Quando si propone qualche cambiamento, anche minimo, nella conduzione delle riunioni della chiesa, subito si nota un certo irrigidimento. I vecchi dicono: ''Abbiamo sempre fatto così e non e' è bisogno di cambiare". E giovani ti guardano come icone bizantine e non reagiscono.
Per esempio, la riunione di preghiera: certe volte, e' è da domandarsi perché la gente ci va. Il tono è stagnante, le richieste sono vaghe e si limitano all'artrite della sorella Camilla o al commercio che non va del fratello Tizio, il ringraziamento è assente e la lode non si sa dove sia andata. Se pensi che stia esagerando, butta via questo numero della VOCE. Se, invece, pensi che qualche miglioramento sarebbe auspicabile, volta pagina e leggi il resto. Non si tratta di consigli spirituali, ma pratici.
Ecco quattro regole concrete e semplici per ravvivare la riunione.
1. Pregate menzionando dei soggetti ben definiti Una riunione di preghiera è una conversazione con Dio di un gruppo di persone; perciò vi sono certe caratteristiche da tenere presenti.
Ora, non voglio dire che una conversazione o una discussione equivalgano a una riunione di preghiera, ma che ci sono alcuni elementi simili. Vi siete mai dati la pena di ascoltare quando un gruppo conversa (per carità, non prendete esempio dai politici)?
Prima si parla, che ne so, di politica, poi del campionato di calcio, poi di libertà religiosa, del nuovo Papa. Si passa da un argomento all'altro dopo che tutti hanno espresso la loro opinione e tutti hanno avuto il tempo di dire qualcosa che sta a cuore. Gli interventi dei presenti sono vari e più o meno lunghi, ma una cosa è certa: non si sfarfalla da un argomento all'altro. E che direste se qualcuno prendesse le redini della conversazione e dicesse tutte le sue opinioni sul governo, il campionato, la libertà religiosa e tutti gli argomenti possibili menzionati, in una sparata sola? Direste che è un presuntuoso e che farebbe meglio a parlare con se stesso.
Ma nelle riunioni di preghiera succede spesso così: il primo copre la maggior parte dei soggetti. Il secondo li ripete, il terzo cerca un po' di variare la situazione e il quarto chiede l'esaudimento, con ringraziamento, e tutti sono pronti a andare a casa.
Invece, se si prega per soggetti, ognuno può contribuire qualcosa sul soggetto trattato, aggiungendo quel che gli sta a cuore. In questo modo, le preghiere saranno più personali e più realistiche.
Faccio un esempio di una riunione per pregare per il prossimo incontro dei giovani.
Invece di dire: "Signore, benedici la riunione dei giovani, fa che la tua Parola porti sempre frutto e che delle anime vengano alla conoscenza della verità", che vuole dire tutto e anche niente, le preghiere potrebbero essere più o meno così. Introduzione: "Signore ti chiediamo di benedire la riunione di sabato prossimo
... " al che interviene un altro: "Fa che Rita che promette sempre di venire, trovi il tempo di farlo"; poi un altro aggiunge: "Signore ti chiedo che i genitori di Bruno gli permettano di essere presente ... ", "Signore, fa che la mia compagna Sara sia guarita e possa venire" ... "Benedici Mario mentre prepara lo studio, aiutalo ad essere molto chiaro" ....
Farebbe una bella differenza, non vi pare? Anche il più timido potrebbe pronunciare una frase.
2. Pregate in modo personale Una riunione di preghiera non deve essere fatta di tante preghiere pastorali, in cui ognuno parla a nome di tutti. Invece di dire: "Signore, aiutaci a essere più disciplinati", provate a dire "Signore, aiutami a essere più disciplinato". Facendolo, la richiesta avrà maggiore valore per te, sarai più sincero, ti sentirai più impegnato, perché altri hanno sentito la tua preghiera.
Un'altra cosa: prega per ciò che ti sta veramente a cuore. In certe riunioni a cui ho partecipato, nessuno avrebbe
sospettato che qualcuno avesse problemi di famiglia, o problemi di lavoro.
Se hai il compito in classe di algebra, prega specificatamente che il Signore ti aiuti a risolverlo. Se tuo figlio è ribelle, chiedi sapienza a Dio, se il capufficio è difficile, chiedi pazienza. Se sei contadino e non piove, chiedi la pioggia. Se la pratica della tua pensione non si sblocca, chiedi che venga presa in considerazione. E nella prossima riunione, parla di esaudimenti, se ci sono stati!
3. Pregare in modo personale, significa anche ringraziare in modo personale e breve "Grazie, Signore, perché sei il Creatore e mantieni l'armonia nella creazione, perché hai mandato il sole dopo tanti giorni di pioggia ... Grazie per la tua pazienza mentre cercavo di portare un po' di pace fra i miei bambini ... Grazie perché finalmente mia figlia ha risolto un problema col capufficio ... Grazie perché funziona finalmente il mio vecchio computer ... "
Se vuoi ammazzare una riunione di preghiera, prendi un tono oratorio. Le preghiere troppo lunghe sono sempre un problema, perché sono difficili da seguire. Perciò ti suggerisco di ridurle a frasi brevi e non troppo elaborate. Naturalmente potrai pregare più volte, ma seguendo questo semplice sistema, 120 preghiere potrebbero essere innalzate nello spazio di mezzora! E potrebbero pregare anche persone che non aprono mai bocca in pubblico!
4. Sorelle, donne, ragazze: pregate a alta voce!
Potete strillare come un'ambulanza se vedete un topolino ... perché non potete alzare un po' il tono della voce mentre pregate? E quella mano sul mento, è proprio necessaria? E la testa inchinata fino a quasi toccare le ginocchia, quanta spiritualità aggiunge alla vostra preghiera? Se la vostra preghiera vale la pena di essere pronunciata in sala, è meglio che sia udita! E voi uomini fate lo stesso.
Un'ultima proposta: leggete questo - articolo nel vostro gruppo di donne o di giovani o di uomini maturi. Vedete se qualcosa potrebbe essere applicato e sperimentato. Fate un esperimento di un mese. E poi deciderete se vale la pena continuare.
Una piccola nota: quando questo articolo sarà letto nella nostra chiesa BEREA a Roma, qualcu'no dirà che è troppo "mariateresiano". Non l'ha scritto Maria Teresa! È copiato pari pari da un numero del 1975 della VOCE del V ANGELO ed è stato scritto da un certo signor P.F., che non abbiamo la minima idea di chi sia.
Però abbiamo sperimentato i suoi suggerimenti. E come hanno funzionato!
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