"O Dio, tu sei il mio Dio, io ti cerco dall'alba; di te è assetala l'anima mia, a le anela il mio corpo languente in arida terra, senz'acqua. Così ti ho contemplato nel santuario, per veder la ttta forza e la tua gloria. Poiché la tua bontà vale pùì della vita, le mia labbra ti loderanno". (Salmo 63:1-3)
Prima di iniziare la nostra analisi di questo Salmo, ricordiamo che cos'è un Salmo. È una canzone, una specie di poema; dunque un messaggio completo in sé. Possiamo concentrarci su parti di esso, ma dobbiamo averne sempre
una considerazion,e complessiva. Questo Salmo è completo nella sua forma. E uno dei Salmi grandi e gloriosi. Tutti
sono bellissimi ed è da stolti fare differenza fra l'umo e l'altro, ma questo, in particolare, è stato sempre uno dei favoriti dalla gente di Dio. Era usato come inno mattutino da alcuni dei primi credenti, ed era uno dei favoriti di un grande predicatore del passato, Giovanni Crisostomo,
l'oratore dalle 'labbra d 'oro', così com'era conosciuto. Sappiamo anche che Teodoro di Beza, uno dei personaggi più in vista della Riforma Protestante, non riusciva a dormire e recitava questo Salmo a se stesso; in questo modo, anche se restava sveglio, era comunque pregno dello !!_pirito di gioia e di esultanza.
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