Lettura: 2 Samuele 11/ 12:1-15
Premesso che……
• La grazia non annulla le conseguenze del peccato (ndAlex - "in senso stretto"), bensì il peso della colpa.
• Le catene del peccato provocano dolore, paura, notti insonni, separazione da Dio e con essa agitazione ed angoscia.
Di fronte a tutta questa sofferenza viene da chiedersi se il gioco valga la candela …!
Introduzione:
In Dt 17:16,17 vediamo che Dio aveva dato a Davide (e ad altri re) tre istruzioni;
1. Non procurarsi un gran numero di cavalli.
2. Non procurarsi un gran numero di mogli.
3. non procurarsi una grande quantità di argento e d’oro.
Abbiamo visto l’altra volta che Davide aveva vinto la tentazione di fare giustizia da sé davanti allo stolto Nabal, ubbidendo alla voce preventiva di Dio attraverso la moglie Abigail.
Oggi vediamo come un uomo secondo il cuore di Dio viene meno sul 2 punto e come lo porta a diventare addirittura un adultero e omicida (Gc 2:10). Questo peccato non si era sviluppato da un momento all’altro, ma già da 20 anni in modo “soft”, prendendo mogli straniere (2 Sa 5:13).
Applicazione: Come andiamo noi? Ci sentiamo sicuri; tutto va per il suo verso…. E non ci rendiamo conto che stiamo nutrendo il nostro egoismo?????
Schema studio:
• Cause della caduta di Davide; catene del male
• Interventi di Dio sia per prevenire che per correggere.
• Conseguenze del rifiuto delle correzioni da parte di Dio.
• Applicazione.
1. Cause
• Ozio
In Proverbi 26:14 leggiamo:” Come la porta gira suoi cardini, così il pigro sul suo letto”. Nella stagione primaverile, dopo il termine delle piogge, era abituale riprendere l’attività militare.
Solitamente i re guidavano personalmente i loro eserciti, ma Davide rimase a Gerusalemme, finché si alzò annoiato e andò a sgranchirsi le gambe sulla terrazza del suo palazzo (v. 1,2). Se si fosse trovato nel posto in cui avrebbe dovuto essere (contro gli Ammoniti), questo capitolo della storia di Davide probabilmente non sarebbe mai stato scritto!
• Sguardo, pensieri
Leggiamo nel v.2 che in quella notte funesta, Davide fece vagare lo sguardo dalla terrazza del palazzo e scoprì una donna bellissima e nuda, che si stava lavando. Gli ormoni di Davide entrarono in azione. Sicuramente Bat-Sceba, dal suo canto, non era certo del tutto innocente; probabilmente sapeva che poteva essere vista e probabilmente lo voleva, perché non era un uso comune fra le donne ebraiche di allora.
Cosa avrebbe dovuto fare allora Davide?
Dietrich Bonhoeffer dice a proposito della nostra tendenza alla concupiscenza:
Con una forza irresistibile l’istinto assume il controllo sulla carne…Non importa se si tratta di concupiscenza sessuale o di ambizione, di vanità, sete di vendetta, desiderio di fama e di potere o di avidità.. In quei momenti Dio appare abbastanza irreale ai nostri occhi...Satana non ci riempie di odio nei confronti di Dio, ma ce lo fa dimenticare. La concupiscenza avvolge la nostra anima, la nostra mente e la nostra volontà nelle tenebre più fitte…. Gli interrogativi ci si presentano sotto questa forma:” Ciò che desidera la carne è davvero peccato ? E’ davvero vietato soddisfare le proprie voglie ?...
Cosa avrebbe dovuto fare allora Davide ?
FUGGIRE!
Vediamo nell’esempio di Giuseppe con la moglie di Potifar come questo è l’unico modo per non peccare (Ge 39:7-13).
Perciò la Bibbia ci insegna che nei momenti in cui la carne viene tentata, l’unica opzione valida è la fuga e nel caso della tentazione spirituale dobbiamo resistere con la spada dello Spirito, con la Parola di Dio (Gc 4:7/ Ef 6:10-18). Guardiamo dunque verso il Signore, come lo ribadisce il v.2 n Mt 6: ”La lampada è l’occhio; se dunque l’occhio tuo è puro, tutto il corpo sarà illuminato“.
Applicazione: Nella nostra quotidianità questo significa non guardare determinati film, evitare determinati incontri ecc. Lo facciamo? Sempre????
Dopo aver guardato Bat-Sceba, Davide passa ai pensieri e chiede informazioni su di lei. Davide avrà pensato:” Nessuno verrà a saperlo e non farò male a nessuno !” E così la strategia del diavolo è quella di renderci miopi in modo che non riconosciamo le conseguenze che seguono nevitabilmente alla nostra azione.
Cosa avrebbe dovuto fare Davide? Avrebbe dovuto “sottomettere ogni pensiero all’ubbidienza di
Cristo (2 Co 10:5)."
• Azione
Dopo lo sguardo e il pensiero vediamo che segue immediatamente l’azione (Gc 1:14,15). Nel v. 4 leggiamo che Davide fece prendere Bat-Sceba ed egli si coricò con lei. Il peccato è stato partorito!
In Pr 32:23 leggiamo: ”Sappiate che il peccato vi ritroverà”. Il Signore porta alla luce tutti i nostri peccati prima o poi. Cosa avrebbe dovuto fare Davide? Avrebbe dovuto confessare ed abbandonare subito il suo peccato (I Gv 1:9/ 2:1,2).
• Bugie, atti di ipocrisia
Vediamo nei v. 6-13 che Davide cercò dei sottofugi per “legittimare” l’imminente nascita, facendo ritornare Uria dalla campagna ammonita, sperando che Uriah avrebbe avuto rapporti con sua moglie.
• Pensieri di omicidio
Davide è frustato. Non sa più che fare per coprire il suo peccato e decide di scrivere un promemoria a Ioab, raccomandando che Uriah fosse abbandonato al nemico al fronte con un inaspettato ritiro israelita.
• Omicidio
Il piano riusciì: Uriah fu ucciso ! Normalmente Davide sarebbe stato stupito dell’imprudenza d’Israele nel combattere sotto le mura di Rabba (Gdc 9:50-54). Ioab sapeva, però, che la notizia sulla morte di Uriah avrebbe mitigato il dolore di Davide (v 24). E così i peccatori coprono i peccatori.
• Autogiustificazione
Nel v 25 leggiamo come Davide mandò a Ioab un messaggio al colmo dell’ipocrisia: ”Non affligerti per ciò che è accaduto, perché la spada divora ora l’uno ora l’altro”.
Dopo i giorni di lutto Davide mandò a prendere Bat-Sheba e l’accolse in casa sua ( v 26).
…………….. ………………………
Ma…… la storia NON finisce qui per Dio! Leggiamo alla fine di queste serie di peccati commessi:
“Ma ciò che Davide aveva fatto dispiacque all’Eterno” ( v 27).
2. Interventi di Dio
Vediamo che Dio interviene sempre nelle vite dei Suoi per sia per prevenire che per correggere (Eb
12:6-11).
In questo racconto Dio vuole prevenire/correggere Davide nei modi seguenti:
• Attraverso i servi – Nel v 3 leggiamo che i servi chiamano Bat-Sheba, figlia di Eliam, moglie di Uriah! Essi gli fecero capire che si trattava di una donna sposata. Quando, a quei tempi, in Israele si voleva definire l’origine di una persona, si nominava il padre, il nonno e talvolta il bisnonno, ma era insolito nominare il marito! In questo modo cercarono, per quanto la loro posizione glielo permise, di avvertirlo.
• Attraverso la gravidanza – Vediamo che Bat-Sheba rimane subito incinta. Dio rende visibile ciò
che loro volevano tenere nascosto davanti a Dio e alla gente.
• Attraverso la condotta irreprensibile di Uriah. In contrasto con l’atteggiamento iniziale di Davide, vediamo invece che Uriah ha un forte senso di lealtà verso i suoi compagni e questo prevalse sul desiderio di stare con la moglie.
• Attraverso il profeta Nathan – Nathan racontò a Davide la storia di un ricco, che nonostante avesse potuto, rubò l’unica agnellina di suo vicino per preparare un banchetto per un ospite.
3.Conseguenze
“Il salario del peccato è la morte” (Ro 6:23) e questo lo conferma Davide stesso nella sua reazione al racconto di Nathan. Davide ha un acuto senso di giustizia nei confronti del peccato altrui (vi ricordate il messaggio di ieri sul “ giudicare”?).
Più siamo carichi della nostra spazzatura, più diventiamo freddi, insensibili e severi se si tratta dei peccati degli altri. Subito Dio fa capire che si tratta di Davide: ”TU sei quell’uomo !” (12:7). Le parole di Nathan colpirono il cuore di Davide, sicuramente già rotto da un anno (Sl 32:3) ed egli riuscì a rispondere soltanto:” Ho peccato !” (v 13).
Quali furono le conseguenze per la vita di Davide?
• Davide perse la sua comunione con Dio
• Davide causò la morte non solo a Uriah, ma anche tanti altri morirono nella battaglia contro gli Ammoniti
• Davide perse suo figlio ( v. 14)
• Dio farà venire contro Davide la sciagura dalla sua stessa casa; ed effettivamente la famiglia di Davide si sfaldò e lui non fu capace di reagire adeguatamente. Davide ebbe numerosi figli e anche loro ripetevano gli stessi peccati morali ( p.es. Tamar con Amnon, Absolom, Salomone ecc.).
• Davide avrebbe ora sofferto la spada come aveva fatto Uriah e… le sue mogli gli sarebbero state prese nello stesso modo in cui Bat-Sheba era stata rubata all’Ittita, con la differenza che Dio lo manifesta pubblicamente, in faccia al sole ( 2 Sa 16:22).
Il perdono di Dio
Il peccato è spaventoso e pericoloso e ad esso segue il giudizio di Dio. Esso però non può cancellare l’amore di Dio. Dio non condanna a morte Davide sicuramente perché nel uore di Davide c’era un VERO pentimento (Sl 51). La grazia di Dio era più che sufficiente per perdonarlo e ristabilirlo:” Dove il peccato è abbondato, la grazia è sovrabbondato” (Ro 5:20).
Però… il perdono è un aspetto, le conseguenze del peccato è un altro!
Nella lettera ai Galati 6:7 leggiamo: ”Non vi ingannate; non ci si può beffare di Dio; perché quello che l’uomo avrà seminato, quello pure mieterà”.
Nella Sua sovranità Dio adegua le conseguenze alla singola persona, Egli sceglie e le determina. E’ Lui che pianifica. Dio ha scelto per Davide – a cui lui stesso diede l’appellativo “uomo secondo il Mio cuore” – una via che gli procurò molto dolore, perché NON DIMENTICASSE PIU’ LE CONSEGUENZE DELLE SUE AZIONI!
Nessun perdono a “buon mercato” come vuole esprimere questa preghiera:” Signore, perdonami, ho bisogno del Tuo perdono, ma non chiedermi di cambiare!”
Davide rimase un “uomo secondo il cuore di Dio”, perché sopportò ed accettò la disciplina di Dio. Il suo stato d’animo si riassume così: ”Io mi sono coricato, poi mi sono svegliato, perché il Signore mi sostiene “ (Sl 3:6).
4. Applicazione
• Com’è il nostro cammino col Signore? Ci sono dei peccati nascosti, non confessati e abbandonati? Ci lasciamo correggere dal Signore?
• Come ci comportiamo? Come ci vestiamo? Abbiamo visto che Bat-Sheba era co-responsabile del peccato di Davide.
• Ci rendiamo conto che, se non viviamo una vita santa, ci saranno delle conseguenze per noi ed anche per le nostre prossime generazioni ?
Mirjam
da Orizzonti Infiniti di Danilo VALLA
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