Stiamo entrando in un nuovo anno, e possibilmente con una bella festa e tanti auguri. Miliardi di altri uomini hanno festeggiato il 1003, altri il 1915, ma la festa fu subito trasformata in guerra. E ci siamo vicini anche noi. È certo comunque che nell'anno nuovo ci si possono aspettare avvenimenti di ogni genere. Bisognerà fare delle scelte poco importanti che non intaccheranno molto l'avvenire come l'acquisto di un abito, il ristorante migliore, le vacanze... E ancora scegliere la propria residenza, il datore di lavoro, e ancor più. La scelta del proprio partner è cosa molto più seria.
Ma in queste scelte è impegnato soltanto il nostro avvenire terreno. Che dire allora della scelta che decide l'avvenire eterno? Anche se molti non lo credono, Dio si preoccupa degli uomini (piccoli esseri, fragili e passeggeri), preavvisandoli: "Ascoltate e voi vivrete! Se accettiamo la testimonianza degli uomini, la testimonianza di Dio è maggiore..." (Is. 55:3; 1Gv. 5:9). Vi è l'urgente bisogno di prestarGli molta attenzione. Se mentre si cammina sulla carreggiata, si sentiamo un automobilista suonare il clacson dietro di noi, ci si sposta subito sul margine della strada. Se arriva un'autoambulanza con la sua sirena, ci si affretta a lasciarle la via libera.