Signore invoco perdono. Perchè misero sono. Mi peso è son mancante. Da Te più distante.Quando assalito da incertezza. Il buio mi assale. Mi abbandono stanco. Ma Tu mi trai da quel fango. Affronterei ardue imprese. Poi battaglie sospese. Son un millantatore ritto nella sua prosopopea. Affondato con la sua galea. Son pronto a questo. Poi fermo resto. No anzi a quello. Poi fermo lo cancello.Tante volte mi sento un Pietro. Quante volte torno indietro. Ah! Se avessi fede quanto un granel di senape. La montagna non si sposterebbe. Ma bensi' crollerebbe. Ma grazie al Tuo amore. Resti sempre il mio Signore. Amen.
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