“Nella nostra Bibbia leggiamo questa parola, ma in realtà nell’originale greco essa ha un altro significato ...“ : sempre più spesso capita di ascoltare dal pulpito frasi di questo tenore che implicitamente denunciano l’errata traduzione di un testo.
Purtroppo è spesso capitato anche a me di sentire questo genere di affermazioni e non posso nascondere il disagio che ho provato, dal momento che la prima domanda che ti viene istintivamente in mente è: “Ma allora la traduzione della Bibbia che ho in mano e che leggo da anni è ... imperfetta?! E, se è vero che contiene degli errori, come posso fidarmi?”. Ma viene anche da chiedermi: “Con quale competenza chi sta parlando contraddice la traduzione che leggo qui nella mia Bibbia? La sua conoscenza del greco e dell’ebraico è frutto di una supponente infarinatura o di una seria preparazione accademica?”.
Sinceramente non capisco questo modo di fare (anzi di parlare!) perché non aiuta a comprendere meglio il testo biblico, ma piuttosto getta discredito sul testo che abbiamo fra le mani e che normalmente leggiamo.