Borgata Finocchio

tra spazzatura e traffico... di borgata colori e profumi
pennellate divine nel quadro affidato e sciupato
eppur scorrendo occhiate
in malinconiche passeggiate
spolverando riscopro, tra sospiro e pianto
quanto è bello, Signore, il tuo creato

Dodici ragioni d'incoraggiamento per il cristiano

Dodici ragioni che ha il cristiano per essere felice ed incoraggiato in tempi di difficoltà
  1. Perché egli ha un Padre in Cielo che lo ama tanto, ha cura di lui e lo ha benedetto d'ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo (Giovanni 16:27; Luca 12:22, 23; Efesini 1:3).
  2. Perché egli ha un grande Sommo Sacerdote nel Cielo che compatisce con lui, che può sovvenirlo, sostenerlo e condurlo nell' eredità celeste (Ebrei 2:17, 18; 4:14, 16; 8:1, 6).
  3. Perchè egli ha un grande e buon Pastore, potente per guidarlo e cibarlo per tutta la vita finché l'abbia introdotto nella Casa del Padre (Salmo 23; Ebrei 13:20, 21). 
  4. Perchè egli ha un "Avvocato presso il Padre, cioè Gesù Cristo, giusto", che difenderà sempre la sua causa e sempre avrà la vittoria (1 Giovanni 1:8, 10; 2:1).
  5. Perchè egli ha un Consigliere meraviglioso, al quale egli può ricorrere per avere consiglio in ogni tempo (Isaia 9:5, 6 ; Giacomo 1: 5). 
  6. Perchè egli ha in Consolatore (lo Spirito Santo) dimorante in lui, per guidarlo in ogni verità, insegnano in tutte le cose, prendendo delle cose di Cristo per manifestargliele (Giovanni 14;16, 17, 26;16:13, 14). 
  7. Perché egli ha in Cielo un "Trono di Gr

20 settembre 1870 - La Breccia di Porta Pia

Non è una data a cui si da molta ridondanza.
Mi ricorda i bei tempi della scuola, la scoperta, lo studio, mi colpì molto.
Non capivo cosa si volesse intendere per Stato pontificio, potere temporale. Davanti ai miei occhi c'era Giovanni Paolo II, scampato all'attentato.
E le sue parole divertenti del primo discorso ai Romani "Se sbaglio mi correggerete".
Sapere che si è combattuto contro il Papa fu un pensiero che non comprendevo.

Il rancore

"Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figliuoli del tuo popolo, ma amerai il prossimo tuo come te stesso". Levitico 19:18

"Siate misericordiosi com'è misericordioso il Padre vostro. Non giudicate, e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonate". Luca 6:36,37

E' molto triste che dei credenti abbiano rancore verso altre persone e tavolta verso uno dei loro fratelli o sorelle in Cristo. Il rancore è un peccato; esso è molto vicino all'odio e molto lontano dalla grazia. La gelosia di Caino aveva prodotto del rancore verso suo fratello Abele; e il rancore si è trasformato in omicidio.

Il Signore non ha mai provato un tale sentimento, Pensiamo al suo comportamento verso Giuda. Egli conosceva perfettamente lo stato della sua anima e sapeva che era "un diavolo". Ma non ha mai lasciato intravedere il minimo rancore e tantomeno dell'odio. Il suo ultimo incontro con lui è caratterizzato da questa parola: "Amico,  a far che sei tu qui?" (Matteo 26:50). Se anche noi fossimo ripieni dello SPirito del Signore, senza rancori e pieni di grazia come il nostro Maestro!

11 settembre 2001 - Vangelo emerso tra le macerie: queste le parole di Gesù rimaste

Un vigile del fuoco ha fatto una scoperta assolutamente incredibile nel marzo del 2002. Questo “fireman” ha trovato su di un pezzo di acciaio, che apparteneva a una delle due Torri Gemelle crollate nella fatidica data del 9/11, una pagina della Bibbia letteralmente appiccicata sopra Il quotidiano americano The New York Times scrive quanto segue:

La preghiera di Davide

Il Salmo 51, un salmo penitenziale, fu composto da Davide dopo il suo grande peccato con Betsabea, per colpa del quale si rese colpevole, tra altre cose, di adulterio e di assassinio. Fu scritto nell'angoscia e con un senso di grande disgusto per se stesso. La potenza dello Spirito di Dio aveva toccato il cuore del peccatore. Anche se il pentimento non ha in sé alcun merito, esso è tutto quello che possiamo portare a Dio; rappresenta la consapevolezza, da parte dell'uomo, di non avere nulla da offrirgli. Cioè, non vi sono opere che possiamo presentare a Dio come mezzo per salvare noi stessi. Tutto quello che possiamo fare è riconoscere i nostri peccati e chiedere perdono.
 
Questo è il pentimento. Senza di esso, Dio non può fare niente per salvarci. La pena per la nostra colpa è già stata pagata, ma il pentimento dimostra che abbiamo comp reso la nostra profonda incapacità e il bisogno di essere salvati da Dio. Il pentimento è l'ammissione da parte dei peccatori di avere bisogno di Dio. Il vero pentimento esprime l'accettazione della salvezza solo per fede. Che cosa può ostacolare il pentimento? Il peccato originale non consistette in un adulterio o nella concupiscenza, ma nell'autoesaltazione e nell'orgoglio.