Il vero servitore

Ho meditato a lungo su che tipo di persona dovrebbe essere il servitore se egli fosse davvero qui per Cristo.

Il servitore è chiamato a un posto solenne; egli deve vivere per Dio prima, e poi agire verso gli uomini. Non è tanto quello che fa, quanto quello che egli è. "Sii di esempio ai credenti, nel parlare, nel comportamento, nell'amore, nella fede, nella purezza" (1 Timoteo 4:12, N.R.). Come una stella nel cielo, egli è qui per Dio. Può inoltre avere la sua particolare missione, può aiutare la gente; ma qual è la chiamata e la parte di ogni servitore di Cristo - di uno che è stato chiamato per il Suo servizio, su questa Terra dove Cristo è stato rifiutato, e dove ha mandato lo Spirito Santo? Egli deve iniziare vivendo per Cristo nella potenza dello Spirito Santo nel luogo dove Cristo è stato rigettato.

Il cammino del progresso (spirituale): portare la croce

Varie volte, nel capitolo precedente, abbiamo toccato l'argomento del servizio per il Signore, poichè ora esamineremo la soluzione che Dio ha dato al problema della vita dell'anima, sarà bene avvicinare questo problema considerando, prima di tutto, i princìpi che governano questo processo. Iddio ha fissato leggi spirituali che dirigano il nostro lavoro per lui, e dalle quali non può deviare nessuno di coloro che intendono servirlo.

La base della nostra salvezza, lo sappiamo bene, è il fatto della morte e della risurrezione del Signore, ma le condizioni del nostro servizio non sono meno precise. Nello stesso modo che il fatto della morte e della risurrezione del Signore è la base sulla quale noi siamo accetti a Dio, così anche il principio della morte e della risurrezione è la base della nostra vita e del nostro servizio per lui.
 
Se è così, se il Figlio dell'uomo, per compiere la sua opera, è dovuto passare attraverso la morte e la risurrezione (come simbolo e come principio), potrebbe essere diverso per noi? Certamente nessun servitore di Dio potrà servirlo senza conoscere egli stesso l'azione di questo principio nella sua vita. Questo è fuori discussione.

iPhone, Facebook, Obama, Internet e l'apocalisse... pensieri sparsi e dentifricio

Che centrano Facebook, Obama, l'Iphone internet e l'apocalisse?
Probabilmente niente ma questi giorni di profondi cambiamenti di ciò che è vicino a noi mi hanno portato a riflettere, meditare e, perchè no, fantasticare.

Gli studi sulle dibaprofezie apocalittiche, nelle profezie di Daniele, Ezechiele, nei vangeli e nella Rivelazione hanno prodotto una quantità incredibile di tesi, dottrine, ipotesi, fantasie, religioni.

1.000.000 di grazie

Oggi, 19 febbraio 2011, il contatore ha toccato la quota di un milione di pagine viste. Per taluni siti web rappresenta una piccola quota, tuttavia la cosa mi incoraggia molto. Ringrazio tutti i visitatori e quanti nel tempo hanno navigato queste pagine aggiunto commenti, notizie e hanno condiviso la loro fede, esprimendola come il nostro Buon Dio ci ha dato la capacità di farlo. Ma sopratutto ringrazio il buon Dio che ha deciso di utilizzarmi in questo campo, dandomi la possibilità di servirLo in qualche modo.

Interrogativi sbagliati e interrogativi giusti

Quanti si accontentano con l'etica dell'astensione pongono di solito le domande errate sul comportamento. Si chiedono: che c'è di sbagliato? Che problema c'è con questo film? E con questa musica? E questo gioco? QUelle frequentazioni? Il relax? Questo investimento? Quel ristorante? Fare la spesa in quel centro commerciale? Tali interrogativi susciteranno raramente uno stile di vita che raccomandi Cristo come realtà che tutto soddisfa e rende le persone liete in Dio. Risulta solo in un elenco di divieti e alimenta l'etica dell'astensione.

Le domande migliori da porre circa i comportamenti possibili sono: come mi aiuterà a tesoreggiare Cristo di piu? Come mi aiuterà a dimostrare che faccio di Cristo il mio tesoro? Come mi aiuterà a conoscere o manifestare Cristo? La Bibbia afferma: "Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate qualche altra cosa, fate tutto alla gloria di Dio" (1Co 10:31). L'interrogativo è quindi principalmente positivo, non negativo.
In tale azione come posso manifestare il Dio glorioso?

Piper John
Non sprecare la tua vita 

Se qualcuno incontradoti ti chiede!

… Se qualcuno incontrandoti ti chiede:

“Fratello dov’è la tua chiesa?”

Tu gli risponderai:… la mia chiesa è per le strade, nelle case, in ogni luogo.
Perché Cristo è con me! 

… Se qualcuno incontrandoti ti chiede!
“Fratello dov’è la tua croce?”

Tu gli risponderai:

… eccola non la vedi...e lì!

...ma Gesù non c’è più sulla croce...
Egli è risorto, ha sconfitto la morte, e adesso vive in mezzo a noi!

Ravviviamoci

I giorni dei Gentili sono ormai trascorsi. Dio ci ha dato una buona quantità di avvertimenti che lo Spirito non contenderà per sempre con i ribelli. Ma prima che questa generazione venga posta sotto il giudizio dell'onnipotente Iddio - un grande rinnovamento è stato profetizzato.

I profeti annunciano che la fine non verrà prima che "Il Grande Giorno del Signore" venga. Gioele gridò: "... perché il giorno del SIGNORE viene, è vicino ..." (Gioele 2:1). I cieli si scuoteranno al suono della Sua voce, quando il nostro Signore si leverà per buttare giù la potenza di Satana. "Ancora per un tempo" dice la Scrittura, "ed Egli scuoterà non solo la terra ma anche i cieli."

Quindi non c'è da meravigliarsi che i profeti volessero far suonare le trombe ed indire una solenne assemblea. Il profeta Gioele è il messaggero di questa grande promessa di rinnovamento negli ultimi giorni. Egli previde "Le aie saranno piene di grano, i tini traboccheranno di vino e d'olio." (2:24).

Ogni giorno chiedo al Signore!

...Che le opere di Nostro Signore Gesù Cristo  siano per i nostri occhi monumento ammirabile!
....e che la Sua Parola non sia muta sulla nostra bocca!
Ora ditemi....cosa può essere più grande di questo?
Non c'è opera più Grande Signore che io possa fare se non che camminare lungo il tuo torrente!

Spirito Santo e Pentecoste

“Quando il giorno della Pentecoste giunse, tutti erano insieme nello stesso luogo. Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dov’essi erano seduti. Apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano e se ne posò una su ciascuno di loro. Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi. Or a Gerusalemme soggiornavano dei Giudei, uomini religiosi di ogni nazione che è sotto al cielo. Quando avvenne quel suono, la folla si raccolse e fu confusa, perché   ciascuno li udiva parlare nella propria lingua.

 

 E tutti stupivano emeravigliavano, dicendo: «Tutti questi che parlano non sono Galilei? Come mai li udiamo parlare ciascuno nella nostra propria lingua natia? Noi Parti, Medi, Elamiti, abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadocia, del Ponto e dell’Asia, della Frigia e della Panfilia, dell’Egitto e delle parti della Libia cirenaica e pellegrini romani, tanto Giudei che proseliti, Cretesi e Arabi, li udiamo parlare delle grandi cose d Dio nelle nostre lingue... »” (Atti 2:1a -12).

 

Paura di non farcela - Charles H. Spurgeon

"Con la vostra perseveranza guadagnerete le anime vostre" (Luca 21:19).

    Una terribile paura ossessiona la mente di molti di coloro che vengono a Cristo: temono di non riuscire a perseverare sino alla fine. Ho sentito qualcuno affermare: "Se affidassi la mia anima a Gesù e se poi per qualche motivo ritornassi nella perdizione? Prima d'ora ho avuto dei buoni sentimenti, ma col tempo sono spariti. La mia bontà è stata come la nuvola mattutina, come la rugiada. È scesa all'improvviso, prometteva bene, ma è durata per un po' di tempo e poi è svanita".