Significativa vignetta. Gesù ha scelto il tempo giusto e i modi giusti per compiere la volontà del Padre. L'ironia di questa vignetta, terribile quanto reale, illustra come siamo diventati preda dello spirito avverso a Dio, con sempre meno segreta complicità.
Per "giochi" politici, di potere, economici, ma sopra ogni cosa per ragioni di stampo spirituale (c'è una battaglia in corso, che lo vogliamo oppure no, e non siamo schierati dalla parte del Creatore), siamo cresciuti ed abituati a desiderare tutto, consumare presto, stancarci prima e desiderare altro. In questo spirito la popolazione viene addestrata per lamentarsi, a volte anche a ragione (c'è chi è veramente intollerante al glutine per esempio), e non trova più il tempo, il modo, la voglia di ringraziare per tutto quello che di cui ancora oggi può godere, errando e dando tutto per scontato.
In questo terribile vortice non solo non ringraziamo più il Creatore per tutte le cose che ha preparato e donato, ma siamo sempre più intenti a lamentarci. E' in questo spirito che troverà forza l'uomo forte, quello che la maggior parte delle persone aspetterà per "sistemare finalmente le cose", ossia la molteplicità dei problemi e di nemici che non sapevamo neanche di avere ma che, con sapienza diabolica, siamo stati istruiti a sperimentare.
E mentre terminiamo i nostri giorni sempre più con la tristezza nell'animo, incolpando altro e altri per la nostra infelicità essendo stati distratti nel ricordare che è la necessità di fare pace con Dio quello in cui manchiamo e di cui soffriamo, e con il sorriso pronto solo per i selfie.... il cuore si chiude all'oblio, sarà l'inferno.
E' straordinario come anche in questa complicità dell'Uomo con se stesso e con la bestia il Signore Dio tenda ancora la mano. Certo ha avvertito dei suoi giusti giudizi, certo ha comunicato la Sua volontà, certo ci avvisa del continuo di quello che ci attende e, pur ricevendo spesso solo rifiuti, ancora oggi non cessa di chiamare per nome le persone desiderandole accanto a se, strette da legami di affetto.
Ancora oggi tende corde d'amore al ribelle, al già condannato eppure amato.
E' vero ci sarà un tempo, pare vicino, in cui questo amore sarà ritirato. Certo questo tempo può esser ancora lontano più lontano dei nostri funerali nei quali, però, non c'è più il tempo.
Oggi Dio, l'Amore, il tuo Creatore ti aspetta...
riconosci il tuo stato e, davanti la persona di Gesù (quello che ha detto, quello che ha fatto, quello che è) ravvediti, piegato da questi richiami d'amore e dal Suo incessante appello di speranza.... tutto sta passando, tu stai passando, io sto passando, Dio resterà...
Oggi puoi fare pace con Dio, parlagli come ad un amico, cerca la sua faccia come di un Padre buono. Gridagli, magari, supplicalo, digli: "ci sei oppure no? - ti interessa di me oppure no? - che devo fare?"..... il Suo desiderio è risponderti... oggi... la tua speranza, sola e unica, è cercaLo... oggi...
relazione.. non religione..
Vedi: Il messaggio della salvezza, nella Bibbia, di cui hai bisogno
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