Gesù fece un meraviglioso paragone perchè i discepoli capissero in cosa consiste attualmente il "regno di Dio".
Esso è come il granello di frumento che germoglia in modo invisibile, e che fa spuntare prima gli steli, poi le spighe mature della futura raccolta.
Gesù stesso ha seminato con fatica, come dice il Salmo 126:6: "Se ne va piangendo colui che porta il seme da spargere..." Ha faticato e ha sofferto sotto il peso delle nostre miserie, spingendo la sua attività fino al punto di dare la sua vita per noi, fino ad essere Egli stesso quel granello di frumento che, caduto in terra, muore per dare vita a dei nuovi esseri (Giovanni 12:24).
Da allora, il mondo è sempre più alla deriva, e il peccato con le sue conseguenze continuano a farsi strada in ogni luogo.
II regno di giustizia e di pace che Gesù aveva annunciato non si è ancora stabilito in modo visibile, ma ogni giorno un lavoro misterioso si compie; la potenza di una vita nascosta, ma vittoriosa, agisce: e lo Spirito di Dio che fa "nascere di nuovo" tutte le anime di quelli che credono al Vangelo.
Esse entrano cosi per fede a far parte di questo "regno di Dio", che non attira l'attenzione delle folle ma che si va completando, fino al giorno in cui Gesù ritornerà per prendere tutti i suoi riscattati e introdurli nella casa del Padre.
Dopo questo evento straordinario, Egli trionferà definitivamente sui suoi nemici, stabilendo sulla terra un regno visibile.
Fino a quel momento, i credenti sono, come è stato lui, stranieri in questo mondo.
Tratto dal calendario cristiano: IL BUON SEME
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