Quanti messaggi o studi biblici hai ascoltato su una cena o un pranzo con Gesù come ospite? Pochi.
Avresti avuto piacere di ospitare Gesù a casa tua? Come lo avresti accolto? Cosa gli avresti preparato? E che avresti fatto se fossi stato invitato a qualche banchetto insieme a Lui? Di certo mangiare con Cristo portava delle benedizioni spesso inaspettate.
Leggendo nei Vangeli, si capisce che quei pranzi erano molto diversi da quelli a casa nostra. Non solo per la sontuosità di certe feste o per le persone presenti, ma proprio perché c’era una differenza di fondo.
Lo sapevi che diversi mali fisici dipendono non da ciò che mangi, ma da come mangi?
Nella tua famiglia avete l’abitudine di mangiare insieme? Per te, cos’è un bel pranzo? E quali sono le cose che ti fanno contento o scontento? Stare a tavola solamente per mangiare non è tutto.
Anche oggi puoi invitare Gesù a mangiare con te. Lo sapevi? Ho paura però che le sue parole siano l’ultima cosa a cui pensiamo o di cui parliamo davanti ai nostri piatti.
Oggi si va tanto di fretta. Diventa sempre più difficile riuscire a stare a tavola tutti insieme, c’è chi mangia prima e c’è chi arriva dopo; i ragazzi ormai gestiscono da soli come, quando e cosa mangiano. I pasti veloci tra un’attività e un’altra sono sintomo della nostra società malata!
Dimmi come mangi e ti dico chi sei
I medici e i dietologi lanciano l’allarme: mangiare male procura seri danni alla salute.
All’ora di pranzo, sui marciapiedi vicino al nostro ufficio vedo arrivare gente a passo spedito. Si siede intorno ai piccoli tavoli traballanti che i gestori di alcuni bar hanno sistemato alla meno peggio sul marciapiede, intralciando più o meno abusivamente il passaggio. In questi angoli malsani, inalando i gas di scarico delle macchine, la gente mangia, o meglio “manda giù” frettolosamente cibo mal cotto, servito su piatti di plastica. E poi se ne va senza nemmeno ricordare cosa ha appena mangiato.
Sarà questo un motivo per cui le persone si ammalano di varie forme di indigestione cronica? Hanno disturbi di cuore per lo stress, mal di testa per il rumore e sono obesi per il cibo masticato male e digerito peggio.
Ma mangiare male procura anche un altro tipo di danno molto più grave.
Come si mangia a casa tua? I vostri pasti sono riposanti, piacevoli e rilassanti, ben preparati e serviti con un tocco di eleganza? E mentre vi godete quei cibi cucinati con attenzione e amore, vi ascoltate con piacere gli uni gli altri, genitori e figli, anziani e bambini? Temo di no. Forse il problema più grande è questo: mangiate senza Gesù!
Ritrovarsi a tavola con tutta la famiglia è una tradizione ormai persa. Il concetto di famiglia è sotto attacco su tutti i fronti: dai ruoli e responsabilità di ciascun membro della famiglia alla coesione della famiglia stessa come nucleo fondamentale della società, istituito da Dio.
Cosa fai tu, come padre e capofamiglia, per proteggere i tuoi da questo pericolo? Come fai a trasmettere ai tuoi figli valori biblici riguardo alla fede e alla vita, se li vedi sempre più di rado? O se quando li vedi non gli parli dei principi biblici?
Bisogna recuperare lo stare insieme in famiglia mentre si è ancora in tempo, prima che i figli smettano di ascoltarci. Invece di permettere agli smartphone di spadroneggiare a tavola, stabilite che ai pasti si parli insieme di quello che ognuno ha affrontato durante la giornata, cose piacevoli o difficili che siano, per conversare, ridere e simpatizzare insieme. Condividere i pensieri, piani e impegni per i prossimi giorni, ragionando su come affrontarli e promettendo di pregare gli uni per gli altri, è un forte collante per la famiglia.
Durante la conversazione è compito dei genitori guidare con sapienza il discorso sugli aspetti spirituali della vita, ringraziando Dio per come ha aiutato i figli con i compiti a scuola o per il lavoro di papà che è andato bene. È importante che nessuno si senta isolato o trascurato, ma che anche i bambini facciano parte della conversazione e si sentano apprezzati. Troppo spesso i giovani si lamentano che i genitori non li capiscono, perché non li hanno mai davvero ascoltati.
Quando questo modo pacato di conversare senza fretta diventa consuetudine, tanti malintesi e problemi vengono risolti e la vita di famiglia è resa più facile e unita. Verranno a galla questioni su principi morali e pratici della vita quotidiana che possono essere affrontate in tempo mentre sono fresche e attuali. Così i pasti diventano un momento di istruzione e costruzione della famiglia.
I momenti a tavola con Gesù sono essenziali per ogni membro della famiglia. Perciò se ti sembra impossibile avere sempre la famiglia al completo a tavola, diventa importante individuarne le cause e prendere decisioni, anche difficili. Se non potete farlo tutti i giorni, stabilite le sere che potete dedicare allo stare insieme senza altri impegni. Almeno la domenica a pranzo.
Il bene del vostro matrimonio, la salute della vostra famiglia e la crescita spirituale di ognuno di voi hanno bisogno di tempo, di pace, di dialogo. Le belle conversazioni sono le medicine che guariscono i mali, che fortificano l’impegno e l’unità spirituale della famiglia e che preparano tutti per le prove e le tentazioni che verranno. Ed è proprio questo il motivo per cui la famiglia cristiana è sotto attacco da forze sataniche che vogliono alterare e abolire l’ordine naturale della creazione di Dio: marito, moglie e figli.
Mangiare bene e con calma è salutare per il corpo.
Leggere la Bibbia e conversare durante i pasti aiuta i figli a capire come applicare la Parola di Dio alla loro vita pratica e resistere alle tendenze peccaminose della società. Stare a tavola con Gesù porterà i suoi buoni frutti per molti anni.
Se per te queste sono solo opinioni personali di un nostalgico di tempi perduti, totalmente inapplicabili nel XXI secolo, potresti non essere l’unico a pensarlo. Ma allora ho una domanda per te. In che modo stai mettendo in pratica il comandamento di Dio in Deuteronomio 6 riguardo al tuo compito di padre di curare la vita spirituale di tua moglie e dei tuoi figli?
Questi sono i comandamenti, le leggi e le prescrizioni che il SIGNORE, il vostro Dio, ha ordinato di insegnarvi, perché li mettiate in pratica nel paese nel quale vi preparate a entrare per prenderne possesso, così che tu tema il tuo Dio, il SIGNORE, osservando, tutti i giorni della tua vita, tu, tuo figlio e il figlio di tuo figlio, tutte le sue leggi e tutti i suoi comandamenti che io ti do, affinché i tuoi giorni siano prolungati.
Ascoltali dunque, Israele, e abbi cura di metterli in pratica, affinché venga a te del bene e vi moltiplichiate grandemente nel paese dove scorrono il latte e il miele, come il SIGNORE, il Dio dei tuoi padri, ti ha detto.
Ascolta, Israele: Il SIGNORE, il nostro Dio, è l'unico SIGNORE.
Tu amerai dunque il SIGNORE, il tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l'anima tua e con tutte le tue forze.
Questi comandamenti, che oggi ti do, ti staranno nel cuore; li inculcherai ai tuoi figli, ne parlerai quando te ne starai seduto in casa tua, quando sarai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, te li metterai sulla fronte in mezzo agli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle porte della tua città. –Deuteronomio 6:1-9
Cosa fai di preciso per applicare alla tua famiglia i versetti in Salmo 127:3, Proverbi 19:18; 22:6,15; 29:17 e in Efesini 6:4?
Se non sei pronto ad aprire la tua Bibbia, leggere questi versetti e metterti a confronto, sappi che c’è chi è pronto a sostituirti come genitore nelle tue responsabilità davanti a Dio. Sarà la scuola? La società? I nonni, gli amici, l’Internet?
Forse è bene rivedere le tue priorità cominciando anche dai pasti!
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