Mai più soli
Sei solo? Non hai amici in cui confidare o che ti possano aiutare?
Allora, ti posso promettere che questo libriccino ti potrà rivelare il segreto per non essere «mai più solo».
Forse il tuo caso è simile a quello di alcune persone che mi
hanno scritto:
Sei solo? Non hai amici in cui confidare o che ti possano aiutare?
Allora, ti posso promettere che questo libriccino ti potrà rivelare il segreto per non essere «mai più solo».
Forse il tuo caso è simile a quello di alcune persone che mi
hanno scritto:
- la sedicenne del Veneto che voleva suicidarsi perché non poteva stare più in famiglia e non aveva amici.
- la signora anziana della Sicilia ormai abbandonata alle cure di un asilo per i vecchi.
- la quindicenne sarda che lavora in una famiglia a Napoli e non può sopportare la lontananza dalla sua famiglia.
- il ventunenne di Torino che si descrive timido e senza una ragazza», terribilmente afflitto dalla solitudine.
- la donna sposata da tre anni che ora si trova a passare lunghe ore chiusa in casa con un piccolo bambino, ma senza parenti e con un marito che se ne 'Va sempre fuori di casa.
- l'impiegato di 40 anni che ha perduto i genitori in un incidente d'auto e non è capace di rifarsi una vita da solo.
O, forse, il tuo caso è ancora diverso, ma il fatto rimane: la solitudine è un peso che non credi di potere più sopportare.
Tempo fa, andai a fare visita ad una famiglia di conoscenti.
Ci sedemmo nella loro sala da pranzo a parlare del più e del meno. Ad un tratto uno ad uno i tre figli mi vennero a salutare e poi tornarono ai loro giochi.
Un quarto bambino, un brunetto di tre anni, mi si avvicinò e si aggrappò alle mie gambe.
«E questo chi è?» chiesi.
«È il figlio della vicina. Suo padre è morto in un incidente e sua mamma lavora. Sta più da noi che a casa sua».
Il piccolo mi rimaneva accanto e mi guardava come per studiarmi.
Io gli passai le mani fra i capelli: «Non vuoi andare a giocare di là con i tuoi amici?» gli chiesi.
«No».
«E perché?»
«Perché tu sei un papà».
Quel bambino aveva già provato l'ansia della solitudine, il dolore di essere soli.
L'uomo non è stato creato per vivere da solo. Dopo la sua creazione,
Ci sedemmo nella loro sala da pranzo a parlare del più e del meno. Ad un tratto uno ad uno i tre figli mi vennero a salutare e poi tornarono ai loro giochi.
Un quarto bambino, un brunetto di tre anni, mi si avvicinò e si aggrappò alle mie gambe.
«E questo chi è?» chiesi.
«È il figlio della vicina. Suo padre è morto in un incidente e sua mamma lavora. Sta più da noi che a casa sua».
Il piccolo mi rimaneva accanto e mi guardava come per studiarmi.
Io gli passai le mani fra i capelli: «Non vuoi andare a giocare di là con i tuoi amici?» gli chiesi.
«No».
«E perché?»
«Perché tu sei un papà».
Quel bambino aveva già provato l'ansia della solitudine, il dolore di essere soli.
L'uomo non è stato creato per vivere da solo. Dopo la sua creazione,
Dio lo vide, comprese la sua condizione e disse:
«Non è bene che l'uomo sia solo» e gli diede una compagna.
Da quel momento la famiglia è stata la prima difesa contro la solitudine. Ogni bambino ed ogni giovane dovrebbe trovare nell'affetto dei suoi genitori e nella cerchia dei suoi parenti la pace e la sicurezza che allontanano qualsiasi senso di solitudine, che sono presenti nel bisogno....
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