate in mare spesso senza neanche un documento addosso per essere identificate, così da rendere impossibile rintracciarne parenti per far sapere dove sono finiti i loro cari…
Le crude immagini di migliaia di persone che si avviano lungo le rotaie di qualche ferrovia abbandonata, fanno pensare che mai e poi mai questa gente, senza nome e senza passato, troverà un’accoglienza decente, una casa, un lavoro e una vita di pace in un’Europa che non li vuole.