"Distretta e tribolazione mi hanno colto, ma i tuoi comandamenti sono il mio diletto" (Salmo 119:143). Martin Niemoeller, oppositore del nazismo ed internato in un campo di concentramento dal 1937 al 1945, l'uomo che Hitler chiamava "il suo prigioniero particolare", ci ha lasciato questa testimonianza: «non posso esprimere ciò che la Bibbia ha significato per me durante i miei lunghi anni di prigionia e soprattutto negli ultimi quattro che ho passato in una cella di Dachau.
La Parola di Dio fu per me consolazione, forza, guida, speranza, padrona delle mie giornate, compagna delle mie notti, il pane che mi nutriva e l'acqua che mi rinfrescava l'anima. La mia finestra era troppo alta perché potessi guardare fuori ma non troppo alta per chiamare chi passava per strada e dargli qualche incoraggiamento tratto dalla Bibbia, come granelli di frumento seminati dall'alto della mia finestra e afferrati dai passanti. In seguito, quando mi fu permesso di passeggiare un'ora al giorno nel cortile, trovai altre finestre per inviare il messaggio della Parola di Dio a qualc he fratello prigioniero». "La Parola di Dio non è incatenata" (2 Timoteo 2:9). Oggi siamo posti continuamente in mezzo ad un mondo che aspetta la pace di Dio. Il nostro compito è quello di far conoscere all'uomo queste pagine meravigliose della Parola di Dio e di annunciare ad un'umanità sofferente il messaggio dell'amore di Dio. Noi tutti possediamo un libro dato da Dio, la Bibbia. Apriamolo, leggiamolo e condividiamo con gli altri i tesori che esso di volta in volta ci rivela.
Fonte: paroledivita.org
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Emil Gustav Friedrich Martin Niemöller (Lippstadt, 14 gennaio 1892 – Wiesbaden, 6 marzo 1984) è stato un teologo e pastore protestante tedesco, oppositore del nazismo.
Comandante di U-Boot nella Prima guerra mondiale e decorato con Croce di Ferro, fu inizialmente attivista a favore di Hitler. Nel 1934 Niemöller cominciò a opporsi al nazismo ma, grazie alle sue amicizie e ai suoi rapporti con uomini d'affari ricchi e influenti, venne "salvato" fino al 1937. In quell'anno fu arrestato dalla Gestapo su diretto ordine di Hitler, infuriato per un suo sermone.
Rimase per otto anni prigioniero in vari campi di concentramento nazisti, tra i quali Sachsenhausen e Dachau, finché non venne liberato. Sopravvisse per diventare il portavoce della piena riconciliazione della popolazione tedesca dopo la Seconda guerra mondiale.
È famoso per la poesia Prima vennero... a lui attribuita (anche se spesso viene erroneamente citato come autore Bertolt Brecht), sul pericolo dell'apatia di fronte ai primi passi dei regimi totalitari. La poesia è ampiamente citata, tuttavia la sua origine è incerta e le parole precise rimangono controverse.
Da: Wikipedia
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