Riceviamo e voletnieri divulghiamo questa informazione da Porte Aperte: 13.000 chiese hanno cessato di esistere nel nord-est della Nigeria a causa della persecuzione anticristiana. Parte la "Campagna Nigeria", una petizione basata sull’invio di lettere al Presidente nigeriano e all'Ambasciatore nigeriano in Italia per dare voce ai cristiani perseguitati nigeriani.
Con il protrarsi, da alcuni anni, di violenze rivolte principalmente contro i cristiani del nord del Paese, l'impatto sulla Chiesa nigeriana è visibile e devastante. La persecuzione dei cristiani ha in Nigeria una duplice matrice: il noto gruppo terroristico Boko Haram e gli allevatori di etnia Fulani. Di queste dinamiche persecutorie vi abbiamo dato, nei mesi scorsi, informazioni dettagliate attraverso le news settimanali e il dossier di approfondimento di maggio 2015 (che, se non avete ricevuto, potete richiedere rispondendo a questa mail o abbonandovi da QUI ai nostri dossier di approfondimento).
Abbiamo condotto una ricerca approfondita sull'impatto e sui risultati di queste violenze e i dati che ne sono emersi sono realmente scioccanti. La nostra ricerca, infatti, indica che negli ultimi anni nel nord est della Nigeria ben 13.000 chiese locali hanno semplicemente cessato di esistere, mentre molte altre hanno visto diminuire, talvolta drasticamente, il numero dei membri. In alcune zone addirittura non risulta più essere aperta nessuna comunità cristiana perché tutti i cristiani sono emigrati in zone più sicure. A breve diffonderemo tutti i dati attraverso un rapporto ufficiale.
Riteniamo urgente, alla luce di questi dati, aumentare la consapevolezza della comunità nazionale e internazionale circa la situazione dei cristiani nel nord della Nigeria.
La nostra "Campagna Nigeria" parte in questi giorni attraverso una lettera di patrocinio che vi chiediamo di inviare al nuovo Presidente nigeriano Muhammadu Buhari e all'Ambasciatore nigeriano in Italia e culminerà in marzo/aprile 2016 (in corrispondenza dello scadere del primo anno del mandato del Presidente) con ulteriori iniziative di cui vi informeremo prossimamente.
Potete trovare sul nostro sito internet tutte le informazioni e le indicazioni necessarie per partecipare a questa petizione e potete scaricare le lettere in inglese da inviare agli indirizzi segnalati.
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