Il vincolo della pace

La nostra società e sempre più caratterizzata dall’individualismo Quali sono le conseguenze che questa tendenza ha sulla Chiesa e sulle comunità locali in particolare? Come superare quelle forme di individualismo che sono la fonte di una crescente litigiosità e di una conseguente difficolta a ritrovare quell’unita dello Spirito che il Signore desiderava da ciascuno di noi?

 Il valore dell’esempio

A livello teorico tutti i cristiani concordano sull’importanza dell’amore, quando però si tratta di vivere l’amore gli uni verso gli altri nella pratica cominciano le difficoltà, infatti dobbiamo ammettere che spesso noi discepoli di Gesù non ci sforziamo molto di amare e di vivere in pace con gli altri discepoli, a parte quelli a noi più affini.

La forza del buon esempio

Nella famiglia e nella chiesa quale efficacia può avere un insegnamento verso le nuove generazioni che non sia accompagnato da un coerente esempio di vita? In quale modo il Signore ci chiama a vivere l’impegno educativo e formativo nei confronti di coloro che Egli ha affidato alle nostre cure? Come stiamo vivendo quest’impegno: in modo responsabile oppure in modo superficiale?

Preoccuparsi delle nuove generazioni

Ognuno è chiamato a rispondere delle proprie scelte davanti a Dio. I figli non risponderanno per i padri, i padri non risponderanno per figli (Ezechiele 18:20). Tuttavia la Scrittura incoraggia ogni generazione a lasciare un buon esempio a quelle successive.

A parole bravi, ma nei fatti?

Una buona testimonianza - Come figli di Dio sappiamo tutti di essere chiamati a dare una buona testimonianza della nostra fede, con l’impegno e la coerenza, non soltanto verso coloro che ancora non lo sono ma anche verso coloro che condividono con noi questa fede: siamo però tutti consapevoli di cosa questo significhi praticamente? Oppure siamo bravi a parole ma poi cadiamo clamorosamente nei fatti?

Buona testimonianza: cosa significa?

“Bisogna avere una buona testimonianza!”.

Chissà quante volte abbiamo sentito questa espressione. Ma cosa significa?

Diciamo innanzitutto che la buona testimonian­za non è quella che noi rendiamo di noi stessi, ma piuttosto è quella che gli altri possono ren­dere a nostro riguardo.

Ad esempio, di Anania è scritto che era un “uomo pio secondo la legge, al quale tutti i Giudei che abitavano là rendevano buona testimonian­za” (Atti 22:12).

Giovanni 20:30-31 - Affinché crediate che Gesù è il Cristo, il figlio di Dio e abbiate vita in Lui

Questa serie è dedicata alla meditazione del vangelo di Giovanni che si differenzia dai sinottici (Matteo, Marco, Luca) fornendoci un punto di vista particolare che mette in evidenza la divinità di Gesù Cristo.

In questa serie, scritta in modo semplice e accessibile, non saranno approfonditi tutti i dettagli per i quali vi rimando ad uno studio approfondito per mezzo di commentari e altri ausili. Tuttavia cercheremo di dare una base che possa essere utile a chi si avvicina per la prima volta a questo libro e anche a coloro che magari non lo hanno mai affrontato in maniera completa.

Giovanni stesso, nel suo vangelo, ci descrive lo scopo per cui lo ha scritto:

“Or Gesù fece in presenza dei discepoli molti altri segni miracolosi, che non sono scritti in questo libro;
ma questi sono stati scritti, affinché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e, affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome.” – Giovanni 20:30-31

Occhio agli scandali! Quanti ne abbiamo persi per strada?

Spesso le persone non sono attirate dalla chiesa oppure si allontanano da essa perché scoraggiate dall'esempio negativo dei suoi membri, in altre parole: perché sono scandalizzate!

Questo fenomeno è ancora più triste, quando vittime degli scandali sono figli o familiari di persone già credenti. Ci siamo mai chiesti seriamente qual è il comportamento che il Signore vuole da noi per non essere provocatori di scandali?

Introduzione

Mi considero un sopravvissuto e un graziato.

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