Per avvicinarci a Dio, bisogna per forza lasciarsi “fondere nello stampo” di una religione o di una setta? Gesù Cristo si è opposto con vigore alle forme e alle tradizioni; Egli riprendeva i maestri religiosi del Suo tempo perché impedivano alla gente di avvicinarsi a Dio - Matteo 6
Ognuno può andare a Dio così com’è, non per trovare una religione, ma per avere una relazione vivente con Lui Ognuno può invocarlo con la preghiera, confessargli i peccati commessi, parlargli delle angosce, delle paure, dei dispiaceri che opprimono il cuore e la coscienza, e seguire con fiducia le Sue indicazioni e le soluzioni che propone.
Il cristiano non è uno che si attiene ad un insieme di dogmi, ma è uno che ha accolto la rivelazione che Dio fa della Sua giustizia e del Suo amore, e che sono stati confermati da fatti precisi, in particolare dalla vita, dalla morte e dalla risurrezione di Gesù Cristo.
L’osservanza di forme religiose può anche coesistere, purtroppo, con uno stato di morte spirituale, mentre la fede nel Signore è la liberazione, è la vera vita che Dio offre gratuita mente con un atto di grazia sovrana.
La fede non è né ingenuità né credulità.
La fede riceve il messaggio della Bibbia perché discerne che è Dio che parla.
La vera fede non ha nulla a che vedere con la superstizione, l’estasi o l’esaltazione. Essa procede da una seria riflessione sulla Parola di Dio ed è un atto di ubbidienza perché è la risposta a Dio che chiama.
Non si tratta di accettare qualsiasi cosa, ma di riconoscere, con piena convinzione, che Dio ha sempre ragione e che, se ci promette il Suo per dono per la fede in Gesù, mantiene la promessa.
Tratto dal calendario “IL BUON SEME” - edizioni “il Messaggero Cristiano” - Via Santuario, 26 - 15048 Valenza (AL) - www.messaggerocristiano.it
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