Il viaggio è una stupenda metafora della nostra vita: un viaggio in cui non manca proprio niente sul piano delle esperienze: la partenza, i deserti, le oasi, le montagne ripide e irte, le discese dolci e mozzafiato, i mari calmi e tempestosi, i venti favorevoli e contrari, le isole su cui cercare un approdo e... infine, l'arrivo.
Ma anche: le attese e le sorprese, le soddisfazioni e le delusioni, le speranze e le illusioni, la fatica e il riposo, la gioia e la tristezza, le vittorie e le sconfitte, le conquiste e le perdite e... l'elenco potrebbe continuare. Come ben sappiamo, in questo viaggio della vita molte delle esperienze che viviamo e delle emozioni che proviamo non dipendono da noi. Ma, come per un qualsiasi viaggio, ce ne sono alcune, talvolta anche determinanti, che dipendono proprio e soltanto da noi: dalle nostre scelte.
Infatti, prima di affrontare un viaggio dobbiamo prendere una lunga serie di decisioni che ci porteranno a scegliere la destinazione, gli itinerari, gli orari, i mezzi di trasporto, i costi, i compagni di viaggio... Facciamo tutto con la massimo cura, non lasciamo nulla al caso, tutto deve essere organizzato alla perfezione, per non incorrere in spiacevoli sorprese! Ci informiamo dettagliatamente, confrontiamo le diverse opzioni possibili, cerchiamo di avere il meglio al minor costo. Nulla di male in tutto questo: anche Paolo, l'apostolo, ordinò a Tito di provvedere "con cura" al viaggio che "Zena, il giurista" doveva affrontare (Tt 3:13), e lo fece basandosi sicuramente sulla sua notevole esperienza di viaggiatore; egli era infatti "spesso in viaggio" ed in viaggio aveva vissuto le più svariate esperienze (vedi 2Corinzi 11:24-27).
Ciò che colpisce è che le stesse persone che curano con tanta passione i loro viaggi turistici, non mettono poi la stessa cura e lo stesso impegno nell'affrontare il viaggio della vita: non si informano, non confrontano le diverse opzioni possibili, non si preoccupano della destinazione. Si affidano alle tante "agenzie turistiche" (leggi: religioni), lasciano scegliere a loro mezzi di trasporto, itinerari, costi e destinazione! Indifferenti e indolenti, ma soprattutto: irresponsabili, si adeguano alle loro scelte. Solo chi si è personalmente preoccupato del viaggio della vita può fare sue le certezze contenute nelle parole di un noto cantico: "Quando il terrestre mio viaggio compìto...sarò nel soggiorno del Re...dolce sarà pel mio spirto redento pace trovare e riposo nel ciel, ma sarà ancora più dolce contento il mio Signore veder senza vel... i suoi diletti il mio cuor rivedrà... pur da un sorriso del mio Salvatore, la più profonda mia gioia verrà...".
Quando ci si prepara ad un viaggio, si viaggia anche con l'immaginazione. A volte la realtà supera l'immaginazione, a volte invece è motivo di delusione e di frustrazione. Chi ha scelto di seguire Gesù nel viaggio della vita, non sarà deluso: scoprirà, ora, la bellezza di averlo come Compagno e, poi, di averlo come Mèta... eterna!
Fonte: http://www.ilcristiano.it/
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