Curioso, quindi, di come ci si voglia appropriare di un rituale (per taluni sacramentale) specifico e nativo nel pensiero di Dio, per il bene dell'Uomo.
Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una sola carne - Genesi 2.24
Interessante l'interrogativo che si pone in questi giorni la Chiesa Cattolica Romana su questi temi. Uno dei due attuali papi viventi (cosa unica anche questa nella storia di questa religione) afferma: “Dio non ha paura delle novità” (notizia riportata su tutte le testate giornalistiche nel mese di ottobre 2014).
I temi caldi sono: divorzio, risposati, nozze gay.
Matrimonio e omosessualità, divorzio... appunto temi non attuali, nel senso che da sempre sono vissuti sulla pelle di miriadi di uomini e donne...
Dai tempi bliblici.
Non meraviglia l'apertura
della Chiesa Cattolica Romana a tutta questa schiera di uomini e donne
che vivono simili difficoltà nella vita.
E' vero oggi molti
potrebbero dire che non sono più difficoltà, ma è proprio questo il
senso di novità ed adeguamento di cui "Dio non ha paura?"
Ammesso che Dio abbia paura di qualcosa non sta forse nel fatto che i
suoi figli, le sue creature si allontanino dai suoi precetti e
comandamenti che la Sua parola definisce immutabile? (Salmo 119.89)
Nella Bibbia è disegnato molto bene il cuore dell'uomo: insanabilmente maligno (Geremia 17.9).
Anche se la società si trova in un vorticoso cambiamento non è detto che questo sia un bene, e a dire il vero sembra proprio non lo sia. Nuove schiavitù, nuove malattie, insoddisfazioni, depressioni, sopprusi, malessere interiore, e ancora guerre, pestilenze, carestie.
Si, la società cambia, ma il cuore dell'uomo resta quello.
Il cambiamento, anzi, sembra essere piuttosto rivolto verso quello che la Bibbia definisce peccato.
E' sempre più tollerato, anzi, divulgato, proposto come soluzione, gioia, piacere, passatempo, "che male c'è".
Nel contesto paradossalmente è definito intollerantechi non vuole adeguarsi a tale mentalità.
Però un veleno, per
quanto la società odierna lo definisca assaporabile e di buon gusto,
resta un veleno.
Il peccato resta tale e conduce alla morte.
Infatti il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore - Romani 6.23
Parole comprensibili, certo,
solo ad un pubblico che fa della Parola di Dio un fondamento, una
roccia, proprio come è stato chiamato Gesù: la rocca eterna, la pietra
angolare, etc...
Di Gesù è scritto, altresì:
Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno.
Non lasciatevi trasportare qua e là da varie e strane dottrine - Ebrei 13.8
Nulla da imporre, quindi, a quanti non hanno fatto una scelta per Gesù,
nulla da insegnare alla Chiesa Cattolica Romana che da sempre trova il
modo di accaparrarsi fedeli, anche adeguandosi a credenze popolari o neo
necessità culturali....
Il punto, però, è questo: La Bibbia è omofoba?
Domanda provocatoria ai miei fratelli in Cristo.
Rischiamo cioè una qualche condanna oppure un rischio di intolleranza
se citiamo la Bibbia in merito a temi così caldi? Meglio tacere?
(intolleranza: interessante come questo termine abbia cambiato il suo
significato negli ultimi tempi. Infatti se diciamo che la Bibbia
condanna l'omossesualità, il divorzio, etc, veniamo etichettati come
intolleranti e non siamo tollerati da quanti invece pretendono la nostra
tolleranza!)
E' vero siamo in un'epoca conlusiva, lo testimoniano: (2 Timoteo 3)
Or sappi questo: che negli ultimi giorni verranno tempi difficili, perché gli uomini saranno:
- amanti di se stessi,
- avidi di denaro,
- vanagloriosi,
- superbi,
- bestemmiatori,
- disubbidienti ai genitori,
- ingrati,
- scellerati,
- senza affetto,
- implacabili,
- calunniatori,
- intemperanti,
- crudeli,
- senza amore per il bene,
- traditori,
- temerari,
- orgogliosi,
- amanti dei piaceri invece che amanti di Dio,
- aventi l'apparenza della pietà, ma avendone rinnegato la potenza; da costoro allontanati.
Ed ancora: (Matteo 24 )
«Dicci, quando avverranno queste cose? E quale sarà il segno della tua
venuta e della fine dell'età presente?». E Gesù, rispondendo, disse
loro: «Guardate che nessuno vi seduca! Poiché molti verranno nel mio
nome, dicendo: "Io sono il Cristo"; e ne sedurranno molti.
- Allora
sentirete parlare di guerre e di rumori di guerre; guardate di non
turbarvi, perché bisogna che tutte queste cose avvengano, ma non sarà
ancora la fine.
- Infatti si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; vi saranno
- carestie,
- pestilenze e
- terremoti in vari luoghi.
Ma tutte queste cose saranno soltanto l'inizio delle doglie di parto.
Allora vi sottoporranno a supplizi e vi uccideranno; e sarete odiati da
tutte le genti a causa del mio nome. Allora molti si scandalizzeranno,
si tradiranno e si odieranno l'un l'altro. E sorgeranno molti falsi
profeti, e ne sedurranno molti. E perché l'iniquità sarà moltiplicata,
l'amore di molti si raffredderà; ma chi avrà perseverato fino alla fine
sarà salvato. E questo evangelo del regno sarà predicato in tutto il
mondo in testimonianza a tutte le genti, e allora verrà la fine...
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Il peccato resta peccato.
Dio ama le persone e odia il peccato.
Non sapete voi che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non
v'ingannate: né i fornicatori, né gli idolatri, né gli adulteri, né gli
effeminati, né gli omosessuali, né i ladri, né gli avari, né gli
ubriaconi, né gli oltraggiatori, né i rapinatori erediteranno il regno
di Dio. Or tali eravate già alcuni di voi; ma siete stati lavati, ma
siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del
Signore Gesù e mediante lo Spirito del nostro Dio. 1° Corinzi 6.9
Torniamo alla croce,
scappiamo dalle chiese che rinnegano la Parola di Dio.
Restiamo alla croce.
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