Gesù è più di una religione, o di una tradizione, per quanto condivisibile.
In molti gridano alla scandalo e parlano di una norma incostituzionale. Il governatore repubblicano Jeff Laundry la difende invece a spada tratta e provoca: “Non vedo che ci siano cause e ricorsi”, ha detto ironico. “Se si vuole il rispetto dello Stato di diritto, allora bisogna iniziare dal legislatore originale, Mosè”, ha aggiunto.
La legge rientra nella più ampia campagna dei gruppi cristiani conservatori per amplificare le espressioni pubbliche di fede e, soprattutto, provocare azioni legali in grado di arrivare fino alla Corte Suprema, dove si attendono un’accoglienza amichevole. Una convinzione basata sulla composizione della Corte, con la sua maggioranza di saggi conservatori, e sulle sue recenti sentenze.
Nel 2022 la Corte si è schierata con l’allenatore di football di una scuola superiore che sosteneva di aver il diritto costituzionale di pregare sulla linea delle 50 yard al termine delle partite della sua squadra. “Il clima è certamente cambiato”, ha detto al New York Times Charles Haynes, componente del Freedom Forum ed esperto di libertà religiosa. Tuttavia, ha precisato, “anche questa corte avrà difficoltà a giustificare” la legge della Louisiana.
La norma approvata nello Stato prevede che i dieci comandamenti siano esposti a partire dal 2025 in tutte le classi, dalle elementari alle università. I poster dovranno essere pagati con donazioni private e non da soldi pubblici e non potranno avere dimensioni più piccole di 28 per 35,5 centimetri. I caratteri usati dovranno essere “grandi e leggibili”, e i dieci comandamenti dovranno essere accompagnati da tre paragrafi di spiegazione in cui si noterà il loro “importante ruolo nell’istruzione pubblica americana per quasi tre secoli”. Questo per chiarire la tesi di fondo dei sostenitori dell’iniziativa, ovvero il fatto che i dieci comandamenti non sono solo un testo religioso ma anche un documento storico, considerato che le istruzioni impartite a Mosè nel libro dell’Esodo hanno avuto una significativa influenza sulla legge degli Stati Uniti.
La spiegazione però non convince i critici, secondo i quali la legge è una chiara violazione costituzionale. “Gli studenti di tutte le fedi o di nessuna fede dovrebbero sentirsi benvenuti nelle classi”, affermano in una nota congiunta l’American Civil Liberties e la Southern Poverty Law Center, sottolineando che la legge “viola il diritto fondamentale degli studenti e delle loro famiglie alla libertà religiosa”. La Louisiana è il primo stato americano a varare una simile norma dopo che la Corte Suprema ha bocciato nel 1980 una legge simile in vigore in Kentucky. Tentativi simili hanno infatti fallito di recente in Mississippi, Oklahoma e Texas, altri stati repubblicani. In Utah una norma analoga è stata significativamente ridimensionata all’aggiunta dei dieci comandamenti nella lista dei principi che dovrebbero essere inclusi nei curriculum scolastici.
Fonte: Swissinfo
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