Quando
pensiamo alla parola affamati pensiamo a essere affamati di hamburger,
di vittoria sportiva, o affamati di amore per una persona speciale, o di
potere (o di sapere come ha ricordato Steve Jobs), ma essere affamati di giustizia, per come la intende Gesù,
certamente molti non l’hanno mai sentita o la ignorano! In questa
meditazione vediamo cosa significhi essere affamati e assetati di
giustizia.
Noi primariamente vediamo:
I LA NECESSITÀ DELLA GIUSTIZIA
Sei mai stato davvero affamato o
assetato? Hai mai sofferto la fame o la sete? La maggior parte di noi
oggi nel mondo occidentale non ha questa necessità, abbiamo cibo in
abbondanza. Nell’antichità, però, anche se le persone lavoravano,
avevano una paga bassa e per questo motivo non mangiavano la carne che
una sola volta a settimana.
Inoltre quello che mangiavano era proprio
l’indispensabile e qualche volta provavano la fame. L’acqua potabile non
era a portata di mano come adesso e si soffriva di più la sete. A chi
di noi, soprattutto d’estate non è capitato di avere sete.
Nell’antichità avevano meno comodità, non aveva acqua dal rubinetto, la
vita doveva essere attentamente pianificata per avere la disponibilità
di acqua sufficiente per rimanere in vita.
Noi vediamo che essere
affamati e assetati di giustizia riguardo la necessità indica
sicuramente tre verità.
A) In primo luogo affamati e assetati di giustizia indica la passione.
“Affamati e assetati” di giustizia
indica un forte desiderio, un intenso desiderio. Indica desiderare
fortemente qualcosa, quindi la passione. Secondo alcuni studiosi i due
verbi (affamati e assetati) si intensificano
l’uno con l’altro e indicano appunto un ardente o appassionato
desiderio, un desiderio di soddisfarlo a tutti i costi, infatti chi ha
fame o sete cerca subito e si da fare per soddisfare questa necessità.
Questa fame e questa sete di cui parla Gesù, sono simili a quello di un
uomo che potrebbe morire di fame per mancanza di cibo o morire di sete
per mancanza di acqua.
Dunque la fame e la sete a cui si riferisce
Gesù, non è quella fame e quella sete che risolvi con uno spuntino o
una bibita. È quella fame e quella sete estrema, come se fossero diversi
giorni che non si mangia e che si sta per morire. Insieme, questi due
verbi descrivono desideri profondi che non sono passeggeri.
Noi qui
vediamo, perciò, una forte enfasi che non è solo il desiderio di
soddisfare una necessità, ma anche il desiderare con tutto il cuore una
necessità con la consapevolezza che senza giustizia non puoi vivere come
la consapevolezza che senza cibo e acqua non puoi vivere!
B) In secondo luogo affamati e assetati di giustizia indica la perseveranza.
Il verbo “affamati e assetati” (participio presente attivo)
secondo studiosi, indica che la fame e la sete non è qualcosa di
momentaneo, passeggero, ma è qualcosa di continuo, frequente, un
desiderio quotidiano di tutta la vita! Quindi un credente
quotidianamente desidererà la giustizia!
C) In terzo luogo affamati e assetati di giustizia è una prova.
(1) È un segno di vita.
“Essere affamati e assetati di
giustizia” è una prova, un segno di vita. È chiaro che una persona morta
non ha appetito, anche se gli presentassimo cibo prelibato, non sarebbe
stimolato e non muoverebbe nemmeno un dito. Quindi chi non ha fame e
sete di giustizia è morto spiritualmente parlando, non ha una relazione
con Dio, non è salvato, rigenerato, ma morto nelle colpe e nei peccati (Efesini 2:1-3).
È proprio questo desiderio che ci fa capire in modo particolare se siamo veri credenti. M.L. Jones diceva: “Non
conosco test di verifica migliore per valutare la genuinità di una
professione di fede cristiana. Infatti, se questo verso della Bibbia
rappresenta per voi una delle affermazioni più meravigliose della Parola
di Dio, allora sicuramente siete dei veri cristiani. Se non è così,
fareste meglio a esaminare di nuovo i fondamenti su cui poggia la vostra
professione di fede”. Per te questa è un’affermazione meravigliosa? Allora sei veramente un vero credente!!
(2) È un segno di buona salute.
Una delle domande più importanti che
un medico fa ad un paziente è: “Come sta il vostro appetito?” Questo
perché la mancanza di appetito è sempre un motivo di preoccupazione e
potrebbe essere un sintomo di una grave malattia. Lo stesso principio
vale in termini spirituali. Quando uno che si professa cristiano ha poco
o nessun appetito per le cose di Dio, c’è qualcosa di seriamente
compromesso!
Quando un credente non ha quel desiderio profondo della
comunione con Dio, quando trascura la preghiera, la meditazione della
Bibbia o la legge solamente senza gusto spirituale, senza accettarla
come strumento di santificazione, quando trascura i culti, quando non ha
desiderio della comunione fraterna, quando Dio non ha la priorità nella
propria vita, quando non è sottomesso allo Spirito Santo, quando non
considera la croce e la Signoria di Cristo, quando non desidera essere
ubbidiente a Dio e non ha zelo nel servirLo, vuol dire che quel credente
è malato spiritualmente! Ma a che cosa si riferisce giustizia?
II LA PARTICOLARITÀ DELLA GIUSTIZIA
Nella particolarità della giustizia noi vediamo che:
A) La giustizia appartiene a Dio.
La giustizia è un attributo di Dio, una qualità, una caratteristica di Dio, infatti noi in Salmi 11:7 leggiamo: 7 Poiché il SIGNORE è giusto; egli ama la giustizia; gli uomini retti contempleranno il suo volto. Così anche in Deuteronomio 32:4 viene affermato: 4
Egli è la rocca, l'opera sua è perfetta, poiché tutte le sue vie sono
giustizia. È un Dio fedele e senza iniquità. Egli è giusto e retto.
(1) La giustizia di Dio è coerenza con se stesso.
Dire che Dio è giusto significa che
Dio fa quello che deve fare. L’Antico Testamento quando parla che Dio è
giusto si riferisce che “fa quello che deve”. Ma in base a che cosa Dio
fa “quello che deve”? “Quello che deve” è in relazione a se stesso, Dio
non ha altri standard che la Sua natura, Lui è lo standard perfetto di
se stesso. Dio è l'essenza della rettitudine: la sua eterna essenza è
eterna giustizia (Salmi 111:3; Salmi 119:142 ; Isaia 51:8 ).
Dio è infinitamente giusto nella sua persona e nella sua relazione con le sue creature; non può decretare una legge ingiusta (Salmi 19:9; Salmi 119:137-138) o compiere una qualunque azione che non sia perfettamente buona e santa. Il SIGNORE, il nostro Dio, è giusto in tutto quello che ha fatto (Daniele 9:14 ; cfr. Salmi 145:17 ; Geremia 9:24 ).
Se potesse agire scorrettamente, egli agirebbe pertanto contro la sua natura, il che sarebbe assurdo!!!
(2) La giustizia di Dio è connessa al Patto con il Suo popolo.
La giustizia di Dio è legata alla Sua
fedeltà al Patto con il Suo popolo. In base a questo patto la Sua
giustizia si manifesta con liberazione e salvezza (Isaia 46:12-13 ; Isaia 51:5-6 ; Salmi 31:1 ; Salmi 85:8-11).
Dio come giudice libera anche il povero e l’ oppresso e stabilirà il diritto (Salmi 7:9 ; Salmi 9:1-4 ; Salmi 103:6,17 ; Salmi 34:16-22 ; Salmi 72:1-4 ; Salmi 82 ; Isaia 11:4). Sempre secondo il Patto, la giustizia di Dio si manifesta anche con il giudizio e condanna del peccato (Deuteronomio 28:15-69 ; 1 Samuele 12:7-17 ; Daniele 9:14 ; Esdra 9:15).
Questo lo vediamo in modo diverso anche nel Nuovo Testamento dove salverà i Suoi figli e giudicherà i peccatori impenitenti (2 Tessalonicesi 1:5-9 ;Romani 2:5-9; Apocalisse 19:2 ).
Sempre secondo il Patto, il popolo era chiamato a essere giusto verso
Dio, a rendergli cioè quello che Gli è dovuto con l’osservanza dei
comandamenti di Dio (Deuteronomio 6:25 ; Ezechiele 18:5-9 ).
(3) La giustizia di Dio è stata comunicata attraverso il Vangelo, attraverso Gesù.
Paolo afferma in Romani 1:16-17: 16
Infatti non mi vergogno del vangelo; perché esso è potenza di Dio per
la salvezza di chiunque crede; del Giudeo prima e poi del Greco; 17
poiché in esso la giustizia di Dio è rivelata da fede a fede, com'è
scritto: «Il giusto per fede vivrà». Nel Vangelo vediamo che è
rivelata una giustizia che proviene da Dio e che soddisfa Dio! La
giustizia di Dio è legata a un avvenimento storico: la vita, la morte e
la resurrezione di Gesù, in Cristo la giustizia divina è palese, chiara.
Ma come può Dio salvarci attraverso il Vangelo e nello stesso tempo,
mostrare la Sua giustizia? Nessuno può resistere davanti la giustizia di
Dio! (Salmi 130:3).
Tutti gli uomini sono peccatori, ribelli attivi a Dio, degni del Suo
giudizio, ma Dio giustifica in Cristo i credenti, li dichiara giusti,
questa è la giustizia di Dio rivelata nel Vangelo, la giustificazione.
Se guardiamo attraverso un pezzo di vetro rosso, tutto è rosso. Se
guardiamo attraverso un pezzo di vetro blu, tutto è blu. Se guardiamo
attraverso un pezzo di vetro giallo, tutto è giallo, e così via. Quando
crediamo in Gesù Cristo come nostro Signore e Salvatore, Dio ci guarda
attraverso il Signore Gesù Cristo. Egli ci vede in tutta la santità
bianca di suo Figlio, Egli ci vede giusti. Il termine “giustificazione”
si riferisce a un’azione legale da parte di Dio, il quale dichiara
giusta una persona al Suo cospetto attraverso Cristo. Filippesi 3:8-9 : 8
Anzi, a dire il vero, ritengo che ogni cosa sia un danno di fronte
all'eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il
quale ho rinunciato a tutto; io considero queste cose come tanta
spazzatura al fine di guadagnare Cristo 9 e di essere trovato in lui
non con una giustizia mia, derivante dalla legge, ma con quella che si
ha mediante la fede in Cristo: la giustizia che viene da Dio, basata
sulla fede.
Così ancora in Galati 2:15-16 leggiamo: 15
Noi Giudei di nascita, non stranieri peccatori, 16 sappiamo che l'uomo
non è giustificato per le opere della legge ma soltanto per mezzo della
fede in Cristo Gesù, e abbiamo anche noi creduto in Cristo Gesù per
essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge;
perché dalle opere della legge nessuno sarà giustificato. (cfr. Romani 3:20-28 ).
Dio giustifica i credenti in Gesù in due modi:
- Facendo ricadere sul Figlio i loro peccati, quindi la punizione del Figlio al posto di loro in croce. In questo modo ha cancellato tutti i loro peccati e ha così soddisfatto la giustizia di Dio sopportando il castigo di Dio per le nostre colpe.
- Imputando la giustizia di Gesù a loro, come è stato per Abramo che credette e ciò gli fu messo in conto di giustizia (Genesi 15:6 ). Noi non siamo giusti per natura (Romani 3:9-10 ). La nostra giustizia è un abito sporco. Isaia 64:6 : 6Tutti quanti siamo diventati come l'uomo impuro, tutta la nostra giustizia come un abito sporco; tutti quanti appassiamo come foglie e la nostra iniquità ci porta via come il vento. Dio ci ha imputato la giustizia nel senso che Gesù ha soddisfatto la giustizia di Dio osservando tutta la sua legge e Dio la imputa al credente, mette la giustizia di Cristo sul nostro conto, in questo modo ci dichiara giusti benché siamo peccatori. Quindi la giustizia di Dio è basata sulla Sua grazia, sui meriti di Cristo e non sui meriti umani. (Romani 4:3,9 ; Galati 3:6 ).
B) In secondo luogo la giustizia si riferisce all’approvazione di Dio.
“Giustizia” significa avere una giusta
relazione con Dio che Lui approva. La giustizia occupa un posto
centrale importante nel nostro rapporto con Dio. “Giustizia” (dikaiosunē)
è la giustizia che osserva, che ubbidisce alla legge di Dio, che fa ciò
che Dio richiede, ciò che è giusto, che è in armonia con la legge di
Dio; il vivere in conformità con la volontà di Dio pertanto è una
condizione gradita a Dio o approvata da Dio.
Anche se è implicito, Gesù
non si riferisce tanto alla salvezza, ma al desiderio di una santità
personale e quindi anche di vedere questa santità fra le genti! Il
desiderio di giustizia significa in ultima analisi, il desiderio di
essere liberi dal peccato in tutte le sue forme e in ogni sua
manifestazione. “Fame e sete di giustizia” non è altro che il desiderio
di essere positivamente santi e consacrati al Signore. “Affamati e
assetati di giustizia” (accusativo) non indica
avere il desiderio di un po’ di giustizia, come se stessimo dicendo:
“desidero un po’ di pagnotta”, ma il senso della frase è: “io desidero
tutta la giustizia”, quindi tutta quella che si può avere e non una
parte della pagnotta, una parte della giustizia! Ma purtroppo molti
credenti si accontentano di avere solo una parte di giustizia! Non
vogliono apparire troppi fanatici oppure sono più affamati e assetati
delle cose del mondo. Ma sono gli uomini impenitenti, gli uomini
moralmente compromessi, profondamente profani che non sono affamati e
assetati di giustizia! Anzi mostrano il proprio sdegno, il disprezzo per
questa beatitudine! Perché amano il peccato, i piaceri della carne (la natura umana corrotta e decaduta)!
Il mondo non incoraggia alla vera giustizia, basta fare un giro in
un’edicola, in internet o vedere i programmi in televisione e ci
accorgiamo che non c’è nessun o quasi incoraggiamento a ricercare un
carattere e una condotta santa, ma a ricercare gli appetiti peccaminosi e
poi si lamentano dando la colpa a Dio per tutto il male che c’è nel
mondo! Quindi questa beatitudine espone la condizione della propria
fede. Essa rivela la nostra condizione e priorità spirituale.
La
mancanza quasi o assoluta di questo desiderio spirituale rivela la
debolezza o la mancanza di maturità spirituale, rivela una fede debole e
anemica oppure una mancanza proprio di fede. Il cristiano che è in
sintonia con il Signore ha un appetito per le cose di Dio. Ha fame di
cose spirituali e ne fa una priorità assoluta e radicale. I nostri
desideri rivelano il nostro carattere. L'uomo che ha una forte
propensione per alcol, droga, pornografia, sesso immorale e altri mali,
ci dice molto sul suo carattere. Allo stesso modo, la persona che ha un
appetito per la santità ci dice molto sul suo carattere. Coloro che
hanno fame e sete di giustizia hanno una passione per Dio, sono coloro
che sono nati di nuovo che hanno fame e sete di Cristo! (Giovanni 3:3-5 ; 2 Corinzi 5:17 ;Tito 3:4-7 ).
Quindi:
(1) Gli affamati e assetati di giustizia sono coloro che hanno il desiderio forte di comportarsi secondo gli standard divini.
L’idea di giustizia scorre diverse volte in questo sermone sul monte (Matteo 5:10 , 20; Matteo 6:1,33 )
ed è sempre in riferimento al tipo di vita comportamentale che il
Signore desidera da noi, alla nostra relazione con Lui nell’osservanza
dei Suoi comandamenti, ma indica il praticare una giustizia diversa da
quella dei Farisei come dice Gesù in Matteo 5:19-20: 19
Chi dunque avrà violato uno di questi minimi comandamenti e avrà così
insegnato agli uomini, sarà chiamato minimo nel regno dei cieli; ma chi
li avrà messi in pratica e insegnati sarà chiamato grande nel regno dei
cieli. 20 Poiché io vi dico che se la vostra giustizia non supera
quella degli scribi e dei farisei, non entrerete affatto nel regno dei
cieli.
La qualità del nostro rapporto con Dio deve superare la religiosità ipocrita, formalistica e cerimoniale (Matteo 23:25 ),
l’ubbidienza a Dio secondo la giustizia approvata da Dio, nasce dal
cuore e non è ipocrita, non è esteriore come quella farisaica (1 Samuele 16:7 ). Non è nemmeno una religione vanagloriosa, i farisei pregavano e facevano le elemosine per farsi vedere (Matteo 6:1-5 ).
Non è nemmeno selettiva sempre come quella dei farisei che osservavano
scrupolosamente l’insegnamento circa la decima, ma trascuravano le cose
più importanti della legge come il giudizio, la misericordia e la fede (Matteo 23:23 ).
Quindi “giustizia” è lo standard per la condotta umana e perciò per tutti i pensieri e le azioni. Deuteronomio 6:24-25 : 24
Il SIGNORE ci ordinò di mettere in pratica tutte queste leggi e di
temere il SIGNORE, il nostro Dio, affinché venisse a noi del bene sempre
ed egli ci conservasse in vita, come ha fatto finora. 25 Questa sarà
la nostra giustizia: l'aver cura di mettere in pratica tutti questi
comandamenti davanti al SIGNORE nostro Dio, come egli ci ha ordinato». Così
la fame e la sete di giustizia non è solo per alcuni aspetti della
legge di Dio, ma lo è per tutti i comandamenti morali di Dio. Una
persona può essere contenta perché non ruba, perché non tradisce la
moglie, perché ama i figli, ma se tratta duramente i colleghi di lavoro o
se non onora i genitori, non sta mettendo in pratica tutta la giustizia
di Dio! Il credente è affamato e assetato di tutta la legge di Dio!
Significa desiderare di camminare secondo l’uomo nuovo che è a immagine
di Dio (Efesini 4:20-24 ), significa camminare insieme a Dio sempre (Genesi 6:9 )!
Significa amare tutta la Sua volontà! Significa desiderare di essere
giusti, di osservare tutta la legge e quindi di essere santi, non
desiderare più il peccato, di non essere influenzati dal peccato,
significa non voler essere più uno strumento nelle mani del peccato! (Romani 6:12-22 ).
Paolo in questi versetti di Romani dice che il credente è unito a
Cristo, perciò non è più schiavo del peccato, per questo motivo non deve
regnare il peccato in noi, non dobbiamo essere strumenti del peccato,
ma siamo chiamati a prestare il nostro corpo come strumenti di giustizia
per la nostra santificazione, perché siamo stati fatti servi di
giustizia. Come eravamo schiavi del peccato ora siamo chiamati a essere
schiavi di giustizia.
(2) Gli assestati e affamati di giustizia desiderano essere come Gesù.
Essere come Gesù nel carattere e nelle
azioni di ubbidienza verso il Padre. Al battesimo, il Battista non
voleva battezzare Gesù, ma Gesù gli rispose:”Sia così ora, poiché conviene che noi adempiamo in questo modo ogni giustizia”. Allora Giovanni lo lasciò fare. ( Matteo 3:15 ).
Questa era la cosa giusta da fare: l’essere ubbidiente al Padre
facendosi battezzare! Gesù era chiamato giusto dalla moglie di Pilato e
da Pilato stesso, per questo si lavò le mani al momento del giudizio (Matteo 27:4,19 ,24). Così in Atti 3:14 Gesù è chiamato il Giusto da Pietro e anche da Stefano (Atti 7:52 ).
Chi è stato salvato, giustificato è colui che è nato di nuovo, ha
questo desiderio: essere giusto come Gesù! I due concetti sono
inseparabili, una persona non può comportarsi da giusta se non è giusta
davanti a DIO.
Il desiderio di giustizia è la conseguenza del fatto che
siamo stati salvati, giustificati. Giovanni dice: ” Se sapete che egli è giusto, sappiate che anche tutti quelli che praticano la giustizia sono nati da lui”. (1 Giovanni 2:29 ). L’evidenza che siamo figli di Dio, che siamo nati da Lui è assomigliare a Dio, praticare la giustizia! Sempre Giovanni dice: “
Figlioli, nessuno vi seduca. Chi pratica la giustizia è giusto,
com'egli è giusto. Colui che persiste nel commettere il peccato
proviene dal diavolo, perché il diavolo pecca fin da principio. Per
questo è stato manifestato il Figlio di Dio: per distruggere le opere
del diavolo.
Chiunque è nato da Dio non persiste nel commettere peccato,
perché il seme divino rimane in lui, e non può persistere nel peccare
perché è nato da Dio. In questo si distinguono i figli di Dio dai figli
del diavolo: chiunque non pratica la giustizia non è da Dio; come pure
chi non ama suo fratello.” (1 Giovanni 3:7-10 ).
Non
possiamo pensare di essere stati giustificati da Dio e di dirlo anche
pubblicamente, se poi non pratichiamo la giustizia! Chi pratica la
giustizia è giusto come Dio è giusto e appartiene a Dio e si distingue
dai figli del diavolo! Come chi ha fame e sete è irrequieto finché non
soddisfa il bisogno, così un vero credente sarà irrequieto fino a quando
la sua fame e sete di giustizia non sarà soddisfatta, finché non sarà
come vuole il Signore! Ti chiedo:”Sei irrequieto/a? Hai Fame e sete di
essere giusto/a? Di essere santo/a e giusto/a come Gesù?” Se non lo sei
dovresti rivedere la tua fede se è autentica!
Coloro che hanno un desiderio intenso per la giustizia sono benedetti, infatti vediamo:
III LA SAZIETÀ RIGUARDO LA GIUSTIZIA
Chi non avrà fame e sete di giustizia
non può essere saziato. Coloro che non appartengono a Cristo non
sperimenteranno la sazietà! Solo gli affamati e assetati di giustizia
saranno saziati, infatti Gesù dice: beati quelli (autos) che sono affamati e assetati di giustizia. Che meravigliosa promessa! “Saziati” (chortazo)
è una parola molto forte, esprimeva l'alimentazione e l’ingrasso degli
animali con foraggi e cereali, poi venne a indicare il dare cibo in
abbondanza e quindi avere la fame soddisfatta. La stessa parola la
troviamo quando Gesù fece la seconda moltiplicazione dei pani e dei
pesci e la folla mangiò e fu saziata (Marco 8:8 ). Certamente
si può riferire che Dio ci aiuterà nella santificazione per imputazione
dei meriti di Cristo e mediante l’opera dello Spirito Santo (Romani 8:3-5 ; 2 Corinzi 3:18 ; 2 Tessalonicesi 2:13 ), ma è anche qualcos’altro.
A) La sazietà della fame e della sete fanno parte delle promesse nell’Antico Testamento.
In diversi passi Dio promette a
Israele il ristabilimento e il rinnovamento di Israele, trasformando il
deserto in stagno, spandendo le acque sul luogo assetato (Isaia 41:17-18 ; Isaia 44:3 ). Quindi non ci sarà più fame e sete (Isaia 49:8-10 ; Ezechiele 34:29 ; Ezechiele 36:29 ).
B) La sazietà della fame e della sete si riferisce alla salvezza dai peccati.
Isaia 55:1-5 : O
voi tutti che siete assetati, venite alle acque; voi che non avete
denaro venite, comprate e mangiate! Venite, comprate senza denaro, senza
pagare, vino e latte! 2 Perché spendete denaro per ciò che non è pane e
il frutto delle vostre fatiche per ciò che non sazia? Ascoltatemi
attentamente e mangerete ciò che è buono, gusterete cibi succulenti! 3
Porgete l'orecchio e venite a me; ascoltate e voi vivrete; io farò con
voi un patto eterno, vi largirò le grazie stabili promesse a Davide. 4
Ecco, io l'ho dato come testimonio ai popoli, come principe e
governatore dei popoli. 5 Ecco, tu chiamerai nazioni che non conosci, e
nazioni che non ti conoscono accorreranno a te, a motivo del SIGNORE,
del tuo Dio, del Santo d'Israele, perché egli ti avrà glorificato. Questo è riferito alla salvezza delle nazioni (v.5).
L’invito è per gli assetati e affamati ad andare a Dio per essere
saziati gratuitamente. L’invito è ad ascoltare attentamente e si mangerà
cibo succulento, ascoltare Dio e così vivremo, Dio farà con noi un
patto eterno, in riferimento al Nuovo Patto. Gesù in due diverse
occasioni la prima con la samaritana con l’acqua e l’altra dopo la
moltiplicazione del pane con il pane, afferma che l’acqua che Lui da e
quindi anche il pane disseterà e non avranno più fame, ovviamente
riferendosi alla salvezza alla vita eterna (Giovanni 4:10-14 ; Giovanni 6:34-35 ; cfr. Apocalisse 7:16 ).
La fonte della sazietà è Dio (forma del verbo saziati- chortazomai è al passivo). Dio è la fonte generosa e benedetta di tutte le cose buone (Salmi 68:19 ; Salmi 107:9 ; Geremia 31:14 ;Giacomo 1:17 ). Lui soddisferà la fame e la sete per la Sua grazia e non per le nostre buone opere! (Efesini 2:8-10 )
C) Si riferisce al banchetto escatologico.
La Bibbia descrive la salvezza e la presenza del credente con Dio in termini di banchetto, di una mangiata con cibo abbondante. Isaia 25:6-8 : 6
Il SIGNORE degli eserciti preparerà per tutti i popoli su questo monte
un convito di cibi succulenti, un convito di vini vecchi, di cibi pieni
di midollo, di vini vecchi raffinati. 7 Distruggerà su quel monte il
velo che copre la faccia di tutti i popoli e la coperta stesa su tutte
le nazioni. 8 Annienterà per sempre la morte; il Signore, Dio,
asciugherà le lacrime da ogni viso, toglierà via da tutta la terra la
vergogna del suo popolo, perché il SIGNORE ha parlato. Così anche in Matteo 8:11-12 : 11
E io vi dico che molti verranno da Oriente e da Occidente e si
metteranno a tavola con Abraamo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli,
12 ma i figli del regno saranno gettati nelle tenebre di fuori. Là ci
sarà pianto e stridor di denti. In Apocalisse 19:7-9 è descritto che ci sarà una cena per le nozze tra Gesù e la sposa, la Sua chiesa (Cfr. 2 Corinzi 11:2 ; Efesini 5:25-27 ; Osea 2:19-20 ).
CONCLUSIONE
La frase “grazia ha buon mercato”, è stata coniata dal pastore tedesco Dietrich Bonofher. Il
significato è grazia senza seguire veramente Cristo, la grazia senza la
croce. In questo senso possiamo anche dire si accetta Cristo, la Sua
grazia, ma certi che si dicono cristiani non vivono uno standard
spirituale secondo gli insegnamenti di Cristo. Tu hai accettato la
grazia a buon mercato? Come lo puoi vedere?
1) In primo luogo fai un autoesame di te stesso per vedere se Gesù è veramente in te (2 Corinzi 13:5 ).
Bisogna fare molta attenzione ed essere onesti con se stessi perché “è facile scambiare la curiosità intellettuale per fame spirituale” (François Fénelon).
Alcuni
si accostano a Cristo solo per questioni di cultura. C’è chi pensa di
far parte di una religione o fare buone opere significhi che Gesù sia
veramente presente in loro.
Se Gesù è veramente in te avrai fame e sete di giustizia e quindi:
2) In secondo luogo desideri essere come Gesù?
In un certo senso coloro che sono
affamati e assetati di giustizia, che desiderano essere come Gesù, sono
scontenti di loro stessi, nel senso che vedono che paragonandosi a Gesù,
la strada è ancora lunga (Efesini 4:13 ). Avranno sempre fame!
3) In terzo luogo chi ha fame e sete di giustizia non perderà l’occasione di andarla a cercare.
La cercherà in quei luoghi dove sa che si può trovare come i culti nella chiesa, le conferenze bibliche, incontri di preghiera (Atti 2:42 ; Efesini 4:11-16 ; Ebrei 10:24-25 ; Matteo 26:38 ; Salmi 51:10 ). La cercherà nella Parola di Dio, nella meditazione quotidiana (Salmi 1:1-3 ; Salmi 119:11 ; Geremia 15:16 ; 1 Pietro 2:1-3 ). Noi
dovremmo essere fedeli a questo come lo siamo per il lavoro o per il
mangiare quotidiano!! Il diavolo farà di tutto per impedirci di andarla a
cercare in questi luoghi, a volte ci metterà delle insidie per
impedirci di andare in chiesa o di pregare o di leggere la Bibbia.
Ultimo aggiornamento (Martedì 11 Ottobre 2011 05:50)
Fonte: http://www.corsobiblico.org
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