- Certamente c'è una netta differenza tra l'intolleranza verso l'omosessualità e la convinzione, nel rispetto e nell’amore delle persone, che tale stato sia frutto, molto spesso, di traumi infantili, come la scuola psicoterapeutica ha insegnato per molto tempo.
- Tuttavia oggi si è caduti da cavallo dall'altra parte. Non solo non ci si interroga più sulle cause dell'omosessualità (gli stessi psicologi, alcuni confessano, hanno timore di essere accusati di omofobia!), ma tale pratica si promulga in ogni modo, ogni serie tv per adeguarsi ai tempi, riporta frequentemente scene omosessuali. Non ci si interroga più sulle cause ma si promulga rendendola normale.
- Non credo sia un bene per due motivi:
1) Non si indaga più nell'animo per capire, nel caso, quale trauma è intervenuto;
2) Si incitano bambini ed adolescenti a sperimentare tale pratica convincendoli che sia normalità inducendo in questo modo proprio possibili traumi interiori...

Ora presentare questi dubbi, in maniera onesta e senza secondi fini politici, è intollerabile per quanti, fino a poco tampo fa, combattevano per la tolleranza.

Il discorso è certamente più ampio e coinvolge sfere della società anch'esse "normalizzate" a quello che la Bibbia chiama peccato (si pensi alla pornificazione della collettività).
Come cristiani è utile ricordare che la Bibbia condanna l’omosessualità alla stessa stregua della fornicazione, adulterio, ruberia, bugia. Quindi qui non ci piace distinguere l’omosessuale dall’eterosessuale sotto l’aspetto della giustizia divina. Siamo tutti bisognosi di fare pace con Dio!
Tuttavia, da cristiani, è utile registrare che atteggiamenti contrari alla volontà di Dio sono sempre più approvati e promulgati, l’omosessualità e le annesse conseguenze civiche, matrimonio, adozioni, etc, è solo l’ultimo di questo atteggiamento nemico all’Eterno.

Alcuni brevi esempi:

  • Il divorzio: Prima un’aberrazione, ora una normalità. E certamente vi erano situazioni che meritavano il divorzio, la stessa Bibbia ne contempla le eccezionali cause che lo legittimano. Ma ora è normalità! E’ un bene?
  • Il sesso: Uno straordinario dono del Signore da vivere nel matrimonio. Cosa è diventato ora? E’ un bene?
  • L’aborto: Abbiamo zittito la coscienza, magari sostituendo la battaglia in difesa dei piccoli animali, certamente bisognosi di aiuto anche loro. E’ un bene?

E mentre nasce, o si fomenta, una ideologia politica a favore della “famiglia tradizionale” e il ritorno a certi valori c’è da chiedersi, prima di seguirla cecamente, quanto i rappresentanti di questi movimenti sono coerenti nella loro vita ai principi di “famiglia tradizionale”.
Perché si imbattono nella difesa di questi valori?
Anche loro, come gli omosessuali, come me e te, abbiamo bisogno di fare pace con Dio.

Spesso ci chiediamo il perché si moltiplicano particolari crimini e atteggiamenti negativi.
Credo che se il Mondo non sta andando bene, anzi sembra che vada sempre peggio (inquinamento, guerre, malattie, egoismi, furberie, inimicizie, egoismi, etc) il motivo è che ci stiamo allontanando sempre di più dal Signore.

Profetiche le parole, tra le molte, in Apocalisse 15:21

 

"Non si ravvidero neppure dai loro omicidi, né dalle loro magie, né dalla loro fornicazione, né dai loro furti."
L'umanità, nel racconto di Giovanni, è allo stremo eppure, nella sua visione, registra questo: gli uomini non si ravvidero.

 

Come falene ci dirigiamo verso il fuoco, ci interroghiamo perché fa sempre più caldo ma la risposta non ci piace, e proseguiamo.

Essere cristiano in questi tempi, quindi, cosa significa?

'Essere cristiano' consiste prima di tutto nell'uniformare il nostro modo di pensare con quello di Cristo. Solo quando il cristiano fa propria l'impostazione della vita che Cristo ha presentato nelle sue varie sfaccettature contenute nei Vangeli può dirsi suo vero seguace.
(Matteo capitoli 5, 6 e 7)

Molte volte noi siamo solo l’espressione della religiosità innata nel nostro essere e condita di cristianesimo. Religiosità e cristianesimo sono incompatibili: Gesù lo ha dimostrato nei confronti dei farisei e dei sadducei, i religiosi del suo tempo.

Dobbiamo fare attenzione a non pensare che sia sufficiente conoscere Cristo per essere cristiani e osservare alcuni dei suoi principi… si è cristiani solo quando seguiamo le sue orme… non certo in maniera perfetta o senza cadute… ma senza ipocrisia, riconoscendo i nostri errori e manifestando un profondo desiderio si essere simile a Lui, il nostro Maestro, il nostro Signore, il nostro Salvatore.

Alex
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