I cristiani perdonando si fraternamente a vicenda permettono che il perdono di Gesù dimori nella loro comunità. Non vedono più nell’altro uno che ha loro fatto del male, ma uno per il quale Cristo ha impetrato il perdono morendo sulla croce. Sotto questa croce nella morte quotidiana, il loro pensiero, la loro parola, il loro corpo viene santificato; sotto questa croce cresce il frutto della santificazione.
La comunità dei santi non è la comunità ‘ideale’ di uomini senza peccato, perfetti. Non è la comunione dei puri, che non dà più luogo al peccatore perché si penta. È, anzi, proprio la comunità che si rende degna dell’Evangelo del perdono dei peccati, in quanto qui viene veramente annunziato il perdono di Dio, che non ha nulla a che vedere con un perdono concesso da se stessi; la comunità di coloro che realmente hanno sperimentato la grazia a caro prezzo di Dio e che camminano degni dell’Evangelo, perché non sprecano né gettano al vento questa grazia.