L'Oriente (anche se l'Oriente di allora è l'attuale Medio Oriente) è stato la culla del Cristianesimo: lì è nata la Chiesa, lì sono sorte grandi e importanti comunità di Cristiani, lì si sono svolti i primi concili ecumenici.
Tuttavia, già dalla fine dell'Impero Romano, la politica, la cultura, la religione comincia a spostarsi sempre più verso l'Oriente. Quando poi nel 476 d.C. crolla l'Impero Romano d'Occidente, l'Oriente (e Costantinopoli in particolare) assume sempre più importanza.
Tra Oriente e Occidente iniziano grandi discussioni, anche su temi religiosi. Si discuterà di tutto: di argomenti secondari (come 'obbligo per i preti di portare la barba!) e di argomenti importanti (primato del Papa, il credo). C'è da aggiungere che nel 691-692 la Chiesa bizantina celebrò il concilio Trullano che con i suoi 102 canoni realizzò una vera e propria riforma, non sentita però dalla Chiesa occidentale.
Inoltre, quando in Occidente, a Natale dell'800 Carlo Magno fu incoronato imperatore del Sacro Romano Impero, l'Oriente perse il suo primato di difensore della cristianità e dovette anche "cedere" il posto al Sacro Romano Impero come nuovo erede del vecchio impero romano.Intorno all'anno 1000 d.C. le incomprensioni erano diventate sempre più profonde. Per questo motivo, papa Leone IX mandò a Costantinopoli una sua delegazione guidata dal cardinale Umberto di Silva Candida per ricucire i rapporti tra la Chiesa di Roma e quella di Oriente. In realtà l'incontro tra il legato del Papa e il patriarca di Costantinopoli (Michele Cerulario) ebbe effettivi opposti: si scomunicarono a vicenda: questo atto, avvenuto il 16 luglio 1054 segna l'atto ufficiale della prima divisione dei Cristiani. Da questo momento di parlerà di Cristiani Cattolici ( = universali) e di Cristiani Ortodossi (= fedeli alla vera dottrina).
I primi, i Cattolici, sono i Cristiani d'Occidente, i secondi, gli Ortodossi, sono i Cristiani d'Oriente.
I principali motivi della divisione sono soprattutto due: il problema del "Primato del Papa" e l'aggiunta del "Filioque" fatta al Credo Niceno-Constantinopolitano.
Successivamente alla divisione del 1054, ci sono state le Crociate, la IV in particolare, che ha sicuramente aumentato il divario tra occidente ed oriente; tra chiesa cattolica e chiesa ortodossa.
Il comunismo, fin dal 1917 ha scosso fortemente le chiese ortodosse della Russia e dell'Europa occidentale in generale (dal 1944). Ciò ha fatto sembrare che l'oriente fosse diventato ateo ed ha spinto la chiesa cattolica a considerare "terra di missione" l'oriente.
Questo ha notevolmente "infastidito" la chiesa orientale, tanto che nel 1992 i primati ortodossi, riuniti a Costantinopoli, hanno protestato contro tale attività missionaria che va a scapito del cammino di riconciliazione dei cristiani d'oriente e d'occidente.
Le controversie della Riforma.Il XV secolo fu un periodo di cruciale importanza.I riformatori erano convinti che la chiesa del loro tempo aveva perso l'anima. Nell'osservare le troppe contese politiche e interessi di bottega, i riformatori vedevano la chiesa dilaniata e offesa, e poi il succedersi delle vicende storiche della Santa inquisizione, la vendita delle indulgenze, gli atti persecutori, la negazione del vangelo, la sottomissione al Vescovo di Roma, portarono a una riflessione sulla natura e l'identità della chiesa cristiana.Il primo tra questi osservatori riformisti fu l'agostiniano Martin Lutero.
Vedremo i motivi nel prossimo capitolo.
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