Capitano, appellativo di gergo militare utilizzato spesso anche in altri ambiti, come per esempio film di fantascienza, indimenticabile il capitano Kirk della Saga Star Trek, un esempio fra tanti. Capitano è un grado militare, infatti, di molte forze armate ed anche corpi di polizia. Anche nella marina mercantile questo termine è entrato in uso.
Il Capitano è il massimo grado degli ufficiali inferiori, superiore al tenente e subordinato al maggiore.
Il termine è entrato a far parte anche di altri gerghi, per esempio quello calcistico dove il capitano, si distingue per una fascia indossata al braccio, rappresenta il fulcro della squadra. Non tanto per le qualità calcistiche ma piuttosto per l’esperienza e la militanza nella società calcistica che lo nomina capitano.
Tanti i nomi che sono rimasti impressi nella storia calcistica, per esempio il capitano giallorosso.
Tale appellativo oggi prende piede anche in campo politico dove tale termine è concesso, oppure ce se ne appropria, anche per sponsorizzare la propria decantata bravura accattivando elettori anche con questo stratagemma lessicale.
Insomma tanti capitani.
In queste pagine però ci piace pensare ad un solo Capitano (con la C maiuscola). Ha un nome: Gesù, ed una specifica connotazione: il Cristo.
A differenza di Caronte, epica figura dantesca che accompagnava le anime all’inferno, Gesù Cristo si è posto come missione da realizzare la salvezza delle anime.
Le anime: barche in mezzo a mari in tempesta tutte destinate a mancare il porto.
Anche i capitani che nel corso della storia si proclamano come tali hanno bisogno di trovare la Via. Molto spesso, se non sempre, tutti gli uomini che si sono fatti capitani, o lo sono stati fatti da altri uomini, hanno mancato di apportare il benessere e la pace che promettevano, a volte promesse sincere. La rotta erano gli scogli.
Gesù Cristo è l’unico in grado di traghettare l’anima in un porto sicuro.
Già il porto sicuro, non esiste in nessuna parte del Mondo. E’ nel cielo. L’accesso è possibile solo ai cittadini del cielo, per avere questa cittadinanza non è importante la nazionalità, il colore della pelle e si, neanche l’appartenenza religiosa.
A tale porto si accede con i documenti in regola vidimati dal Ministro di tale Regno: Gesù Cristo. Il timbro ha un inchiostro particolare, è il Suo sangue.
Questo ci rende, quindi, tutti stranieri e tutti necessari, allo stesso modo, di un porto sicuro a cui il solo e Unico Capitano può portarci.
Certo viviamo ancora in questa Terra e siamo chiamati a delle scelte, anche in campo politico.
Destra, sinistra, centro? Per un cristiano è uguale. Nessun problema a condividere le politiche in cui vediamo rispecchiare principi biblici e, allo stesso modo, non ci interessa il colore politico di una legge se questa non rispecchia il credo che diciamo di avere in Gesù Cristo, al proposito per i discepoli di Gesù Cristo il Signore ha lasciato specifiche direttive.
Uun veloce riassunto lo troviamo qui: Matteo 5 e Luca 6..
E mentre consapevolizziamo, ogni giorno di più, che la giustizia dell’Uomo è un panno sporco, abbandoniamo le sirene, ed il peccato che così facilmente ci avvolge, per tenere lo sguardo in alto, e le mani in quelle del Signore per tenere il timone ben fermo, direzione il Cielo!
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